I nostri film preferiti del 2017

Si è concluso un altro anno di film e non c’è stato da lamentarsi: musical e film di guerra, satire horror e storie incredibili, racconti di donne reali e non, ora più che mai (finalmente) al centro della scena.


_di Pier Allegri

Il cinema del nuovo millennio è un rifugio sicuro da e uno specchio della realtà di oggi, fatta di guerre invisibili, crisi umanitarie e tante, troppe ingiustizie. Abbiamo selezionato i nostri preferiti.

ELLE di Paul Verhoeven

Scandaloso e magnifico, sensuale e violento, il thriller del regista di “Basic Instinct” è una prova di forza ineguagliabile, soprattutto grazie a una Isabelle Huppert in stato di grazia nel ruolo della protagonista Michele, una donna vittima di violenza in paziente attesa di potersi vendicare del suo aggressore. Potentissimo.

AGASSI di Park Chan Wook

Ispirato al romanzo “Ladra” di Sarah Waters, l’ultimo film del regista di “Old Boy” è un dramma in costume, visivamente impeccabile e deliziosamente perverso, tra giovani ereditiere, truffatori e tanto erotismo al femminile, nello scenario della Corea degli anni ‘30 invasa dai giapponesi. Un film in parte mozzafiato, un’esperienza unica.

LA TENEREZZA di Gianni Amelio

Le fragilità umane e la necessità di affetto attraverso gli occhi di Lorenzo (un Renato Carpentieri formidabile), avvocato incapace di mantenere un legame coi figli ormai adulti e disillusi, che ripiega le sue attenzioni verso una famiglia appena trasferitasi nell’appartamento accanto al suo. Amicizia che finirà in tragedia. Il film italiano più premiato dell’anno.

LOVELESS di Andrej Zvyagintsev

La rabbia del regista di “Leviathan”, nei confronti della patria Russia e della sua decadenza, questa volta affrontando i temi dell’egoismo e della superficialità individuale, nel film rappresentata da una coppia media in procinto di separarsi con rabbia, del tutto incuranti del figlio appena dodicenne che finisce per scomparire nel nulla, forse rapito. Un film di condanna terribilmente attuale.

GET OUT di Jordan Peele

Un ragazzo di colore che fa visita alla famiglia benestante e liberale della sua ragazza bianca, ma l’incontro è un assurdo incubo a occhi aperti. L’esordio alla regia di Jordan Peele (del duo comico “Key and Peele”) è un horror satirico, ma anche un dramma interrazziale, che esplora le ipocrisie dell’ America bianca e razzista nei confronti della comunità nera.

MANCHESTER BY THE SEA di Kenneth Lonergan

Un film struggente sulla colpa e il perdono, che racconta la storia del solitario Lee (un Casey Affleck da Oscar) incapace di perdonarsi per un dramma del passato, anche di fronte alla possibilità di ricominciare da capo nella città natale (luogo della tragedia) per amore del nipote diciassettenne orfano di padre. Il dialogo tra Lee e l’ex-moglie (Michelle Williams), a fine film, da solo vale tutto il film.

PATERSON di Jim Jarmusch

Paterson (Adam Driver) è un conducente d’autobus a Paterson (città natale del poeta William Carlos William e Lou Costello), con l’amore per la poesia e per la moglie eternamente bambina. Un film sulla poesia, quella del quotidiano, che sta tutta intorno a noi, in attesa di essere messa su carta. Inimitabile e prezioso.

LA LA LAND di Damien Chazelle

Un ritorno, al cinema musical, il capolavoro di Damien Chazelle, vincitore di sei Oscar, è già un classico da guardare (e ascoltare) sul grande schermo. Una storia d’amore tra idillio e realismo di due artisti con grandi sogni e altrettanto cuore, interpretati da Emma Stone (Miglior Attrice agli Oscar) e Ryan Gosling. “Dedicato ai folli e sognatori”

SILENCE di Martin Scorsese

Il regista premio Oscar torna a parlare dei misteri della fede con questo film tratto dal romanzo ononimo di Shusaku Endo. Nel giappone feudale del periodo Tokugawa, i cristiani sono perseguitati e costretti ad abiurare, pena la morte. Due giovani gesuiti (Andrew Garfield e Adam Driver) decidono di tentare l’impresa di recuperare il proprio mentore e confessore, accusato di aver fatto apostasia e aver abbracciato lo stile di vita giapponese. L’ultimo film di un grande maestro, un esperienza terribile e coinvolgente.

DUNKIRK di Christopher Nolan

1940. L’eroico salvataggio di 400 000 soldati sulle spiagge di Dunkirk con imbarcazioni di fortuna. Una sconfitta che diventò vittoria. Il racconto di Nolan è un capolavoro visivo e sonoro, che frammenta punti di vista in una asequenzialità temporale che ribalta i canoni del cinema odierno. Coraggioso e magnifico.