Le nostre 5 serie tv preferite del 2017

Tra attesi ritorni di serie cult e non (da Twin Peaks a Fargo) e nuove produzioni acclamate dalla critica (tra le quali Feud e Big Little Lies) nel 2017 il mondo delle serie tv ha continuato a regalare sorprese. Tra il solito panettone, la solita cena con i parenti e il solito film di Natale in tv, ecco la nostra rassegna di 5 delle migliori serie tv dell’anno da recuperare durante le feste.


_di Giulia Scabin

Glow

Un gruppo di donne dalle storie, dai problemi e dalle bizzarrie più disparate è il protagonista di questa perla targata Netflix che è Glow, prodotta da Jenji Kohan (Orange Is The New Black) e basata sulla storia vera delle Gorgeous Ladies of Wrestling, spettacolo di wrestling femminile del 1985.
Delizioso, divertente e a tratti commovente (forse soprattutto se guardato da un occhio femminile?), Glow racconta con una leggerezza tutta sua le sfide che ogni donna deve affrontare nel suo quotidiano, molto più difficili di quelle che si combattono sul ring. Attraverso le vicende personali delle protagoniste e i rapporti che vanno a crearsi tra loro, la serie è un inno all’espressione, alla libertà e soprattutto alla solidarietà femminile, in un mondo che cerca costantemente di rendere le donne l’una nemica dell’altra. Un gioiello di scrittura e intrattenimento che si finisce in un attimo, per poi sentirne subito la mancanza.

Mindhunter

Se David Fincher produce (e in parte dirige) una serie sulla nascita dello studio psicologico dei serial killer, non può che uscirne qualcosa di buono.
Basata sul libro Mind Hunter: Inside FBI’s Elite Serial Crime Unit, scritto da Mark Olshaker e John E. Douglas, la serie Netflix (già rinnovata per una seconda stagione) racconta la storia di due agenti dell’FBI che nel ’77 decidono di iniziare a studiare il comportamento di una nuova tipologia di assassino, il cosiddetto “serial killer”, attraverso incontri e interviste con i più celebri pluriomicidi americani.
Un poliziesco, un true crime, un noir d’autore: Mindhunter è, grazie anche all’incredibilmente intrigante interpretazione di Jonathan Groff nei panni del detective Holden Ford, una sorta di prequel di quell’immaginario e quel filone thriller di serie tv e pellicole come Fringe, Zodiac e Seven. Imperdibile.

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The Deuce

Scritto dall’autore di The Wire, il geniale David Simon, e recitato da un sempre bravissimo e adorabile James Franco, la serie HBO racconta la storia della legalizzazione e dell’ascesa dell’industria del porno nella New York degli anni 70, mentre comincia a diffondersi l’HIV e la cocaina domina le folle.
Il sesso nella sua forma più minimale, slegato dall’amore e acquistabile per strada, è il vero protagonista della serie di Simon, ma non per questo l’autore si dimentica di dipingerci nei minimi dettagli un contesto difficile da raccontare. Ritmato e avvolgente, The Deuce riesce, attraverso una scrittura brillante e personaggi affascinanti, dove molti altri hanno tentato e fallito: raccontare in modo credibile gli anni 70.

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The Handmaid’s Tale

Impossibile non menzionare lo show più premiato dell’anno: prodotto da Hulu e basato sull’omonimo romanzo di Margaret Atwood, The handmaid’s tale è la vera punta di diamante di questo anno di serie tv.
Le eroine di Mad Man e Orange is the new black, Elisabeth Moss e Samira Wiley, portano sul piccolo schermo l’immagine distopica di un futuro negli Stati Uniti in cui le donne sono completamente assoggettate ai bisogni degli uomini, e considerate esclusivamente in base alla fecondità del loro utero. Nella società di Gilead, governata da un’élite misogina e dal suo Comandante (Joseph Fiennes), le poche donne rimaste fertili sono schiavizzate e “condivise” per assicurare eredi al genere umano.
Recitata e girata divinamente, la serie di Bruce Miller colpisce durissimo e fa male, portando avanti un discorso tristemente attuale.  Schierato, coraggioso e molto politico, lo show statunitense è un adattamento lacerante assolutamente da non perdere.

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Dark

La scomparsa di due ragazzini nella piccola città tedesca di Windem, dove sembra non succedere mai nulla, porta a galla inquietanti misteri e un oscuro passato.
Nonostante le apparenti somiglianze, questa serie è molto lontana dai toni comedy di Stranger Things: sorpresona 2017 di Netflix, che conclude l’anno in bellezza con la sua prima serie completamente tedesca.
Tra misteri e intrighi, Dark vi terrà incollati allo schermo dalla prima all’ultima puntata, in un crescendo vertiginoso di paura e scoperta. In bilico continuo tra il thriller e la fantascienza, la serie Netflix si dimostra capace di dipingere una profonda rappresentazione dell’animo umano, raccontando le vite, gli amori e i tradimenti delle famiglie di Winden, con il loro passato e i loro segreti.
Una regia e una colonna sonora spaventosamente perfette accompagnano una serie molto lontana dall’ordinario e piacevolmente caotica, ibrido affascinante dell’incontro tra l’atmosfera europea e lo schema seriale statunitense.

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