La collezione di litografie di Miró alla Galleria Elena Salamon

Piccole opere di grandissimi artisti: alla Galleria Salamon, a due passi dalla mostra di Palazzo Chiablese, si può ammirare una serie di litografie del celeberrimo artista Joan Miró. E non solo.

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_di Miriam Corona

 

Se si vuole godere di un angolino zeppo di raffinatissime opere di artisti come Matisse, Braque, Chagall, Dalì, Renoir e molti altri, non si può non sostare nel cuore del quadrilatero romano alla Galleria Elena Salamon, una piccola gemma incastonata su Piazzetta IV Marzo, che in concomitanza con l’esposizione presso Palazzo Chiablese delle opere di Joan Miró propone una selezione di litografie originali del maestro surrealista spagnolo, esposte fino al 24 dicembre all’interno dei suoi spazi.

Esse risalgono al periodo maiorchino dell’artista, che si trasferì infatti alla fine degli anni ’50 fino alla sua morte avvenuta negli anni ’80.

Al contrario dei suoi contemporanei, come Picasso o De Chirico, Miró venne sempre più apprezzato dal pubblico: i suoi lavori infatti rimandavano a una sfera quasi infantile e giocosa che, per quanto appartenessero già a quel filone astrattista che in qualche modo segnò per sempre il punto di rottura tra la grammatica “del popolo” e quella artistica che non di identificava più in forme e significati riconoscibili di primo acchito, riusciva a strappare un sorriso e allietare lo spettatore.

Innocenti, gioiose e spensierate, le sue litografie rientrano nella dimensione onirica che lo ha maggiormente caratterizzato durante la sua carriera: tra stelle, occhi, figure stilizzare e ghirigori intravediamo il mondo di Miró, artista senza tempo, che costruisce opere apparentemente elementari che nascondono riflessioni profonde costantemente dedite alla ricerca del significato più profondo di surrealismo.

Il catalogo dell’esposizione è consultabile sul sito della galleria.