Nell’ambito del cartellone Palchi Reali, un cavallo e un uomo in gabbia: danzare per trasmettere l’indicibile che ci lega all’altro, ci fonde nell’altro senza mai potersi confondere, dissolvere in lui.
Danzare per comunicare l’assenza, il suo ardere, la sua follia, il rischio che si corre amando sul baratro dell’imprudenza. Un cavallo nudo, libero nei suoi movimenti, nella sua foga – il suo alter ego, il suo doppio, il suo fantasma, la sua ossessione, la sua bestia nera… che tenta di addomesticare.
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