Pronti per il Big Bang delle OGR?

Innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e memoria storica: la “cattedrale” della storia industriale di Torino riparte da qui.

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_di Miriam Corona

Circondata dagli ultimi elementi innovazioni urbani, quali la stazione di Porta Susa,  il grattacielo Intesa San Paolo, il Politecnico e l’Energy Center,  è una sfida che parte dall’ispirazione per un progetto ambizioso, quello di Fondazione CRT, e dalla capacità di lanciare il cuore oltre un ostacolo. Esso completa la nuova configurazione urbanistica dell’ambito Spina 2, rafforzandone il valore strategico per il territorio.

Non si è voluto limitare la riqualificazione alla semplice messa in sicurezza del complesso, bensì si ha puntato sull’identità e sulla salvaguardia della memoria delle OGR, costruendo un ponte tra passato e futuro grazie alla convivenza degli elementi precedenti, nonché i vincoli architettonici e storico-artistici già esistenti, all’applicazione delle nuove tecnologie nel rispetto dell’ambiente.

Il percorso non è stato privo di intoppi: l’inquinamento ambientale e bellico, l’ammaloramento della struttura abbandonata per decenni e inconvenienti di vario genere non prevedibili hanno comportato l’avvio di numerosi progetti per la riuscita della riqualificazione. Per i tetti sono stati utilizzati 800.000 kg di acciaio, per assicurare la stabilità delle strutture, della carpenteria, degli staffali e dei bulloni: due volte il peso della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

L’installazione degli impianti tecnologici di riscaldamento e raffrescamento ha permesso la realizzazione di un edificio caldo, utilizzabile anche nelle stagioni fredde, grazie anche al miglioramento della resistenza a vento e neve e della tenuta dell’acqua. Rimpiazzati anche tutti i serramenti con 1200 finestre e porte finestre a taglio termico, che messe in fila raggiungerebbero un’altezza di 6.000 metri, ovvero 20 volte a Torre Eiffel.  La struttura è vestita anche un’illuminazione interna che esalta gli ambienti interni, dagli incassi a terra ai proiettori che garantiscono una continuità con la luce esterna.

La nuova “fabbrica delle idee” avrà molteplici destinazioni d’uso, rendendola l’unico esempio di riconversione industriale con tre “anime” che si integrano tra loro come un ecosistema per lo sviluppo e la crescita del capitale culturale, e non solo.

Officine Nord: le Arti Contemporanee
Spazi per concerti, mostre, performance, danza, spettacoli

Su un’area complessiva di circa 9.000 metri quadri sorgono gli spazi dedicati a mostre, spettacoli, concerti – che spaziano dalla musica classica a quella elettronica -, teatro, danza ed esperienze di realtà virtuale immersiva grazie a una digital gallery.

Le arti visive nello specifico saranno localizzate nei tre binari ovest delle officine nord, quelle performative nell’area est, la cosiddetta “Sala Fucine”: essa è dotata di un palco ad altezze variabili, secondo l’effetto della “scatola nella scatola”, e di tribune per il pubblico mobili e a scomparsa. Il “Duomo” è il cuore delle officine nord: la sala alta 19 metri, adoperata in passato per la manutenzione dei vagoni posti in verticale, è destinata a simposi, workshop e conferenze; dalla riparazione dei treni alla rigenerazione delle idee.

E’ qui che a partire dal 30 settembre inizierà il Big Bang, due settimane di avvenimenti deflagranti, albori del ricco panorama di eventi dei prossimi mesi.

30/09: An evening with Giorgio Moroder

La scintilla che darà il via al “Big Bang” sarà innescata da Giorgio Moroder con il suo show — in esclusiva italiana e prima europea — An Evening with Giorgio Moroder, uno show studiato appositamente per OGR.

Il rivoluzionario compositore riproporrà i suoi più grandi successi con un arrangiamento pensato per orchestra e band di sintetizzatori, batteria e percussioni, coriste e cantanti. Il repertorio proposto spazierà dal periodo della disco music (da From Here to Eternity ai brani realizzati per e con Donna Summer) ai temi principali delle colonne sonore da lui firmate (Midnight Express, Scarface, Flashdance, American Gigolo, Top Gun, Neverending Story), viaggiando anche attraverso le prestigiose collaborazioni che hanno segnato la straordinaria carriera del Maestro. Lo show vedrà sul palco l’Heritage Orchestra diretta da Jules Buckley, Hayden Thorpe dei Wild Beasts, Shingai Shoniwa dei The Noisettes e l’Ensemble Symphony Orchestra.

Nel corso della seconda parte della serata del 30 settembre salirà sul palco della “Sala Fucine” una delle voci più interessanti della scena musicale italiana: Elisa.

La cantautrice, polistrumentista e produttrice discografica si esibirà con uno spettacolo speciale per OGR. Scoperta a soli 16 anni da Caterina Caselli, Elisa festeggia quest’anno vent’anni di carriera con una serie di concerti evento all’Arena di Verona, come riconoscimento di un percorso artistico che l’ha vista partecipare e trionfare sul palco del Festival di Sanremo, nel 2001, con la sua prima canzone in italiano Luce (tramonti a nord est), vincere dischi di platino entrando nella top 10 delle classifiche italiane con ciascuno dei suoi 9 album in studio e collaborare con artisti del calibro di Ennio Morricone come testimoniato dal brano Ancora qui, colonna sonora del film Django Unchained di Tarantino.

La cantautrice italiana che è riuscita a coniugare influenze provenienti da culture e lingue diverse, si alternerà al fenomeno pop e nuovo volto del rap italiano: Ghali. Il rapper, nato a Milano da genitori tunisini e cresciuto a Baggio, quartiere della periferia cittadina, si è imposto all’attenzione di critica e pubblico divenendo l’idolo delle nuove generazioni utilizzando la rete come principale strumento di diffusione del suo lavoro. A ottobre 2016, Ghali ha stabilito il nuovo record di streaming su Spotify, ottenendo il più alto numero di ascolti nel primo giorno di pubblicazione, e raggiunto la prima posizione nella classifica top singoli italiani. Il suo primo album è stato pubblicato a maggio del 2017, anticipato dal singolo Pizza Kebab pubblicato a febbraio dello stesso anno e certificato disco d’oro due mesi dopo.

1/10 – 14/10: Patrick Tuttofuoco: “Tutto infinito”

Le Sale Binari, spazi espositivi di circa 3.000 mq, saranno occupate da “Tutto infinito”. Il nuovo lavoro firmato da Patrick Tuttofuoco si confronta con l’idea di paesaggio, coinvolgendo lo spettatore in un’esperienza immersiva, trasportandolo in un ambiente “altro”, in cui i concetti di spazio e tempo sono ridefiniti.

Le suggestioni che popolano questo ambiente sono il risultato di un forte dialogo dell’artista con i bambini di CasaOz e mediato dal network ZonArte, che in occasione dell’apertura proporrà un intenso programma di attività per il pubblico. Un grande progetto che a partire dai più piccoli accoglierà tutti i visitatori in questo viaggio di scoperta all’interno delle OGR.
I ragazzi, avvicinatisi all’arte contemporanea grazie ad una serie di workshop sviluppati in sinergia con il network ZonArte, hanno fornito all’artista preziosi e inconsueti spunti di riflessione sul concetto di “opera d’arte”, sul suo valore intrinseco e sulla capacità di evolvere a contatto con molteplici processi cognitivi anche in un ipotetico remoto futuro.

Accesso libero tutti i giorni ore 11-19 (in orario 19-24 l’installazione è aperta solo nelle date dei concerti e visitabile esclusivamente con biglietto del primo dei concerti della serata).

1/10 – 31/12/18 – William Kentridge:  Procession of reparationists

L’apertura delle OGR coinciderà con lo svelamento di The procession of reparationists, installazione pubblica e site-specific realizzata da William Kentridge, artista tra i massimi esponenti dell’arte contemporanea a livello mondiale.

Si tratta di una commissione individuata dal Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea e sostenuta interamente dalla Fondazione CRT per l’Arte Moderna e Contemporanea, la cui curatela e produzione è stata affidata al Castello di Rivoli. L’opera è la prima di una serie di commissioni nello spazio pubblico delle OGR – le Corte Est Commissions – pensate per essere fruibili dall’intera città. L’artista realizzerà un intervento ispirato alla vocazione ex-industriale e operaia delle Officine Grandi Riparazioni. La scultura, in metallo nero, è composta da una processione di figure dalla valenza fortemente significativa e simbolica, in quanto allude al lavoro di riparazione dei treni e dei corpi.

7/10 – Omar Souleyman Live

Il secondo sabato del “Big Bang” sarà interamente dedicato a musiche e sonorità dal mondo interpretate in chiave elettronica.
Omar Souleyman, musicista siriano rifugiato in Turchia, presenterà alle OGR il suo nuovo album To Syria, With Love facendo vibrare gli spazi delle ex Officine con il suo inconfondibile sound, nato dalla contaminazione della Dabka, danza folkloristica mediorientale, con l’elettronica.
Nato come intrattenitore ai matrimoni, Souleyman è stato scoperto dai produttori discografici europei imbattutisi in alcuni dei 500 bootleg dei suoi concerti circolanti in Siria. Oggi, dopo aver remixato brani di Bjork ed essersi esibito alla cerimonia per il conferimento del premio Nobel per la pace nel 2013, è prodotto dall’etichetta di giganti della musica elettronica come Diplo e Major Lazer.

7/10 – Danny L Harle Live

Tra le navate delle OGR risuonerà il synth-pop di Danny L Harle, musicista e compositore britannico, membro dei Dux Content insieme a A. G. Cook.
Dopo aver studiato musica jazz e classica, l’artista ha iniziato a produrre musica elettronica ispirandosi a sonorità scandinave e alle colonne sonore di videogiochi come The legend of Zelda e Street Fighter. Harle, un grande fan della musica dance anni Novanta, ha sempre sognato di comporre musica che potesse essere suonata in un dj-set a fianco delle grandi hit pop di quegli anni, da Corona ad Haddaway.
La sua hit Broken Flowers nasce da questa volontà, riprendendo sonorità del passato ma con risultati sorprendentemente moderni. Il suo EP è stato pubblicato da PC music, etichetta londinese nota per reinterpretare in chiave anticonformista l’estetica mainstream.

14/10 Atomic Bomb! The Music of William Onyeabor

Per la prima volta in Italia, Atomic Bomb!, progetto musicale nato in seno alla Luaka Bop di David Byrne (leader dei leggendari Talking Heads) come omaggio a William Onyeabor, pioniere nigeriano dell’afro-beat e dell’electro-funk.
L’Atomic Bomb! Band si esibirà coinvolgendo alcuni importanti nomi del panorama musicale italiano, dando vita ad una performance inedita ed esclusiva. Lo spettacolo alle OGR sarà l’ultima di una lunga lista di collaborazioni della band, esibitasi in passato accanto a musicisti del calibro di Damon Albarn (Blur e Gorillaz) e Wally De Backer (in arte Gotye). Il nucleo stabile del gruppo è composto dal direttore musicale Ahmed Gallab e la sua band Sinkane, Jamie Lidell, Money Mark (Beastie Boys), Sarah Jones (Hot Chip), Lekan Babalola e Jas Walton (Antibalas).  A loro si aggiunge, in occasione di questa unica grande data italiana, anche Samuel, già frontman dei torinesi Subsonica. Altri artisti verranno annunciati nell’imminenza dell’evento.

14/10 The Chemical Brothers DJ Set

Le due settimane di “Big Bang” termineranno con un’esplosione di suoni grazie alla partecipazione straordinaria dei The Chemical Brothers, pionieri del Big Beat di scuola inglese.
Il celebre duo britannico (Tom Rowlands e Ed Simons), famoso per i videoclip iconici e per aver contribuito all’avvicinamento del grande pubblico alle sonorità elettroniche, trasformerà la “Sala Fucine” in un immenso dancefloor con un dj-set d’autore. I The Chemical Brothers sono stati tra i primi a portare le sonorità da club nei piani alti delle classifiche pop, costruendo i loro dj-set come veri e propri spettacoli multimediali, in cui il coinvolgimento del pubblico è pari a quello di un concerto rock. Non a caso tra i loro fan figurano personaggi di spicco della storia della musica come Ray Manzarek, il tastierista dei Doors, che arrivò a definirli i loro ideali eredi, nonostante la distanza tra i due gruppi.

4/11 – 7/11 – Kraftwerk 3D – The Catalogue 1 2 3 4 5 6 7 8

Durante la Contemporary Art Week di Torino, i Kraftwerk, pionieri tedeschi della musica elettronica, porteranno alle OGR in anteprima italiana la loro serie di concerti in 3D “The Catalogue – 1 2 3 4 5 6 7 8”.

The Catalogue – 1 2 3 4 5 6 7 8 è un viaggio cronologico attraverso il percorso artistico dei Kraftwerk, da Autobahn a Tour de France. Combinando suono e immagine, le performance presentano oltre quattro decenni di innovazione musicale e tecnologica, e includono nuove improvvisazioni, proiezioni e animazioni 3D. A partire da Autobahn e in ordine cronologico, ogni serata rivisita integralmente due dei rivoluzionari album dei Kraftwerk accanto ad altri brani del loro repertorio.

Il progetto multimediale Kraftwerk è stato fondato nel 1970 da Ralf Hütter e Florian Schneider e si è subito distinto per la propria originalità e la capacità di aprire un nuovo percorso nella musica elettronica, favorendone l’incontro con altre discipline contemporanee, come l’arte e il design. I Kraftwerk sono un’infinita fonte di ispirazione per una vasta gamma di generi musicali: dall’electro all’hip hop, dalla techno al synth-pop.

La loro prima retrospettiva si è tenuta nel 2012 a New York al Museum of Modern Art. Dopo quell’evento, sono seguite varie performance di The Catalogue – 1 2 3 4 5 6 7 8 nei luoghi più prestigiosi: la Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen a Düsseldorf, la Turbine Hall alla Tate Modern di Londra, l’Akasaka Blitz a Tokyo, la Sydney Opera House, la Walt Disney Concert Hall a Los Angeles, il Burgtheater di Vienna, la Fondation Louis Vuitton a Parigi, la Neue Nationalgalerie di Berlino e il Guggenheim Museum di Bilbao. A queste istituzioni ora aggiungono le OGR di Torino.

2/12/17 – 16/02/18 – 9/03/18 e 4/04/18: Piano Lessons

Quattro imperdibili concerti per quattro Grandi Maestri del pianoforte internazionale a partire dal prossimo anno che verranno svelati prossimamente. I grandi protagonisti annunciati sono Brad Mehldau, pianista jazz statunitense leader del Brad Mehldau Trio, Yann Tiersen, compositore francese celebre per le sue composizioni minimali e colonne sonore, spesso accompagnate da violini e fisarmonica, Ezio Bosso, compositore e direttore d’orchestra che ha raggiunto la fama mondiale grazie a collaborazioni con le migliori realtà internazionali, e Michael Nyman, pianista inglese noto sopratutto per le colonne sonore realizzate per Lezioni di Piano e Gattaca – La Porta dell’Universo.

Officine Sud: l’innovation Hub internazionale

Una navata di 200 metri attraverserà le officine sud, che verranno ultimate nei primi mesi del prossimo anno. Avvolta dalla luce naturale che filtra dalle finestre e dal tetto, ai lati presenterà gli ambienti vetrati per le sale riunioni e i blocchi di uffici open space su due piani, per testimoniare la rinnovata identità del luogo: un hub per la ricerca, sttrattore e accelleratore delle start-up, polo per lo sviluppo progettuale nel settore delle industrie creative, laboratorio dedicato agli Smart Data e centro di sperimentazione funzionale per la proposta di contenuti ad hoc per il pubblico delle officine nord. Numerosi partner internazionale al fianco della missione, tra cui il Politecnico di Torino, Isi foundation, l’Ambiasciata degli Stati Uniti in Italia e il Dipartimento di Stato americano per il Business Exchange and Student Training, programma intrapreso da Italia e USA volto a favorire la creazione di start-up nel nostro Paese dopo un periodo di formazione nella Silicon Valley.

Adiacente alla Manica Sud, la Superfetazione, fabbricato risalente agli anni ’50 che ospiterà la biglietteria, il bookstore e la Control Room per gli apparati di security e il funzionamento degli impianti.

Transetto: lo “Snodo” del gusto

Nell’area del transetto tra le offine nord e sud, ora definita Snodo, ci sarà un ampio spazio di 2000 metri quadrati dedicati al gusto. Esso avrà un forte legame con la realtà enogastronomica locale e sarà aperto 7 giorni su 7 a partire dal 1/10. Adatto a soddisfare le esigenze dell’ampio target delle OGR, ovvero studenti, giovani, business community, famiglie e molti altri, la taste experience si svolgerà in cinque zone di Snodo: due ristoranti, di cui uno con cucina a vista, dove gli chef potranno preparare i propri piatti direttamente di fronte ai clienti, un’area lounge a soppalco, utilizzabile anche per eventi dedicati, un cocktail bar sulla Corte Ovest per gli apertivi, e uno smart bar dotato di social table lungo 25 metri, punto di ritrovo, aggregazione e relax.

Dettaglio di valore non trascurabile sarà l’opera d’arte Track, commissionata ad Arturo Herrera, artista venezuelano, un grande murale sulla parete d’accesso alle officine nord, lo spazio dedicato alle arti. L’opera è stata appositamente realizzata per lo spazio in questione, prendendo spunto dal passato ferroviario del luogo; essa sarà composta infatti da un’intricata rete di linee che non solo simboleggiano il tracciato dei binari, ma alcuni dei valori fondamentali dello spazio: interconnessione, fluidità e dinamismo.

Orari dello Snodo (a partire dal 1/10)

Lun-Mer 07:00 – 01:00

Gio-Sab 07:00 – 02:00

Domenica 08:00 – 24:00