Leo Ortolani tra il Paese delle Meraviglie e il Circolo dei Lettori

L’umorismo dissacrante del “fumettierepadre di Rat-Man approda al Circolo dei Lettori di Torino per presentare “Oh!Il libro delle meraviglie”, raccolta ventennale edita da Bao Publishing che racconta tutte le sfaccettature delle “meraviglie” più scomode.


_di Alessia Giazzi

Letteratura e cinema ci insegnano come la figura del supereroe rappresenti in qualche modo il riscatto dello sfigato: timidi adolescenti vittime dei bulli si trasformano in acrobati aracnoidi, giornalisti impacciati con la mania per le cabine telefoniche si scoprono fighi supersonici. Sì, c’era anche un certo Bruce Wayne, ma quella è un’altra storia.

Succede poi invece che l’alter-ego dello sfigato sia più sfigato della versione base e se conoscete Rat-Man ne saprete di certo qualcosa.

Leo Ortolani, il nerd dietro al supereroe, arriva al Circolo dei Lettori di Torino il 19 giugno non per parlare del suo personaggio più celebre ma per presentare “Oh!Il libro delle Meraviglie”, raccolta ventennale edita da Bao Publishing dopo “Il buio in sala”. Ad accompagnarlo sul palco della Sala Grande il fedelissimo Michele Foschini.

«L’umorismo dissacrante di Ortolani
non esita a mostrarsi in tutto il suo splendore,
costringendo il pubblico alle lacrime fin da subito»

Per quanto il titolo possa anticipare storie soprannaturali, “Oh! Il libro delle meraviglie” non parla di supereroi. Le protagoniste sono “meraviglie” tratte dalla vita quotidiana e dalla cronaca: sono quelle cose che ci fanno sussultare e di cui cerchiamo di non parlare ma che dall’altra parte ricerchiamo con morbosità, sono la polvere da nascondere sotto il tappeto.

Aborto, naziskin, pedofili ma anche il voto, la pena di morte e le riviste per adulti: sono meraviglie della natura e della tecnica quelle di cui Leo Ortolani ci dà un assaggio aprendo l’incontro con la lettura delle vignette che vedono protagonista “l’anziano” elevato a figura mitologica. L’umorismo dissacrante di Ortolani non esita a mostrarsi in tutto il suo splendore, costringendo il pubblico alle lacrime fin da subito.

Le prime strisce “meravigliose” risalgono al 1993 quando Leo Ortolani finisce il servizio militare e inizia a guardarsi attorno con gli occhi di chi sembra vedere il mondo per la prima volta, con genuina curiosità priva di qualsiasi forma di pregiudizio. Con “Oh!Il libro delle meraviglie” l’Ortolani del 1993 pone la base di partenza per l’esplorazione del mondo.

Si tratta di argomenti che non conoscono sfumature tra l’approvazione e il disgusto: o è bianco o è nero, o è pro o è contro. Ortolani cerca di rendere tridimensionale il bidimensionale, costruendo storie prive di morbosità e spingendo il lettore a modellare la propria opinione senza giudizi morali da parte dell’autore.

Cos’altro ci si poteva aspettare da una persona il cui lavoro si basa sul metodo scientifico? Prima di diventare “fumettiere(titolo che si è fatto orgogliosamente attribuire dal TGR) Ortolani è un geologo, forse una delle professioni più nerd della storia, un nerd vecchio stampo, di quelli che non si fa incantare dagli sfigati à la mode di The Big Bang Theory.

L’umorismo di Ortolani per quanto spinto e dissacrante riesce ad abbracciare tutti: in sala grande ci sono anche bambini (chiaramente presenti per accompagnare i padri e non viceversa) che non esitano a fare domande.

“Come fai a scrivere tutte queste battute in un mese?” “Beh… mi drogo”: il breve scambio di battute tra il giovanissimo spettatore e Ortolani scatena l’ilarità e lo stupore della folla in sala. L’umorismo di Ortolani è così, rapido e diretto, per lui l’effetto comico è questione di azzeccare i tempi giusti all’interno del flusso narrativo che stabilisce con i suoi lettori o spettatori. Gli aficionados lo conoscono bene, gran parte del pubblico in sala è composto dai fedelissimi di Rat-Man e le domande sono tutte per i personaggi della saga che dovrebbe concludersi a settembre con l’uscita dell’ultimo numero.

“Ci siamo incontrati al militare come i fantastici 4”. Dal servizio militare alla vita quotidiana, i supereroi sembrano essere una costante nella vita del fumettiere in cui convivono sia Peter Parker che Spiderman, sia Clark Kent che Superman, sia il geologo nerd che il supereroe delle vignette: la comicità e la capacità di disegnare tutte le sfaccettature dell’essere umano con occhio imparziale e curiosità scientifica sono i veri superpoteri di Leo Ortolani.