La superband composta Colin Edwin (Porcupine Tree), LEF (Obake, Bersek!), Pat Mastelotto (King Crimson) e Carmelo Pipitone (Marta sui tubi), lo scorso venerdì sera ha allietato per bene la notte di Zo, pieno a tappo per l’occasione.
di Dario Damico – Non solo un progetto improvvisato ma una robusta realtà. Robusta come il loro suono, un po’ prog, un po’ rock, un po’ heavy ma essenzialmente mai uguale a se stessa.
Per metà italiani, per metà extraeuropei (dagli Usa Pat, dall’Australia Colin), hanno unito le loro esperienze e le loro competenze per tirar fuori quella che si conferma una formazione compatta, equilibrata e perfettamente affiatata. E oltre ai siparietti sulle pronunce e sulle differenze linguistiche e al sornione giocare in casa di Carmelo Pipitone – nativo di Marsala ma con famiglia radicata nel catanese – c’è musica di raffinata qualità.
Ecco i brani di “Soul of an Octopus”, il recentissimo secondo lavoro targato O.R.k., che si alternano a quelli del primo, fortunato, “Inflamed Rides”; il suono oltre ad essere vario, risulta essere incredibilmente pieno, imbottito di ambiziosi esercizi che avvolgono come tentacoli energici ma non invadenti. Pat Mastelotto delizia occhi ed orecchie con la sua ultracinquantennale maturità alla batteria e senza ombra di dubbio si conferma il valore aggiunto del gruppo e della serata. La sua eleganza a tratti soave vale da sola il prezzo del biglietto mentre Collapsing Hopes è, tra i brani del nuovo album, quello che più racchiude il variegato mosaico sonoro dei quattro.
A chiusura del concerto, invece, arriva (specificatamente annunciato) l’unico pezzo non firmato O.R.k., una cover del Bowie anni ’90, la sarcastica e mordace I’m afraid of Americans; curiosa.
Quel che viene fuori da questo concerto è una piccola certezza: il prospetto O.R.k. non è stato e non sarà una meteora; l’armonia umana e musicale tra i quattro è subito percepibile, le idee non mancano e il pubblico sembra accoglierle abbastanza bene. I volti soddisfatti a fine spettacolo non mentono quasi mai, anzi, sono spesso i migliori garanti di perfetta ricezione.
GALLERIA FOTOGRAFICA A CURA DI GIUSEPPE PICCIOTTO