Il Dott. Simone Di Marco (GDM S.R.L.) risponde alle domande degli imprenditori.
Negli ultimi mesi molti imprenditori si stanno chiedendo cosa bisogna fare per essere in regola con la nuova formazione dei “Preposti”, dopo le nuove regole del 2025. Ma tra termini tecnici, obblighi e scadenze, non è facile capire cosa fare davvero – soprattutto per chi ogni giorno ha mille cose da gestire in azienda.
Abbiamo chiesto al Dott. Simone Di Marco di GDM Sanità di rispondere alle domande più comuni con parole semplici, senza tecnicismi.
Dott. Di Marco, partiamo dall’inizio: chi è il Preposto?
«Il Preposto è la persona che, in azienda, controlla che le regole sulla Sicurezza vengano rispettate. Può essere il caporeparto, il responsabile del magazzino, il capo squadra. Ma anche chi, di fatto, guida gli altri e dà indicazioni sul lavoro da fare.»
In pratica, cosa deve fare adesso un imprenditore per la nuova formazione Preposti?
«La prima cosa è capire chi sono davvero i Preposti nella propria azienda, anche se non c’è una nomina scritta. Poi bisogna controllare se hanno fatto il corso giusto e, se sono passati più di due anni dall’ultima formazione o aggiornamento, programmare subito un nuovo corso secondo le nuove regole.»
Che differenza c’è rispetto ai corsi fatti in passato?
«Prima bastavano 8 ore di corso, anche online. Ora servono almeno 12 ore, fatte tutte di persona oppure in diretta online con il docente. Non sono più validi i corsi fatti da soli al computer, serve la presenza e la possibilità di fare domande e confrontarsi. Inoltre, l’aggiornamento va fatto ogni due anni.»
Serve davvero fare l’aggiornamento così spesso?
«Sì, perché le cose in azienda cambiano di continuo: nuove macchine, nuove procedure, nuovi rischi. Un aggiornamento ogni due anni serve a tenere tutti preparati, così si evitano incidenti e sanzioni.»
Se la mia azienda è piccola o i Preposti sono pochi?
«Le regole valgono per tutti, anche per le aziende piccole. Proprio dove ci sono poche persone, la formazione è ancora più importante perché spesso chi controlla il lavoro degli altri deve essere pronto a riconoscere i rischi e agire subito.»
Come si organizza la formazione senza complicarsi la vita?
«Ci sono corsi pensati anche per chi lavora su turni o ha poco tempo. Si può dividere la formazione in più giornate, oppure usare la videoconferenza in diretta. L’importante è rivolgersi a un ente serio, che conosce le nuove regole e si adatta alle esigenze dell’azienda.»
Ringraziamo il Dott. Simone Di Marco per la sua chiarezza.
Fare la formazione giusta oggi significa evitare problemi domani. Bastano poche mosse, senza paura dei tecnicismi: basta chiedere supporto a chi se ne occupa ogni giorno e organizzarsi per tempo. Così la Sicurezza diventa davvero una garanzia in più per tutta l’azienda – non solo un obbligo, ma un vantaggio.
