L’Aforisma: una pizza da “due spicchi Gambero Rosso” in zona Lingotto

Diretta da Claudio Fusco, L’Aforisma è operativa dal 2018 e ha costruito la propria identità sulla qualità dell’impasto, su lievitazioni controllate, su un uso consapevole delle materie prime  e sul desiderio di offrire più di un semplice piatto. Nel menù si parla apertamente di un’esperienza gastronomica “artigianale” e non di una pizzeria da “passaggio veloce” . L’impasto viene raccontato come frutto di blend selezionati (tipo 0 e 2, biga, lunga lievitazione) per ottenere leggerezza, alveolatura, cornicione pronunciato e una buona resa anche dopo la cottura.

Claudio ci ha fatto provare alcune proposte davvero ben riuscite. Ve le racconto perché meritano:

Frittatina delle Murge con bucatino cremoso al caciocavallo, passata di cime di rapa, peperone crusco. Qui le note rustiche del caciocavallo e cime di rapa, con il peperone crusco che dà croccantezza e un pizzico di dolcezza.

PanAria Langarolo con cruda di Bra, senape al miele, nocciole, chips di Parmigiano Reggiano. Si cambia registro: salume crudo di grande qualità, con senape al miele per contrasto dolce-piccante, nocciole per la texture e chips di parmigiano a completare.

La Margherita con passata di pomodoro dell’azienda agricola Paglione, Fior di Latte, basilico, olio extravergine di oliva. Semplice nella forma ma curata nella sostanza: la scelta di materie prime fa la differenza, e qui si vede che la base “classica” è rispettata.
Focaccia Pop-Crunch alla Carbonara con impasto al pre-fermento biga ai multicereali, idratato al 90%, fragrante all’esterno e soffice all’interno. Servita in sei spicchi, da gustare con le mani. In questa versione: Fior di latte, guanciale, zabaione salato. È perfetta da condividere: sei spicchi, ognuno una piccola porzione, ognuno con la sua botta di gusto.

Tris di dolci finale con abbinamento vino: Meliga con pop corn caramellato, crema pasticcera e bavarese al mou; Panettone tutto l’anno (gran lievitato alla vaniglia con curd all’arancia); Dadomisù, rivisitazione del tiramisù. Dolcezze che danno quel “finale” importante a una cena che non è solo mangiare ma esperienza.

È un posto che riesce a far convivere leggerezza nell’impasto, nella lievitazione con ricercatezza nelle farciture, nei contrasti. L’atmosfera è raffinata ma non fredda, accogliente: non il solito “fast pizza” ma nemmeno un ristorante d’élite distante. Il concetto della “condivisione” è centrale: la focaccia servita in spicchi, la possibilità di provare vari sapori in una sola cena. L’idea che “la pizza” non è solo pizza ma un invito alla scoperta. E il dessert non è un’appendice, ma parte dell’esperienza.

Qualche consiglio pratico: la zona è tranquilla ma è meglio prenotare per evitare attese, soprattutto nei weekend. Se siete in due, la focaccia da sei spicchi è un ottimo “mezzo” per cena e dolce senza esagerare. Lasciate spazio per i dolci: finire con il Dadomisù o il panettone tutto l’anno è un bel regalo verso voi stessi, fidatevi. Domandate ai ragazzi della sala abbinamenti di vino o birra artigianale con le pizze più elaborate.

In un mondo in cui spesso la “pizzeria gourmet” rischia di diventare un concetto vago o troppo hype, L’Aforisma dimostra che la coerenza paga: infatti lo scorso Settembre ha avuto il riconoscimento dei 2 spicchi sulla Guida Del Gambero Rosso diventando una delle pizzerie più buone sul territorio piemontese grazie all’ impasto ben lavorato, materie prime selezionate, creatività dosata con senso. Non è il posto per chi cerca solo una pizza veloce e via, ma per chi vuole prendersi un momento, godersi un percorso dal salato al dolce e uscire con la sensazione di aver mangiato bene senza troppi compromessi. Se siete di passaggio o vi va di scoprire una pizza che sa di ricerca, fateci un salto.

Articolo a cura di Gianmarco Blasi @jimmymangiamondo