ToHorror Film Fest: 25 anni di allucinazioni e brividi sul grande schermo

Dal 21 al 26 ottobre, Torino diventa un blob impazzito di cinema fantastico e horror, con più di 30 lungometraggi, 59 cortometraggi, eventi speciali, retrospettive, concerti, mostre e incontri. Il tema di quest’anno è “Matter(s) of Time”: il tempo come ossessione, come paradosso, come materia da manipolare.

Venticinque edizioni non sono solo un traguardo da segnare in almanacco: valgono l’appellativo di vero e proprio cult. Il TOHorror Fantastic Film Fest 2025 però non molla un cazzo e apre un portale sulla quarta dimensione, quella dove presente, passato e futuro si rincorrono, si contaminano e si fanno a pezzi. Ci vediamo un sala.

Martedì 21 ottobre: la discesa comincia

L’edizione si apre in maniera solenne e brutale alle 21:00 al Cinema Massimo con The Descent di Neil Marshall, capolavoro del terrore sotterraneo restaurato in 4K. Una vertigine claustrofobica che ci spinge giù, nelle grotte più nere dell’animo umano e della terra. Marshall sarà presente in sala: l’orrore mostra il volto del suo creatore.

Mercoledì 22 ottobre 

Si parte nel pomeriggio al Cinema Massimo con Shrine of Abominations, delirio stop-motion di gorgoglianti e orridi microrganismi cosmici, firmato da Luther Bhogal-Jones. A seguire, Mad Mask – Fury Road Warrior, pura anarchia francese: un film apocalittico girato per strada con motociclisti reali e urla in stile punk postatomico.

La sera, alle 21:30, tocca a Kadet di Adilkhan Yerzhanov, una favola antimilitarista ambientata in un’accademia militare kazaka, dove l’assurdo si mischia al grottesco con immagini potenti e inquietanti.

Al Blah Blah, dalle 22:00, primo concerto live con Malemute Kid, a squarciare la notte tra suoni punk e riverberi industriali.

Giovedì 23 ottobre 

Il pomeriggio parte con Dog of God, film d’animazione in rotoscope diretto da Marta Królikowska, un’allucinazione biblica e pop proveniente dalla Lettonia, irriverente e lisergica, destinata a lasciare il segno.

Alle 18:00 è la volta di Vieja Loca di Ignacio Rodo, thriller psicologico argentino dove Carmen Maura interpreta una donna spaventosa, solitaria, e potenzialmente letale. Un omaggio disturbante a Misery, carico di humour nero e tensione.

Alle 21:30, in anteprima italiana, arriva Luna Rosa, film sci-fi diretto da Omar Rodríguez-López con soundtrack originale di John Frusciante. Un’opera rarefatta e visionaria, sospesa tra decadenza spaziale e psichedelia interiore.

Il Fantasofà continua al Blah Blah con autori e pubblico a discutere di cinema e paradossi temporali.

Venerdì 24 ottobre 

Il venerdì 25 ottobre si apre nel segno del documentario con So Unreal di Amanda Kramer, un viaggio lisergico nei mondi digitali che hanno formato la nostra estetica postmoderna. Dall’horror alla realtà virtuale, il passo è breve: alle 18:00 House of Sayuri di Kazuya Shiraishi trascina il pubblico nel lato oscuro della cultura giapponese contemporanea. In serata, il Concorso Cortometraggi – Blocco #2 porta in sala nuovi shock visivi, prima del monumentale Continente di Davi Pretto, dramma sudamericano sospeso tra sogno, delirio e denuncia sociale.

Nel frattempo, il Massimo 3 ospita Ladybug Ladybug di Frank Perry, riflessione pacifista d’epoca, poi Solvent, delirante horror tecnologico austriaco, Steppenwolf, parabola kazaka sull’alienazione, e Calvaire, il capolavoro malsano di Fabrice du Welz in versione restaurata.

Gli incontri al Blah Blah animano il pomeriggio con “Leggende o profezie?”, discussione sull’immaginario apocalittico, e in serata tornano i Freakshorts per chi vuole chiudere la giornata con un brivido e un sorriso.

Sabato 26 ottobre

Sabato 26 ottobre è la giornata più densa. Al Massimo 2, Animale di Émilie Benestan racconta la trasformazione di un corpo e di un’identità in bilico tra umano e bestiale, seguito da Else di Thierry Emin, dramma surreale franco-belga. In serata, Krazy House, la follia olandese di Steffen Haars e Flip Van der Kuil, porta sullo schermo un delirio domestico che esplode in gore e risate, prima del secondo blocco di animazione in concorso.

Al Massimo 3 si parte con Long Weekend, classico ecologista australiano, poi la Masterclass con Robert Morgan, maestro dell’animazione in stop motion, che alle 19:30 presenta anche il suo Stopmotion, già vincitore a Sitges. La notte continua con Oddity, horror irlandese rivelazione dell’anno, tra spiriti, case stregate e femminismo occulto.

Infine, domenica 27 ottobre chiude la ventiquattresima edizione con un mix di premi e ultimi brividi. Al Massimo 2, il pomeriggio si apre con il Concorso Cortometraggi – Blocco #3, seguito dalla Cerimonia di Premiazione e, a concludere, la proiezione di Frogs, cult ecologista del 1972 che ricorda come la natura, prima o poi, si vendichi sempre.

Al Massimo 3 si alternano Voidcaller, inquietante visione svedese sul trauma e il soprannaturale, Street Trash, nuova versione sudafricana dell’omonimo cult splatter, Realm of Satan, ritratto americano del culto e della fede estrema, e infine The Last Wave di Peter Weir, capolavoro australiano che riporta il festival alle origini del mistero.

TOHorror 2025 è un paradosso temporale che dura sei giorni. Ci sono mostri, ribellioni, sogni, viaggi cosmici, ma soprattutto c’è un’altra dimensione temporale, lontana dalle piattaforme di streaming: una dimensione scomposta e sottosopra. Qui il fantastico non è solo evasione, ma rivoluzione. E dopo 25 anni, viva più che mai il ToHorror. 

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