Quando un piatto di pasta diventa un’opera di bene: la Pasta Week targata Smile and Make Pasta

Dal 25 ottobre al 1 novembre 2025, l’Italia – con Torino come epicentro iniziale – vestirà i suoi ristoranti, pastifici e botteghe di solidarietà per celebrare la prima edizione della Pasta Week, promossa dall’associazione Smile and Make Pasta. Un’iniziativa che coniuga gusto, comunità e sostegno concreto alle realtà pediatriche ospedaliere e oncologiche.  Articolo a cura di Gianmarco Blasi @jimmymangiamondo

Smile and Make Pasta è un progetto nato quasi tre anni fa da un crowdfunding organizzato da Alessandra Lauria che ha deciso di portare allegria, fra i bimbi ricoverati nello stesso reparto di pediatria oncologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che l’aveva vista in cura a soli 10 anni, con l’obiettivo di portare momenti di leggerezza, manualità e socialità nei reparti pediatrici. In questi anni l’associazione ha già fatto strada: organizza laboratori di pasta fresca per i bambini, coinvolgendo volontari e operatori per dare un piccolo spazio “altro” nel contesto ospedaliero.

Con la Pasta Week, l’associazione ambisce oggi a trasformarsi in una “rete diffusa” su scala nazionale: non solo Torino, ma molte altre città potranno ospitare laboratori, iniziative territoriali e sensibilizzazione di comunità.

La festa scelta non è casuale: il 25 ottobre è la Giornata Mondiale della Pasta, istituita nel 1998 e oggi promossa da Unione Italiana Food e IPO (International Pasta Organization).

Si tratta di un giorno in cui l’attenzione mediatico-alimentare si concentra su quel piatto italiano noto e amato in tutto il mondo, simbolo della dieta mediterranea, della convivialità e dell’“italianità” diffusa.
A livello statistico, gli italiani consumano mediamente oltre 23 chilogrammi di pasta all’anno ciascuno.

Durante la Giornata della Pasta, molti ristoratori partecipano proponendo piatti speciali dedicati, caricando ricette sui social, oppure mettendo un “euro solidale” allo scontrino per sostenere iniziative benefiche.
La Pasta Week si inserisce in questo filone: estende la celebrazione da un solo giorno a una settimana intera, offrendo strumenti concreti per trasformare un gesto simbolico in un’azione di rete.

Durante i sette giorni della Pasta Week, i locali aderenti – ristoranti, pastifici, botteghe – potranno fare una o più delle seguenti azioni:

• aggiungere 1 € solidale allo scontrino dei clienti, destinato ai laboratori pediatrici;
• ideare un piatto speciale pensato per l’occasione (una variante creativa, un abbinamento inedito, un omaggio al territorio);
• organizzare piccoli eventi, degustazioni o laboratori per il pubblico;
• promuovere l’iniziativa attraverso i propri canali social e mediatici.

Tra i primi aderenti a Torino troviamo nomi notevoli del panorama gastronomico locale:
– Pastifico Bolognese
– Muzzarelli a Torino dal 1949
– Le Vitel à Porter
– Le Vitel Etonne
– EDIT Torino
– PlinTo
– Brün – Buona Pasta Fresca
– U Casa Amélie
– Ca’ Mais Torino
– ⁠Società dei Carbonari
– ⁠Ristorante Mare Nostrum
– Nonna Cleme

Dietro a questa “settimana della pasta solidale” c’è un messaggio: la pasta come strumento educativo, di cura e di connessione. Lo slogan scelto per l’iniziativa recita “Non sono la solita minestra” — un invito a uscire dai cliché e a pensare a gesti semplici come punti di innovazione sociale.
I laboratori in reparto non insegnano solo a impastare: coinvolgono i bambini in attività manuali, stimolano la creatività, favoriscono la socializzazione e offrono un momento di svago in un contesto spesso difficile.

Per il pubblico è un’occasione per guardare alla pasta con occhi nuovi: non solo come alimento, ma come simbolo di cura, resilienza e comunità.
Lo scorso anno, la Giornata Mondiale della Pasta ha visto ampia partecipazione: alcuni promotori hanno donato grammi simbolici di pasta a mense Caritas in varie città, coinvolgendo chef e operatori del food nell’azione solidale.
Con la Pasta Week, quell’eco solidale viene prolungato e ampliato: non un giorno isolato, ma un’intera settimana per nutrire corpi e cuori.