L’incantesimo del Lago: Villa Crespi è un’esperienza magica con Chef Cannavacciuolo

Cenare a Villa Crespi non è semplicemente andare al ristorante: è vivere un’esperienza completa, immersiva, che coinvolge tutti i sensi. Affacciata sulle sponde incantate del Lago d’Orta, questa sontuosa dimora ottocentesca in stile moresco è un gioiello architettonico raro in Italia. Le sue torri arabeggianti, le pareti decorate da stucchi preziosi e l’atmosfera sospesa tra Oriente e Belle Époque creano un contesto da sogno, dove ogni dettaglio è curato con eleganza e calore. Articolo a cura di Gianmarco Blasi @jimmymangiamondo

Il cuore pulsante di Villa Crespi è il ristorante 3 stelle Michelin firmato Antonino Cannavacciuolo, chef campano celebre per la sua cucina intensa, raffinata e profondamente emotiva. La sua filosofia gastronomica fonde le radici partenopee con le eccellenze del Nord Italia, in un continuo dialogo tra memoria, creatività e tecnica impeccabile. Ogni piatto racconta una storia, ogni sapore riporta a un’emozione.

Il menù degustazione “Nel Nome del Gusto”

Il percorso gastronomico proposto da Cannavacciuolo è pensato come un vero e proprio viaggio nei sapori, dove ogni tappa ha una funzione narrativa e sensoriale precisa. Il menù si apre con una serie di piatti che sorprendono per intensità, equilibrio e presentazione.

• Il Buon Viaggio
Un entrée giocosa e sofisticata, che rompe il ghiaccio con grazia. Si tratta di una sequenza di piccoli assaggi – tra cui tartelle croccanti, mousse leggere e finger food creativi – pensati per stuzzicare il palato e introdurre lo stile dello chef. Ogni boccone è caratterizzato da sapori netti, eleganza nelle forme, armonia nei contrasti.

• Ricciola in carpione
La ricciola viene marinata in un carpione leggero a base di aceto, erbe aromatiche e verdure. Il piatto è fresco e brillante, con una componente acidula che pulisce il palato e invoglia a fare il secondo assaggio. La presentazione, essenziale e raffinata, esalta la qualità della materia prima.

Scampi nudi, infusione mediterranea alla pizzaiola con emulsione di polpo
Un must che è una dichiarazione d’intenti. Gli scampi, crudi e dolcissimi, sono serviti con una riduzione alla pizzaiola che profuma di pomodoro, origano e aglio, evocando la cucina casalinga del Sud. L’emulsione di polpo aggiunge una componente marina profonda. Un equilibrio tra rusticità e finezza.

• Spaghetto, brodo di pesce tostato, anguilla, friggitelli e quinoa soffiata
Un piatto iconico del menù, che sorprende per struttura e intensità. Lo spaghetto cotto al dente è avvolto da un brodo di pesce tostato che regala note affumicate e complesse. L’anguilla aggiunge un tocco deciso. I friggitelli portano dolcezza vegetale, mentre la quinoa soffiata offre croccantezza e movimento al piatto.

• Rombo, orto e conchiglia, millefoglie di taccole, latticello e olio di rucola
Il rombo è adagiato su un letto di verdure dell’orto, con una millefoglie croccante di taccole che aggiunge croccantezza. Il latticello dona acidità e freschezza, mentre l’olio di rucola regala un finale erbaceo e leggermente piccante.

• Cilindro di pasta, carne alla genovese, tagliolini marinati e alla brace
Un tributo alle radici campane dello chef, rielaborato con tecnica moderna. La genovese, classico sugo napoletano a base di cipolle e carne, viene inserita all’interno di un cilindro di pasta dalla sfoglia sottile e croccante. Accanto, tagliolini marinati e grigliati, che aggiungono una nota affumicata e una consistenza sorprendente. Il piatto è intenso, confortante, ma allo stesso tempo sofisticato. Uno dei miei piatti preferiti del menu.

• Pre-dessert
Un intermezzo fresco e agrumato, pensato per “resettare” il palato prima del gran finale. Sorbetti, gelée o spume leggere giocano con consistenze e temperature, preparando la scena per il dolce principale.

• Babà… misù
Un dessert che parla napoletano. Il babà viene reinterpretato in chiave moderna e abbinato agli elementi del tiramisù: crema al mascarpone, caffè, cacao. Il risultato è un dolce stratificato, avvolgente, che chiude il pasto con un sorriso.

Oltre al cibo
A rendere davvero speciale l’esperienza a Villa Crespi è anche il servizio, impeccabile e umano. Lo staff è attento, mai invadente, capace di far sentire ogni ospite al centro di un piccolo universo fatto di cortesia e professionalità. Il wine pairing, curato con competenza, accompagna ogni piatto esaltandone le sfumature senza mai sovrastarlo.

Un’esperienza da vivere almeno una volta
Mangiare a Villa Crespi significa concedersi un momento di rara intensità. Non è solo alta cucina: è emozione, racconto, ospitalità. È la capacità di uno chef di trasportarti nel suo mondo, tra i profumi della sua terra e le tecniche acquisite in anni di perfezionamento. Il prezzo – circa 280 € a persona per il menù degustazione, con l’aggiunta di eventuali vini – riflette un’esperienza che resta impressa nel tempo, perfetta per un’occasione speciale o per celebrare il gusto in tutta la sua grandezza.

Se amate il buon cibo e cercate un luogo dove tutto – dal piatto alla location – parli di bellezza, Villa Crespi è una meta da segnare in agenda almeno una volta nella vita.