Guida agli eventi teatrali di ottobre a Torino

Si riparte: ottobre è il mese in cui sfioriscono gli alberi, ma fioriscono i teatri. Un po’ per volta partono tutte le nuove stagioni teatrali torinesi e, come sempre, occorre fare un po’ di selezione. Articolo di Umberto Scaramozzino.

Ci siamo: si riparte con la nuova stagione teatrale torinese. Come ogni anno settembre è il mese degli annunci, dei programmi e delle date da segnare a calendario, mentre ottobre è il mese in cui si prende nuovamente posto nelle comode poltrone dei nostri teatri preferiti in città. Qualche teatro partirà il prossimo mese, come Teatro Astra e Fonderie Limone, ma le proposte di chi è già pronto per la corsa autunnale sono di grande valore.

C’è “Atto Unico“, la stagione di Teatro Stabile che parte con vigore dal Teatro Carignano e dal Teatro Gobetti, quest’ultimo assoluto protagonista del mese con una ricchissima programmazione che lascia pochi spazi vuoti. Persino più permeante è la proposta del Teatro Regio, che per il debutto de “La meglio gioventù” – questo il titolo della stagione d’Opera e Balletto 2024/2025 – gioca un jolly formidabile, con una trilogia che vi suggeriamo di seguire integralmente. Ulteriori dettagli nel capitolo dedicato.

Teatro Alfieri parte con calma ma cala subito due assi, rimandando ai prossimi mesi il suo solito calendario da giramento da testa. Stesso discorso per il Teatro Gioiello, la cui stagione parte ufficialmente a fine mese, ma ingrana la marcia già da novembre. Altra strategia per il Teatro Colosseo, che invece ha già in lineup nove spettacoli, e per il Teatro Erba, che ospita la ventiseiesima edizione del festival della Cultura Classica.

Fertili Terreni Teatro annuncia invece proprio pochi giorni prima dell’uscita della nostra guida la sua “Almeno noi nell’universo“, stagione teatrale che promette faville e che ci porterà anche quest’anno in alcune delle venue più affascinanti della scena teatrale underground cittadina. Iniziamo da Cubo Teatro di Off Topic e da San Pietro in Vincoli, con due spettacoli da non perdere.

I primi consigli della stagione teatrale 2024/2025 torinese li trovate come sempre qui sotto.

Teatro Carignano

La stagione del Teatro Carignano di Torino si apre con un’opera piena di coraggio ed emozione, com’è giusto che sia per un nuovo inizio. Si tratta di “Cose che so essere vere” di Andrew Bovell, pluripremiato scrittore e drammaturgo australiano. La regia è di Valerio Binasco, che prende in carico il primo allestimento italiano di questo toccante dramma in cui Bovell affronta il potere del passato di plasmare il futuro

Una fotografia acuta e complessa dei meccanismi domestici e matrimoniali, attraverso gli occhi di quattro fratelli che lottano per definire se stessi al di là dell’amore e delle aspettative dei genitori. Valerio Binasco, Giuliana De Sio (Premio Duse 2023), Giovanni Drago, Giordana Faggiano, Stefania Medri e Fabrizio Costella sono i protagonisti, tanto dello spettacolo, quanto dell’avvio di questa stagione teatrale.

Teatro Gobetti

Grande avvio per il Teatro Gobetti, che in questo mese di ottobre è il fiore all’occhiello dell’avvio di stagione del Teatro Stabile di Torino. In particolare, il primo spettacolo del mese non passa inosservato: “Novecento” di Alessandro Baricco, per la regia di Gabriele Vacis è un ritorno al quale non possiamo rinunciare.

“Novecento” debuttò a teatro nell’estate del 1994 e venne scritto da Baricco per un attore, Eugenio Allegri, e per un regista, Gabriele Vacis. Da quell’estate e per il resto della vita Allegri ha accompagnato lo spettacolo con lo stesso amore della prima volta per i teatri di tutta Europa. Trent’anni dopo il debutto del monologo e a due anni di distanza dalla sua scomparsa, va in scena una lettura corale diretta da Gabriele Vacis, arricchita di ricordi e racconti di uno spettacolo che ha fatto la storia del teatro italiano.

Teatro Regio

La stagione d’Opera e Balletto del Teatro Regio di Torino 2024/2025 si intitola “La Meglio Gioventù“. Inizia il 1° ottobre con Manon Manon Manon (1 – 29 ottobre), un evento unico che per la prima volta offre un omaggio originale dedicato a Manon Lescaut. I tre nuovi allestimenti sono firmati dal regista francese Arnaud Bernard, al suo debutto al Regio, che ha scelto di sviluppare un progetto drammaturgico incentrato su tre epoche iconiche del cinema francese.

La trilogia è programmata secondo un calendario che permetterà al pubblico di assistere ogni giorno a un titolo diverso, oltre alla possibilità di goderne nell’arco di un unico fine settimana, lo spazio ideale per chi visita Torino e vuole aggiungere una preziosa offerta al già ricco carnet culturale della città. E chi meglio di Manon Lescaut è in grado di incarnare l’essenza stessa della gioventù ribelle e avventurosa?

Teatro Alfieri

Inizio soft per il Teatro Alfieri, che però come sempre schiera in formazione i campioni. Questo avvio di stagione è affidato a due hit, una delle quali è una prima volta assoluta per l’Italia: Rocky, il musical tratto dal film vincitore di tre premi Oscar tra cui miglior film e miglior regia, nel 1977. La musica e le liriche sono dei vincitori del Tony Award e candidati all’Oscar Lynn Ahrens e Stephen Flaherty, il libretto del pluripremiato Tony Thomas Meehan, adattato dall’acclamata sceneggiatura nominata all’Oscar di Sylvester Stallone, lui stesso tra gli autori dello spettacolo. La regia della versione italiana è di Luciano Cannito.

Rocky Balboa è un piccolo pugile di Filadelfia che viene scelto per affrontare Apollo Creed, campione mondiale in carica dei pesi massimi, che avrebbe dovuto affrontare un altro campione improvvisamente infortunato. Mentre Rocky si allena con passione e disciplina per il combattimento, inizia una relazione con Adriana, fragile commessa di un piccolo negozio di animali, stanca di essere maltrattata da suo fratello. Con grinta e cuore in parti uguali, Rocky parla del trionfo dello spirito, della forza e dell’amore.

Teatro Colosseo

Come sempre, più di sempre, il cartellone del Teatro Colosseo meriterebbe una guida a parte. Ma nel mese di ottobre c’è uno spettacolo che più di ogni altro cattura la nostra attenzione e il nostro cuore, avido di storie di artisti del pallone. Federico Buffa, una delle voci più autorevoli della narrazione sportiva nazionale, racconta “La milonga del fùtbol”, accompagnato da Alessandro Nidi al pianoforte e Mascia Foschi al canto.

Si parla di Renato Cesarini, funambolo del gol che ha ispirato la famosa “Zona Cesarini”, con i suoi gol dell’ultimo secondo. Si parla di Omar Sivori, scoperto da Cesarini stesso, e del suo concentrato di talentoso e irriverenza che incantava l’Argentina degli anni ’50 nel pieno del boom economico. E infine di Diego Armando Maradona, el pibe de oro, col suo calcio spettacolare e fantasioso divenne un idolo degli anni ‘80 –‘90 per un popolo che usciva dai problemi della recessione e della dittatura del Generale Videla.

Teatro Gioiello

Al Teatro Gioiello arriva Woody Allen! Non lui in carne e ossa, sia chiaro, ma il suo spettacolo “Central Park West“, per la regia di Antonello Avallone. Il primo spettacolo della stagione 2024/2025 del Gioiello è che una commedia non si allontana molto dai cliché di Allen, forse più caustica e sicuramente poco conosciuta. Allen utilizza i suoi personaggi per far uscire il peggio della vita, ovviamente in maniera sempre ironica, a tratti assurda e paradossale, permettendoci di ridere su questo spaccato di vita, se vogliamo, tutto sommato, anche realistico.

Phillis è una psicanalista di successo e, presa dal suo lavoro, non si accorge che il suo aitante marito passa da un’amante all’altra. Questa volta però ha dei forti sospetti che ricadono su una sua amica, Carol, sposata con un uomo (Woody) che alterna momenti di grande depressione ad altri di improvvisa eccitazione mentale. È lui il “jolly” che scombina le carte, la mina vagante che con il suo comportamento conduce, rivolta e demolisce la storia, risultando una volta vittima, una volta carnefice. L’atmosfera che si crea è ricca di malintesi, di situazioni comiche fino all’inverosimile.

Teatro Erba

All’interno della ventiseiesima edizione del festival della Cultura Classica, il Teatro Erba propone il “Miles Gloriosus” di Plauto, nella versione diretta da Girolamo Angione. Tra i tanti titoli di Plauto, questo è certamente quello più amato dal pubblico per la straordinaria invenzione di quel Soldato fanfarone che, nei secoli a seguire e a partire dalla commedia dell’arte, ha segnato di sé alcuni dei momenti topici della storia del teatro occidentale.

Miles Gloriosus, Menecmi, Pseudolus, Mostellaria, Aulularia, Epidicus e Rudens costituiscono una serie che ben rappresenta, nella tipologia dei personaggi, nella imprevedibilità delle situazioni, nella ilarità delle battute, nella mobilità dell’azione, l’inesauribile vitalità dell’autore antico; archetipo artistico e quasi antropologico, perenne e sublime, dell’Homo ridens che nell’Homo sapiens, fortunatamente, così permane. Plauto: il primo, grandissimo e insuperato maestro della comicità a teatro.

Cubo Teatro – Off Topic

  • Molly (23/10/24 > 27/10/24)

Almeno noi nell’universo” di Fertili Terreni Teatro indaga il ruolo del teatro come mezzo per stare insieme, per scambiare opinioni, per contrastare la solitudine dell’IO. Lo fa partendo da “Molly” di Girolamo Lucania, forse lo spettacolo più interessante del mese.

Molly non è mai uscita dalla sua stanza, colorata e piena di pupazzi. Le finestre mostrano immagini in 4K di montagne, mare e stelle. Ogni giorno, una ragazza la visita, e Molly si esibisce per lei come una pop star. Il loro legame cresce, finché un giorno la ragazza non torna più. Molly scopre che è sdraiata immobile sul letto, ma non può salvarla: non esiste un mondo fuori dalla stanza. Molly è solo un algoritmo, creato a immagine della ragazza che non c’è più. E ora osserva il vuoto, per sempre.

San Pietro in Vincoli

Ogni occasione è buona per tornare in uno dei nostri posti preferiti: San Pietro in Vincoli, che avvia il suo contributo alla programmazione di Fertili Terreni Teatro con uno spettacolo con testo e musiche di Giorgio Gaber e Sandro Luporini.

Terzo capitolo del teatro d’evocazione di Gaber e Luporini, “Il dio bambino” è un testo di tragicomica e potente contemporaneità sulla crisi di un uomo di mezza età, in bilico fra responsabilità ed eterna adolescenza. La regia di Giorgio Gallione ne valorizza attualità ed empatia e trova un perfetto connubio con l’interpretazione del talentuoso Fabio Troiano che, contrappuntato dalle canzoni di Gaber, restituisce l’ironia, il cinismo ma anche la tenerezza di questa pièce.

Teatro Concordia (Venaria Reale)

Il primo spettacolo della stagione “Venti d’Incanto” è un debutto assoluto:  “Scherzo n°1 opera prima” è il primo spettacolo di Carlo Amleto, giovane musicista, cantautore e attore siciliano noto anche per le sue recenti apparizioni televisive.  Il titolo è preso in prestito dalla musica classica. Il termine “Scherzo” nella terminologia musicale indica un componimento, di solito non molto ampio, d’indole vivace e fantasiosa.

Carlo Amleto in elegante frac gioca con il pubblico usando al contempo molteplici elementi: prosa, musica, comicità e poesia. Le caratteristiche sono le stesse dello “scherzo” in musica, caratterizzato da insistenze tematiche, sorprese ritmiche, brusche conclusioni e impetuose irruenze nel movimento generale.

Articolo a cura di Umberto Scaramozzino