Poesie al citofono, performance in bagno, live painting in salotto: Àprile – festival delle case per l’arte torna ad aprire alcuni appartamenti torinesi all’arte e al pubblico. Dopo il successo dell’edizione pilota dello scorso anno, cresce la comunità intorno al festival e sale a undici il numero delle case coinvolte. Un itinerario artistico, da Vanchiglia a Parella, che permette di testare spazi alternativi, più intimi e informali per fare e fruire arte e cultura.
1 weekend, 11 case, più di 60 eventi, con ospiti dai 18 agli 84 anni, da Berlino a Reggio Calabria, alcuni per la prima volta in Italia. Il risultato?
Àprile – festival delle case per l’arte, dal 20-21 aprile, ore 16 – 21. Inaugurazione venerdì 19 aprile alle ore 18.30 alla Casa Museo Zona Rosato.
Più di sessanta gli eventi gratuiti a cui partecipare nel fine settimana del 20 e 21 aprile, dalle ore 16 alle 21. Accanto a sculture, installazioni, dipinti e fotografie ogni casa presenta anche eventi performativi site-specific: microteatro, talk, concerti, performance. Molti i progetti artistici inediti e alcuni presentati per la prima volta in Italia.
A cominciare dal live show di Agamemnon, Jan Luxcus e Littlewood, 22 anni in arrivo da Berlino, che inaugura il festival a Casa Museo Zona Rosato, venerdì 19 aprile alle ore 18.30 (Via Exilles, 84). Invece, tra gli artisti visivi è Sacha Philip, di base a Parigi, che presenta la sua prima personale, a Torino e in Italia, negli spazi di Apartment Gallery (Corso San Maurizio, 5 bis).
Tra le nuove case di questa edizione debutta CasaCaos (Via Sesia, 10) con un programma dedicato alla poesia in tutte le sue forme, a cura del poeta Dario Pruonto con l’associazione Acronima, con le opere, tra gli altri, di Gao Lan, Be Purple e la performance poetica di Teresa Priano e Iolanda Del Vecchio. Le novità continuano a Casa Cuò, con un focus su cibo e oggetti del quotidiano, con i dipinti di Agapi Kanellopoulou, Daria Rosso e le performance del collettivo TasierACorpi (Via Guastalla,16). I talenti più giovani del festival Vittoria Capoccia e Andrea Bertani, al quinto anno del liceo musicale di Torino, si esibiscono con violino e viola in Via Nota, 7 mentre Piano B ospita il recital al pianoforte del coetaneo Simone Saitta (Via Milano, 20).
Per gli amanti del teatro due le pièce, entrambe in scena per la prima volta, “Camille Claudelle” firmato dalla compagnia Males e “Lilith” dell’attrice Valentina Brancale con David Diop. Tra i progetti inediti anche le graphic novel di Andrea Menata, presentate in un talk musicato in Via Bava 19 (domenica 21 alle ore 17) dove lo street artist Mattia Cenere del collettivo B.E.S. realizzerà per i visitatori un murale mentre la vide installazione interattiva di Andrea Stefanelli porta la camera da letto sott’acqua.
Tra gli artisti in programma Giuliano Brancale e Jacopo della Rocca portano avanti la collaborazione nata nella scorsa edizione di Àprile con “Fotoni”, progetto inedito di pittura e videomapping in esposizione in Casa Moringa (Borgo Dora, 22).
Àprile è un progetto indipendente e autofinanziato ideato e realizzato da artisti, curatori, appassionati con l’intento di sostenere e promuovere il lavoro degli artisti. Attualmente sulla piattaforma “Produzioni dal basso” è possibile contribuire alla sostenibilità del festival partecipando alla campagna di crowdfunding.
Link a https://www.produzionidalbasso.com/project/aprile-festival-delle-case-per-l-arte-1/.
Le location di Àprile
Casa Museo Zona Rosato, Via Exilles 84, parella
Apartment gallery, Corso San Maurizio 5 bis, Vanchiglia
ViaBava19, Via Bava 19, Vanchiglia
Casa Caos, Via Sesia 10, Barriera di Milano (new entry)
Casa Cuò, Via Guastalla 16, Vanchiglia (new entry)
Prendi Nota, Via Nota 7, Quadrilatero (new entry)
Piano B, Via Milano 20, Quadrilatero
Cohousing, Via Milano 20, Quadrilatero (new entry)
Ca’ di Mora, Via Sesia 22, Barriera di Milano (new entry)
Casa Moringa, Borgo Dora 22, Aurora
Casa Carena, Via Carena 10, San Donato
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Scopriamo tutte le case coinvolte in questa edizione:
Casa Museo Zona Rosato, Via Exilles 84, Parella
ZonaRosato nasce dall’impegno e dalla volontà dell’artista Gerardo Rosato di portare avanti le attività svolte nei suoi cinque anni da occupante alla Cavallerizza e da membro attivo dell’Assemblea 14:45. Situato nella sua attuale abitazione, in Via Exilles 84, lo spazio fa sia da atelier dell’artista che da luogo condiviso dove poter svolgere mostre, performance e laboratori, e dove è possibile vedere la collezione privata permanente. Quello che ha spinto il progetto a svilupparsi è la sentita necessità di offrire spazi gratuiti agli artisti, in un sistema che vede una mancata accessibilità per artisti emergenti di entrare nelle gallerie d’arte e – soprattutto – in una zona della città ai margini della periferia, che ha una vita culturale molto limitata. La casa museo ospita anche le assemblee del gruppo della Cavallerizza, il quale porta avanti in modo attivo la lotta per ottenere spazi accessibili dedicati all’arte e la cultura.
L’AGNELLERIA
Nasce come una sorta di prolungamento di CasaMuseo ZonaRosato. La galleria in passato era una macelleria più in particolare un negozio specializzato nella rivendita di carni ovine, un’agnelleria. Si è optato per la conservazione di una minima parte degli arredi e si è lasciata intatta la porzione strutturale mantenendo i muri in marmo rosa e la stanza adibita a cella frigorifera che oggi viene utilizzata per le video installazioni. Un luogo dove l’animale non era essere, ma prodotto da tavola diviene così un ritrovo, uno spazio per l’arte. L’agnelleria rappresenta un’opportunità di ridefinire il significato e la funzione di un luogo, invitando ad una riflessione critica sulla nostra interazione con gli animali e più in generale sulla nostra capacità di trasformazione e redenzione.
→ INAUGURAZIONE 19 APR H 18.30
con
Dinosauri in città + Manu from Turin
Agamemnon, Jan Luxcus e Littlewood from Berlin
→ sab- dom 20-21 aprile H 16-21
LA BESTIA di Tommaso Pigliapoco
Esposizione inedita
Apriremo gli occhi? Vedremo la bestia? O ci volteremo aspettando di essere divorati?
Voglio osservare e raccontare, traccerò una linea, dipingerò un cammino.
Scavando, in un luogo buio e profondo, si può ancora percepire una lontana eco di ciò che fu, ma cosa potrà riesumare l’immaginazione? Le forme torneranno al loro posto o dal nuovo disegno avrà vita una bestia? Forse, se potessimo far riemergere un volto da queste ombre, se potessimo stringere la mano a ciò che ci perseguita, forse la bestia non ci mangerebbe.
ENTROPIA di Marco Loddo
Esposizione
Tutta la materia sottoposta all’azione del tempo è soggetta a trasformazioni spontanee, irreversibili e al degrado, si disgrega e si disperde nell’aria sotto forma di energia. Dopo una residenza artistica in quella che era la Cavallerizza Reale a Torino, nel 2018, nasce “Entropia”. La scultura è stata realizzata con il materiale trovato sul posto (legni bruciati, gesso) e con la partecipazione degli artist3 che abitavano lì che ha portato alla realizzazione dei calchi dei loro volti. L’intento era immortalare e bloccare il momento, la lotta contro il processo di degrado, il tempo, gli artisti che l’abitavano, la loro energia, che in quel clima incerto era l’unica cosa buona. D’altro canto l’artista, con la sua azione, può bloccare anche se temporaneamente il processo di degrado.
ECCE AGNUS DEI di Zelinda
Installazione inedita
Da sempre nella religione cristiana, l’agnello è stato considerato il mezzo
attraverso cui l’uomo è sollevato dai suoi peccati. Il suo sangue, menzionato
nella Bibbia circa 87 volte, è considerato sacro ed associato al sacrificio che
porta alla redenzione dell’uomo.
È un atto di olocausto giustificato, un’offerta al Signore, dove l’agnello viene
sgozzato per purificare con il suo sangue sacro.
Tuttavia, sorge la domanda: qual è il limite di questo sacrificio? Il sangue
rimane sacro se l’animale viene ucciso con mezzi diversi? Può ancora redimere
l’uomo se il sangue dell’agnello appena nato, puro e maschio, si ottiene
attraverso atti di violenza e perversione?
L’Arte Sincretica DI Giorgio Ostili (per la masnada Giorgio, 84)
Esposizione
La tecnica dell’artista Ostili è un processo creativo che fonde fotografia e pittura.
Utilizzando la fotografia analogica, Ostili impiega le diapositive come base per il suo
lavoro. Con un piccolo pennello e colori acrilici, interviene direttamente sulle diapositive, in
maniera simile al lavoro di un miniaturista. Dopo aver completato l’intervento, fa ingrandire
il disegno risultante tramite stampa su cibachrome, una tecnica di stampa fotografica di
alta qualità oggi non più replicabile. Il risultato è un’opera d’arte che unisce elementi
fotografici e pittorici, con dettagli enfatizzati dall’intervento pittorico di Ostili, creando
un’opera unica e irripetibile.
LILITH con Valentina Brancale e David Diop
Spettacolo teatrale inedito
Regia di: Valentina Brancale
con: Valentina Brancale e David Diop
Lilith
C’é stata una donna prima di Eva, prima della colpa?
Secondo una leggenda ebraica si.
Il suo nome é Lilith.
Lilith la prima moglie di Adamo.
Lilith la donna libera rimossa dalla Genesi:
la donna trasformata in demone.
Ed é in questo tempo prima di Eva che si ambienta lo spettacolo.
Un tempo in cui Adamo e Lilith erano nati alla pari.
Il primo uomo e la prima donna si muovono nello spazio alla scoperta di se’, dell’altro, del mondo esterno.
Un luogo circoscritto: l’ Eden.
Chi avrà il coraggio di uscirne?
ViaBava19, Via Bava 19, Vanchiglia
Benvenuti in ViaBava19, un normale “appartamento” di Vanchiglia con finestre bicentenarie e il parquet a lisca di pesce. A parte questo, però, la nostra casa non ha nulla di normale. Tant’è che dal 2021, una volta al mese, apriamo le porte di casa all’arte, alle artist3 e a tutt3 coloro che hanno citofonato al numero 19 di Via Bava. Di qui sono passat3 fumettist3, fotograf3, pittor3, poeti e poetesse, band, performer e amic3 che con i loro progetti, storie e visioni hanno invaso ogni stanza dal bagno alla camera da letto. Nel nostro piccolo ingresso, dove sorge uno spazio di 2 mq soprannominato “IL TEATRINO PIÙ PICCOLO DI TORINO”, abbiamo visto i presenti commuoversi durante uno spettacolo di teatro e in cucina sono nate collaborazioni artistiche nuove. Abbiamo conosciuto tantissime realtà indipendenti, torinesi e non, che si muovono in scenari più sotto dell’underground e oltre il “tra le righe”, trovandoci così a unire i punti di una rete che già esiste e traccia una esperienza artistica e culturale alternativa e parallela fremente di esprimersi. Nasce proprio così Àprile di cui fanno parte artist3, curios3, organizzator3, sognator3 incontrati non a caso ma per casa.
Agamemnon, Jan Luxcus e Littlewood
Live concert
Per la prima volta in Italia, lo spettacolo dal vivo di Agamemnon, Jan Luxcus e Littlewood, 22 anni in arrivo da Berlino, è un viaggio divertente attraverso i paesaggi emotivi e le idee musicali degli artisti, guidato da un senso di unione e amicizia. Sebbene ciascuno degli artisti abbia lo spazio per condividere le proprie visioni e talenti unici con il pubblico, sono le canzoni che eseguono insieme a essere al centro di tutto.Nasce così un’esecuzione complessa, guidata dal semplice desiderio di buona musica; armonie vocali, sintetizzatori lussureggianti, ritmi hip-hop serrati, passi di danza fantastici e alcuni ritmi techno vecchio stile sono tutti solo strumenti nel capannone di un trio che è venuto a Torino per divertirsi con amici e sconosciuti. E anche se la maggior parte dei testi sono in tedesco, non abbiate paura: tutto ciò di cui avrete bisogno per godervi questa esibizione dal vivo è un cuore aperto e amore per la musica.
Illustrazioni di Andrea Menata
Esposizione
Per Aprile, Menata propone una selezione dei suoi lavori più rappresentativi della sua poetica, oltre che alcuni fumetti più recenti : tra questi Siesta, un graphic novel di quasi 400 pagine in cui racconta la mattina eterna di un povero studente fuorisede e che il pubblico potrà vedere e leggere per la prima volta esploso sulle pareti di una delle camere di Via Bava; ci sarà anche Mondocane!, una folgorante previsione del futuro in cui va tutto ma proprio tutto bene, eppure… e le Carte Altrovetane, un mazzo di carte giocabili e divinabili, ispirate alle Carte Napoletane. Di tutto questo ed altro si parlerà durante il talk di domenica accompagnato dal live set di Vito, e chi vorrà conoscere il proprio futuro potrà consultare la cartomante.
Lorenzo Rizza
videoinstallazione
Il lavoro di Rizza si basa sullo studio delle antiche forme di precinema ed impiega l’utiliz-zo del tatuaggio.Il primo progetto che potrete visionare è Tautoo (2023, animazione di tatuaggi a passo uno, pixilation e live action, durata 2’ 00). Il film è il risultato della giustapposizione di più di centoventi tatuaggi realizzati dall’autore stesso sul corpo di più di settanta persone, incontrate nel corso di unanno itinerante tra Urbino, Bologna, Roma, Firenze e Viterbo. Ogni persona è unpezzo di questo grande puzzle, ed ogni figura è indice di un passaggio, di un in-contro o di una serie di incontri. Ne risulta quindi una narrazione il cui tema cen-trale è l’influenza reciproca tra soggetti. Il secondo progetto è (Thumbs Twiddling, 2023, video performance, durata 1’ 45). Questo video nasce dalle riprese della performance in cui l’autore, senza far altro che sedersi a girarsi i pollici, attiva una sorta di “taumatropio dattilico” dando vita ad un’animazione primitiva ed essenziale.
NEMESI di Andrea Stefanelli
Videoinstallazione
Andrea Stefanelli trasforma, con “Nemesi”, una camera da letto universale in una placenta ovattata esprimendo con elegante lirismo l’innata volontà dell’uomo del dominio sulla natura. Le due video installazioni raccontano l’eterna caduta dell’uomo e il peccato non ancora espiato verso cui, inevitabilmente, fa sempre ritorno.
Riallacciandosi alla figura mitologica di giustizia ultraterrena, l’artista veste i panni di un moderno Sisifo nella costruzione di un totem subacqueo vittima delle correnti, inevitabilmente caduco, e ci propone la visione di una figura, una suggestione, in lenta e inesorabile discesa verso l’abisso a cui, un tempo, apparteneva.
Mattia Cenere Live painting e esposizione murales
Street artist
Apartment gallery, Corso San Maurizio 5 bis, Vanchiglia
Apartment Gallery è supersuper entusiasta di partecipare ancora una volta ad Aprile – festival delle case per l’arte. Lo scorso anno – per l’edizione 0 – i visitatori sono stati incantati da nuove tecnologie, intelligenza artificiale e sculture sostenibili. Quest’anno, per la prima ed ufficiale edizione del festival, Apartment Gallery darà spazio aperformance, pittura, installazione, fotografia e collage. L3 artist3 coinvolt3 nel progetto espositivo si alterneranno nel corso delle due giornate, rendendo la programmazione unica e dinamica. Il sabato vedrà la solo exhibition di un pittore francese, che esporrà per la prima volta in Italia. Domenica invece, Apartment Gallery ospiterà tre artiste ed i loro progetti: spaziando dalla performance alla fotografia, passando per installazioni e collage.Ad ospitare tutto questo, rendendo possibile la realizzazione di un evento così speciale per la città di Torino, sarà Iosetta Biggio, nella sua casa in Corso San Maurizio 5bis.
Sacha Philip
Esposizione
Come bolle di sapone in una corrente d’aria, l’immaginario visivo di Sacha Philip galleggia sulla tela e confluisce nelle sue forme. Con la punta del pennello accarezza la carne e i tessuti, rendendo visibile la vita che pulsa e ribolle sotto la superficie. I suoi personaggi sembrano esistere tra due mondi: sospesi nel limbo che separa il reale dall’immaginario. La tavolozza vibrante e carica di emozioni dell’artista è il diretto riflesso della sua visione onirica e universale, transcrivendo emozioni di un codice intangibile.Siamo osservatori di profili e personaggi che non ricambiano il nostro sguardo, nonstante questo, abbiamo l’impressione di conoscere già le storie di queste strane e amichevoli creature. Allargandosi fino a raggiungere le estremità della tela, i soggetti di Sacha Philip ci invitano a scavare nei loro pensieri e a fantasticare sulle loro relazioni. Ci troviamo di nuovo in bilico tra l’osservazione e un’introspezione contemplativa. Alternandosi lungo le pareti, queste opere sono teatri di storie inafferrabili: le tele diventano finestre su interni familiari – caleidoscopi dell’intimo – che offrono un linguaggio complesso ed evocativo
Benedetta Faravelli
Esposizione
Quando la realtà si confonde con l’illusone e la pittura prende vita. Le formiche, inarrestabili lavoratrici e protagoniste di quest’opera danzano tra i resti di una colazione, rendendo l’intera tavola un’opera d’arte e invitando il pubblico ad immergersi in un mondo di meraviglia e inganno. L’intento non si ferma ad un mera riproduzione della realtà, ma mira a stupire e giocare con lo spettatore, spingendolo a riflettere sulla natura stessa della percezione e sull’interazione tra il mondo materiale e immaginario.
Morgana Cavicchioli
Esposizione + performance
“COME STAI?” di Navangio
è una critica alla CRISI CLIMATICA/AMBIENTALE e quindi una presa de coscienza. Il mio percorso artistico è sempre legato a lavori con materiale di recupero. Questo progetto nasce anche da un discorso legato alla mia Terra, nata a meno di 40 km da Taranto, a pochi chilometri dal mostro acciaio: l’ILVA, famosa industria siderurgica. I cieli raffigurati sono quelli di tramonti (la fine), li abbiamo visti, molto spesso negli ultimi anni, colorati di colori intensi, quasi sintetici. Nello specifico si tratta di fotografie analogiche scattate in giro, spesso posti intimi, dipinti con pantoni diluiti con gel igienizzante. Queste decidono di diventare provette batteriologiche dei cieli contaminati.La parete che le ospita diventa quella di un laboratorio dove sembra di osservare un caso investigativo. La domanda nel titolo è rivolta al fruitore, al pianeta, ma anche a me stessa, che mi sono sentita contaminata durante la produzione di questo lavoro. E poi c’è il kitsch, scelta stilistica a contrasto (anche etico, perché in plastica) della carta olografica che fa da contorno a ogni dipinto.
Casa Cuò, Via Guastalla 16, Vanchiglia (new entry)
IKIOTIS di Agapi Kanellopoulou
Esposizione
Ikiòtis, deriva dal greco antico οἰκειότης, significa intimità. Con questa serie di dipinti e incisioni cerco di catturare l’intimità delle case torinesi, o l’assenza di essa. Partendo dalle nature morte di oggetti casalinghi, cerco di rappresentare l’intimità e il valore emotivo che gli oggetti racchiudono. Dietro gli oggetti c’è stata una persona che li ha posati in quel punto e, se li osserviamo attentamente, possiamo percepire i dialoghi tra essi. Analogamente, ho ricercato l’intimità nella rappresentazione delle figure umane, mantenendo un clima teatrale attraverso ombre intense.
MEN ON FOOD di Daria Rosso
Esposizione
Men on food e’ un omaggio all’immaginazione e ai sogni ad occhi aperti; è un inno alla felicità trovata nelle cose semplici, alla vita lenta, alle mie passioni, ai colori accesi, alla curiosità. Con la speranza che queste illustrazioni abbiano l’odore della domenica, della sabbia sotto i piedi e della frutta che sa di frutta perché gli è stato concesso il tempo di essere, vi invito a perdere il lume della ragione, a perdere il malinteso e il senso nelle cose e a cercare riparo nella spensieratezza di un gioco fine a se stesso.
PRIMA DI ESSERE FIORE di Silvia Cappuccio
Esposizione
Tornare all’origine delle cose, alla bellezza e la povertà apparente del bulbo. Una serie di illustrazioni a coppie che celebrano le potenzialità di ogni punto di partenza.
FORCHETTE di Eli Leli che noia
Esposizione
CIBO di Ginevra Tundo Rauseo
Esposizione di fotografia analogica
“Cibo” è un progetto di ricerca in fotografia analogica cominciato nel dicembre 2021. Se all’inizio voleva essere una buffa ritrattistica dei miei amici, delle mie amiche e familiari, pian piano è diventata una ricerca sul mangiare, sul gesto dell’addentare, sulla smorfia sconveniente. Momenti e spazi diversi si coniugano in un lavoro quasi corale di presenze, guance piene, sguardi persi e mascelle voraci di persone che fra loro non si sono mai conosciute ma che, infine, si presentano fisiologicamente identiche.
RACCONTI D’AMORE SU COMMISSIONE di Alma
Performance interattiva
l progetto è un sogno nel cassetto che, in seguito ad un lunghissimo periodo di gestazione, vede la sua realizzazione durante una fredda mattinata d’inverno, grazie all’acquisto di una bellissima macchina da scrivere rossa “Olivetti Lettera 22” al Balon di Torino. E soprattutto ad un po’ di coraggio. Del resto, a tratti il mondo è così povero di parole d’amore, perché non permetterci di riscoprire la tenerezza? Siediti con calma di fronte a me, presentiamoci, scambiamo due chiacchiere. E poi, quando ti senti pront@, raccontami di una persona. Narrami di un dettaglio, di un’emozione, di un episodio che avete condiviso, di una sua caratteristica particolare, e permettimi di prendere degli appunti (noi scrittrici abbiamo spesso il vizio di trovare l’ispirazione in un angolino recondito del tuo racconto, e non possiamo permettere che scappi!). Poi, lasciami pure con questa meravigliosa eredità di ciò che mi hai raccontato. Concedimi del tempo, vai a prendere un tè, fai un giro per i negozi. Quando sarai tornat@, ti consegnerò quanto ho scritto sulla base delle sensazioni e dei colori che le tue parole mi hanno trasmesso. ( da tagliare)
#0 ENTER di TastierACorpi
Performance
#0 ENTER è l’esito performativo di un insieme di pratiche improvvisative di (dis)utilizzo degli oggetti di uso quotidiano, che abitano lo spazio scenico trasformandolo in ecosistema mutevole. È un atto politico di riappropriazione della tecnologia e riproposizione strategica di nuove affordance. Ci dimentichiamo del senso delle cose per renderle inutili e giocose, semplicemente esistenti e materiche senza alcuna finalità d’uso concreta. Ci liberiamo dagli usi imposti per emancipare i corpi dalle aspettative di senso e dare spazio a nuovi paesaggi allegorici.
Casa Caos, Via Sesia 10, Barriera di Milano (new entry)
Prima apertura con Aprile per CasaCaos, un luogo interdisciplinare e intersezionale di accoglienza per tuttə. Centro ibrido di produzione, fruizione e sperimentazione artistica a volte prende la forma di un museo, altre volte di un atelier, altre volte ancora residenza d’artista, B&B, coworking, luogo sicuro e all’occorrenza trattoria. Sede di @acronima_aps ospita al suo interno artistə, poetə, progettistə culturali e amicə da tutta Europa che hanno tuttə il minimo comune determinatore di voler cambiare il mo(n)do della cultura. Soprannominata orgogliosamente dalla masnada di Aprile “la casa della poesia”.
A RITROSO di Poeti der Trullo
Presentazione libro
Storico collettivo poetico romano, da quasi quindici anni porta per le strade versi poetici in modo anonimo. Un’attitudine allo spazio urbano che loro stessi definiscono Metroromantico e che cala i temi del Romanticismo Ottocentesco nelle periferie della capitale, e non solo. Nel 2023 per interno poesia pubblicano Metroromantici III.Concept/Progetto: Metroromantici III inaugura la trilogia “a ritroso” che renderà disponibile, in tre volumi, l’intera opera dei Poeti der Trullo. Il terzo volume, che raccoglie gli scritti inediti e più recenti, pone in luce un immaginario, come descrive nella prefazione il curatore dell’opera, Graziano Graziani, “complesso e stratificato che, a sua volta, si intreccia e si inanella ad altri immaginari che oscillano tra presente e passato: dal verso rap alla street poetry, dall’attitudine alla versificazione del romanesco all’urban culture, seguendo una mistica della vita di borgata che oscilla tra idealizzazione e denuncia sociale, tra amore e odio per l’ambiente in cui si vive, tra rivendicazione dell’identità e desiderio di rompere la gabbia”
POESIE AL CITOFONO di Pierangelo Grosso
Performance
Poesie al Citofono è un progetto di arte dal basso in cui il citofono diventa strumento amplificatore di versi che da scritti domestici inondando le vie della città. Il citofono poetico arriva in soccorso di quei passanti che stufi di vetrine e fast food ricercano luoghi intimi in cui appagare la propria anima. L’uditore s’isola dal contesto urbano per entrare in contatto con la voce del poeta la cui identità è celata dalla citofoniera; i versi sono centrali: l’assenza del poeta mette in risalto la potenza dei versi che fluiscono e prendono vita.
ISOLE di Teresa Priano e Iolanda Del Vecchio
Performance inedita
Una solitudine più una solitudine fà due solitudini? Qual è la nostra isola gemella? Quanti fili abbiamo appeso per stare in piedi? Dove comincia una soglia? Cosa si vede da lì? “Isole” è una performance in cui due corpi in silenzio dicono poesie, due assenze divise per quattro occhi e moltiplicate per sessantasei vertebre danzano domande e attese. Due performer, in due piccoli spazi, si interrogano separatamente sugli stessi temi, per poi incontrarsi su una soglia a confrontare le loro scoperte, a raccontare mondi, possibilità, mancanze.
EMOTAINMENT di Valerio Eliogabalo Torrisi
Esposizione
Emotainment, deriva da emotional- entertainment, in cui la dimensione emotiva e passionale è centrale per sollecitare il coinvolgimento del pubblico. I protagonisti di questa ricerca sono persone che mettono in scena le proprie emozioni, speranze e desideri. Solitamente il tentativo è quello di ricostruire rapporti sentimentali o familiari, spesso anche all’insaputa della persona stessa. Il lavoro di Valerio parla di estetica della provincia, storie omosessuali, finzione, ed emozioni messe in scena. In definitiva il grande tema unico è l’identità.
Valentina Achilli
Esposizione
Il lavoro di Valentina cerca nell’’azione meccanica e ripetitiva del ricamo di conferire allo scorrere del tempo una dimensione fisica, materica, che va a costruire gradualmente l’immagine finale. Ciò che viene rappresentato è familiare ed estraneo allo stesso tempo: parole, frasi, versi lasciati spontaneamente da sconosciuti in contesti urbani. Le tracce vengono raccolte e ri-composte sulla tela in un’oscillazione continua tra parola leggibile e segno asemantico. L’utilizzo dei writing accostato a quello di materiali e tecniche intime, domestiche, cerca di dare vita ad un dialogo organico tra spazio pubblico e privato.
Gao Lan
Esposizione
Le parole dei lavori di Lan non sono un’azione di scrittura, ma piuttosto un tentativo di trovare possibilità nuove di pittura. Attraverso questi gesti di non-scrittura l’artista indaga il paradigma del visibile e dell’invisibile come concetto relativo, e lo fa allo stesso tempo utilizzando immagini e immaginazioni, costringendo il fruitore a trovare lui stesso una chiave di lettura visibile all’interno di concetto invisibile.
VERSI DA TAVOLINO di Be Purple
Versi da tavolino è un progetto poetico di frasi scritte in strada che si muovono materialmente da una dimensione macro ad una micro: se nell’atto di andare in strada a cercare muri dove dedicare versi a chi passa si cerca di farsi notare “in grande”, nei “versi da tavolino” il movimento è verso il piccolo, l’intimo. Dal graffitismo, dove per essenza si parla a molti, si passa alla scritta in cornice fruibile per una sola persona che può portarsi a casa un verso urbano. Il grido di una città in una cornice 18×13.
EDICOLA POESIA con Francesco Terzago
Book Shop
“Edicola poesia” è una retrospettiva fisica in cui si possono scrutare tutte le pubblicazioni di Francesco Maria Terzago. Un corner in cui prendere contatto con la trasformazione linguistica che attraversa il percorso di un poeta nel corso degli anni, e dove si possono scorgere le influenze, gli incontri e i vissuti. All’interno dell’edicola si possono trovare le seguenti pubblicazioni: Bentos (Collana Isola, 2024), Erbe chimeriche, un compendio illustrato (B#S edizioni, 2023), Ciberneti (Samuele Editore, 2022), Caratteri (Vydia editore, 2019), Poesia dell’Italia Contemporanea (Il Saggiatore, 2023), Mappa immaginaria della poesia italiana (Il Saggiatore, 2021), Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90 Vol. 2 (Interno Poesia).
Prendi Nota, Via Nota 7, Quadrilatero (new entry) / CASA NUOVA / ELISA SORDELLA referente. PAOLO
Mi trovo all’interno del triangolo magico di Torino, proprio dietro piazza Statuto. La magia che c’è in me, mi ha permesso di modificarmi nel tempo. Il mio look all’inizio era poco sofisticato, allora ho deciso di evolvermi diventando uno dei primi Airbnb della nostra città. Successivamente, mi sono divisa in due e sono diventata sede e luogo di passaggio di studentesse e giovani lavoratrici. Il dividermi non mi ha resa più piccola, ma mi ha riempita di voci, risate, lingue diverse e momenti preziosi, aprendo le mie porte a nuovi ospiti e agli amici di una vita. Ora aprirò la mia porta a voi, perché il segno che lascerete è per me prezioso. Prendi Nota
DIZIONARIO D’AMORE MONOCROMATICO di Dario Pruonto
Esposizione
Il Dizionario d’Amore Monocromatico è un progetto di ricerca sperimentale sul concetto di (in)comunicabilità, dove il nucleo semantico di ogni poesia è una parola intraducibile. Spostate dal consueto contesto d’uso e ri-radicata nello scarto poetico, le parole scelte diventano veicolo d’elezione per raccontare le diverse declinazioni dell’amore intimo e quotidiano, l’elemento forse più polimorfo, comunicativo e fragile della vita.
CONCERTO DUO VIOLINO E VIOLA con Vittoria Capoccia e Andrea Bertani
Piano B, Via Milano 20, Quadrilatero / PAOLO
Percorrendo Via Milano fino alle soglie di Piazza della Repubblica ci si trova nel cuore di un quartiere connesso col mondo intero. Il grande architetto Filippo Juvarra ha qui progettato a inizio Settecento una serie di palazzi con maschere di tori, leoni e grifoni: uno di questi è diventato un co-housing capace di promuovere un modo di abitare innovativo fondato sulla qualità delle relazioni di vicinato e sulla condivisione di sorrisi, chiacchiere e sedie per gli ospiti. L’appartamento che si affaccia sul tetto della Galleria Umberto I scoppia di musica: è proprio il Piano B. Esso custodisce al suo interno un Bösendorfer Grand Piano, più unico che raro. Il concerto non è ancora iniziato ma c’è già una lunga coda!
Simone Saitta pianista – compositore
Federica Francesconi
esposizione
Cohousing, Via Milano 20, Quadrilatero (new entry) / CASA NUOVA / ISABELLA, referente SONJA K.
Nello stesso condominio di Piano B ma su un’altra scala troviamo il “Cohousing”, uno spazio solitamente usato dai residenti di Via Milano 20 per condividere il tempo libero e organizzare festicciole, laboratori per le ghirlande di Natale, corsi di giardinaggio e tornei di Burraco. In occasione di Àprile lo spazio si aprirà all’intera città, ospitando performance, mostre di pittura, videoarte e un imperdibile spettacolo teatrale. Progettato all’inizio del Settecento dall’architetto Filippo Juvarra, questo luogo speciale sarà anche il salotto del festival, dove si potrà sostare, consultare il programma, disquisire di arte, scambiarsi impressioni e sorrisi nella piazza più popolare della città: Porta Palazzo.
CAMILLE CLAUDEL della compagnia Males
Spettacolo teatrale
Autori e registi di Camille: Rebecca Benedettin, Luca Cardett. Attrice e idea progetto Camille:Maria Piera Fusi
È uno spettacolo su Camille Claudel, basato sulle sue tante lettere scritte nei giorni di internamento. Artista scultrice di fine ottocento conosciuta per essere stata musa, amante e compagna di Rodin.Camille si trova nella sua cella ormai da più di 15 anni. Viene rinchiusa senza motivazione dopo essere stata tradita da tutti coloro che la avevano un tempo ammirata e acclamata. È accusata di essere pazza solo in quanto donna libera e artista riconosciuta. Nel buio e nella solitudine della cella Camille vive nella speranza della libertà, resistendo alla follia e perseverando nella ricerca di una via di fuga, tenace fino alla fine. Pensa molto, ricorda e rivive i suoi giorni migliori, riaffiorano le memorie del suo passato. Riceve un giorno, finalmente, una visita inaspettata, che la costringerà a scendere a patti con la tragedia della sua vita.
FINESTRE D’OMBRA: IL CORPO BLU DELLA MEMORIA
Cianotipia su polvere di ceramica bianca e legno. di Marco Gagliardi
Quando l’anima emerge dall’ombra porta memorie sulla superficie. Ciò che si dispone in rilievo, che sia una piuma, un fiore, un oggetto, si staglia dal fondo stemperandosi in un blu di infinite gradazioni cromatiche. Un blu emozionale specchio di mondi inesplorati che crea una sinergia tra l’istante dell’arte e quello del cielo, l’istante della presenza. Mondi in miniatura in corrispondenza con il tutto, bassorilievi del passato, paesaggi da contemplare, frammenti di una grande tessitura.Sembra che le opere si avvicinino a dei preziosi giochi di prestigio, produttori di piccole cosmogonie. Imparare ad aprire le ombre come invito alla mutazione e alla conoscenza.
Oltre la materia di Andrea Colucci
Il progetto propone una riflessione scientifico-esistenziale sull’essere immerso nel Cosmo infinito, in chiave interrogativa tenta di spalancare le porte al dubbio verso una prospettiva metafisica. Partendo da postulati scientifici, come le teorie sulla materia di Max Planck e prospettive filosofiche e religiose, si pone come cardine il concetto di materia.
Una materia sì scientifica con le sue declinazioni precise, ma anche una materia intesa come a sé stante, come parte sineddotica del tutto. Una materia fisica, palpabile, ma allo stesso tempo invisibile nella sua essenza più profonda.
FANZINE DI Lisa Guerra
Nelle fanzine ci sarà un intelligenza artificiale che crea immagini e dalle immagini crea suoni, una raccolta di scontrini disinfettati, pagine che diventano moduli e moduli che diventano immagini, cose comuni e omologate, una raccolta di una settimana in montagna, una raccolta di due giorni e una notte.
Vi farà probabilmente fare qualche cosa di strano e imbarazzante che userà per una fanzine collaborativa.
Ca’ di Mora, Via Sesia 22, Barriera di Milano (new entry) / CASA NUOVA / ARTEMISIA, referente LUCA
Siamo creature. Non finiamo nelle nostre pelli, peli, carapaci o piume. Siamo sconfinanti, sconfinate. Il nostro esistere è l’essere della natura, l’unico confine è l’estinzione. Creature create per creare, carte di credi non credibili, carte di giochi non giocabili, colorate, luminose, talvolta ammuffite, talvolta fumanti. Incendiarie, silenziose, sepolte, fiorite. Se l’ecologia è rispetto di sé, Ca’ di Mora vuole essere la piccola isola urbana, la radura affollata che racconti come debordare tra confini fisici, identitari e di specie.
RASH LOOP con Rashid
Live music
Rash Loop è un progetto musicale in cui l’artista cerca di comunicare una visione culturale fatta di sinergie tra ritmi magrebini provenienti tutto il nord Africa (dal Marocco all’Algeria alla Tunisia) usando diversi strumenti locali (mandolino, chitarra, tastiera…). Ci propone un viaggio musicale che ripercorre alcune delle tappe del suo percorso umano e professionale.
COMMON GROUNDS di Melagrama
Installazione partecipativa
Common Grounds è un invito a riconsiderare il nostro ruolo nell’ecosistema domestico,aprendo le porte a una visione più inclusiva e rispettosa delle varie forme di vita con cuicondividiamo il nostro mondo. L’opera mira a riscrivere il modo in cui ci relazioniamo con gliesseri non umani attraverso la costruzione di spazi multispecie di convivenza pacifica,ridefinendo il concetto di proprietà e incoraggiando una visione più inclusiva e consapevoledel nostro ambiente quotidiano. Il progetto non vuole limitarsi a prendere in considerazionesolo animali domestici come cani o gatti, ma anche animali convenzionalmente sgraditiall’interno di un’abitazione come, ad esempio, insetti e uccelli. Nell’ottica di creareun’installazione partecipativa, chiediamo a chi vuole di lasciare qualcosa che rappresenti la propria idea di casa.
BLUE DRAMA – LIFE di Maurizio Pirone
Proiezioni (short movie 00:01:40)
In contrapposizione con le precedenti sperimentazioni audiovisive dell’artista, BLUE DRAMA ricerca una dimensione estetica più specifica, plastica ma comunque distante dal mondo dei corpi. La storia tra i due protagonisti è congelata nel proprio tempo al proprio ritmo.
BRANDELLI di Isabel Rodriguez Ramos
Esposizione
La serie Brandelli (2023) presenta frammenti di tessuto esposti agli elementi, agli inquinanti e ai metalli pesanti presenti nell’aria della città di Torino. Come panni stesi al sole, le opere interagiscono costantemente con l’ambiente circostante e si modificano con esso. Sottomesse ad un vero e proprio ciclo di vita andranno a deteriorarsi sempre più, fino a scomparire definitivamente.
Eva (2024) è una scultura “meticcia”, frutto dell’unione di materiali naturali raccolti dall’artista tra l’America Latina e l’Italia. La sua concezione interattiva e simbolica offre allo spettatore la possibilità di partecipare attivamente attraverso un gesto di offerta e purificazione.
Delfino Fidel
Installazione
Il lavoro di Delfino Fidel coinvolge una precisa combinazione e reinterpretazione di oggetti quotidiani, considerando la loro forma, funzione e significati simbolici. L’artista dà vita a sculture capaci di assumere nuovi significati e satirizzare temi pertinenti alla società contemporanea. Sfruttando la potenza comunicativa e la natura provocatoria dell’umorismo, queste sculture catturano rapidamente, risuonando con un’epoca caratterizzata da contenuti infiniti e da una ridotta capacità di attenzione. L’artista affronta una vasta gamma di argomenti che mirano a riflettere le complessità e le contraddizioni del mondo moderno, rivelando quanto tutto sia strettamente interconnesso.
Ela Bresug
Installazione
Tre stendardi nella tecnica della Textile art. Sopra verranno ricamati simboli della cultura balcanica che nella tradizione venivano usati per decorare i costumi tradizionali. Andrò a studiare e reinventare tali simboli per raccontare una visione dell’ esistenza oltre gli essere umani, antispecista. Raccontandolo attraverso l’elemento dell’aria. Invisibile, globale , essenziale ed incontrollabile.
AMBIENTDRIFT di Conturbante
Live set
AmbientDrift è un esperimento di manipolazione del tempo e dello spazio sonoro, un live set spezzato, downbeat, rallentato e atmosferico: un viaggio sempre inedito, per la sua natura improvvisata, giù nelle profondità. Un’esperienza quadrifonica di totale immersione nelle atmosfere abissali di un inferno scomposto, seguendo poi un percorso di redenzione verso lidi luminosi. Questa catabasi sarà guidata dalle installazioni video di CARLOTTA CERRATO, artista visiva e performativa torinese, tra suggestioni viscerali e scenari stroboscopici. Un occhio che scruta l’abisso, per ritrovare se stesso.
Per la performance del 20 aprile si unirà al duo anche TIZIANO PASTOR, chitarrista veneziano distopico dal sapore acido e industriale, in un dialogo sinestetico e atmosferico.
6 mm
Performance
La cucina è da sempre un luogo di incontro, uno spazio in cui attraverso la tradizione vengono trasmesse pratiche e usanze, costituite da movimenti eseguiti con ritualità. Tuttavia può essere anche la metafora di un luogo chiuso, sterile, fatto di gesti privi di riflessione, i quali, invece di unire, creano separazione attraverso la loro incessante ripetizione. In questo modo gli individui si ritrovano a vivere l’incomunicabilità e la distanza in contesti nati per promuovere l’incontro. è possibile, in questi luoghi divenuti sterili, ritrovare l’incontro con l’altro?
Casa Moringa, Borgo Dora 22, Aurora / ELISA E MANUELA
Casa Moringa si affaccia sulla piazza del balòn, il mercato delle pulci di torinese organizzato tutti i sabati e una domenica al mese. Insieme al vicino mercato di Porta Palazzo trasforma la zona del quartiere Aurora in un crocevia multiculturale e colorato, dove si trovano insieme tante realtà e personalità. Casa Moringa abbraccia l’animo variopinto del luogo e àpre le sue porte per ospitare musicist3, scultor3, artist3 visiv3 e performativ3. Durante le giornate del Festival si potrà godere della magica esperienza di un quadro in movimento, sculture che raccontano luoghi, sfondi sonori e visivi. Le persone più curiose potranno parlare personalmente con l3 artist3 che saranno presenti in tutto il weekend e trasformeranno l’appartamento in un mondo magico ed extra-quotidiano tra musica, fotografie, sculture di legno e tanto altro…
FOTOGRAFIE di Ela Clotilde Falone
Esposizione
Il suo lavoro, profondamente influenzato dal trasferimento dalla provincia alla metropoli, evidenzia il legame al mondo queer e alla non conformità.Il lavoro presentato attinge da un più ampio progetto ongoing attivo dal 2023. Si tratta di una raccolta fotografica che indaga al momento, in quanto documentazione, due differenti scene queer, quella Pescarese e quella Milanese. Attraverso uno sguardo rituale, scenari lisergici e colori acidi. Le diverse soggettività rimangono intrappolate in questa malinconia intima ma allo stesso tempo collettiva ed empatica.
FOTONI di Giuliano Brancale e Jacopo Della Rocca
Pittura + videomapping
Fotoni è un progetto multidisciplinare che si pone l’obiettivo di far dialogare pittura e videoarte. Si concretizza attraverso la sovrapposizione di elementi visuali dinamici video mappati su una superficie pittorica. Nasce dalla collaborazione tra il video artista JDR e il pittore GIBRAH. La serie dipinta INSIDE TURIN è costituita da 10 tele di scorci urbani cha vanno a suggerire in sequenza un’immaginaria passeggiata a Torino, dalla notte al giorno: è proprio questo cambiamento luminoso e di atmosfera al centro dell’intervento di videomapping
HIP-GNOSI: la grammatica dell’arcaico di Oxhide
Esposizione (sculture in legno)
Hip-gnosi è un progetto frutto di un collettivo di persone che , tramite la “grammatica dell’arcaico” , intende porre l’attenzione fra ciò che era, ciò che è e quel che potrebbe essere il rapporto tra l’uomo e quanto di magico lo circonda.
Dinosauri in città e Manù
Rap sperimental wild performance music
Dinosauri in città e Manù esplorano diverse modalità di stare in scena, dove il rap si unisce alla performance e si mescola con le sonorità di chitarra, batteria, sintetizzatori e drum machine. I testi scritti da Manù partono dal vissuto personale dell’artista e offrono uno spunto di riflessione sui concetti di crescita personale e resilienza. D’altro lato i Dinosauri in città vogliono ricreare, con il loro nome e le loro musiche, un’immagine dirompente, di qualcosa di vecchio ed estinto, ossessivo-compulsivo, obsoleto, ma allo stesso tempo ancora ricercato e amato…
Like Andante!
Live
Like Andante! è il risultato di queste sperimentazioni che nel tempo hanno preso una forma, sono diventate delle composizioni. È il risultato di un processo di immaginazione e creazione. Non c’è uno scopo. L’idea del progetto dal vivo è arrivare all’ascoltatore, a livello emozionale, fisico, o portandolo in diverse ambientazioni con la testa.
Musica elettronica contaminata di trip hop e atmosfere dreamy, tribale. Batterie campionate, sequenze organiche, sintetizzatori e chitarre, voci ed effetti.
Casa Carena, Via Carena 10, San Donato / YAGA
Casa carena si incentra sul segno primordiale, sulla creazione a partire da un istinto, l’incipit della creatività intesa come istintiva intuizione che consuma e crea trasfiormando. La casa vuole far esperire al fruitore la radice istintuale che ci accomuna mediata dalla creatività come momento di avvicinamento dell’usuale distanza fra emozione e pensiero.
Muri infranti, proiezioni, suoni, balli, maschere, intelligenze reali e artificiali si sovrappongono nello spazio buio e raccolto di casa carenacaverna.
Segni primordiali spontanei, non prevedibili. Fuori programma programmati.
Kepla – COSA ACCADE IN UNA STANZA DI TORINO, DIETRO AD UNO SPECCHIO.
Installazione interattiva immersiva, realizzata con AI e tanta creativa umanità fra artificio e sessualità. → permanente e fruibile per tutti e due i giorni
Images Juggler – SQUAT CULTURE – AUTONOMIA PER LA CONNESSIONE SOCIALE – proiezioni → permanente e fruibile in loop tutti e due i giorni
Matilde Baglivo – LINGOTTO T’ORO → permanente e fruibile tutti e due i giorni.
Muratora (Elena e Yaga) → Esposizione impermanente, si trasforma costantemente – azione partecipativa collettiva con il pubblico – continua per due per tutti e due le giornate o forse per due mesi – spontaneamente.
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—> Segni primordiali spontanei, non prevedibili. Fuori programma programmati.<—
Laboratorio creativo per la trasformazione delle macerie della casa. Chissà ancora non si sà a cura di Elena Chantal Squillari
Ballo delle maschere, musicato dalla Locanda alla fine del mondo e ballato da Yaga la maga, con le maschere di Matilde Baglivo.
film muto di Fritz Lang rimusicato dal vivo da Yaga la maga o/e da Giacomo Leonardo Squillari.
Jam session, continua o discontinua, improvvisazione imprevedibilmente prevista.
Concerti di Kani sholty e locanda alla fine del mondo.