Guida alle mostre di Torino di aprile

Sono sempre tantissime le mostre a Torino, tra musei e gallerie. Con questa agenda proviamo a mettere un po’ di ordine nel ricco catalogo offerto dalla città. A cura di Martina Saule.

Anche aprile si prospetta come un mese con un calendario ricco di mostre ed eventi. Purtroppo tocca salutare l’amatissa mostra “Il mondo di Tim Burton” al Museo del Cinema, che ha veramente bruciato tutti i record in termini di visitatori. In compenso, la Mole Antonelliana ha già pronto un nuovo percorso espositivo: “Tonino De Bernardi, il cinema senza frontiere” – che inaugurerà il 24 aprile e resterà con noi fino a settembre.

Sempre il 24 aprile inaugurano anche “Italo Cremona, tutto il resta è profonda notte” alla GAM (dopo “Hayez, l’officina del pittore romantico”, altro grande successo torinese degli ultimi mesi) e una mostra dedicata all’artista Alberto Di Fabio “Orogenesi” al Museo Nazionale della Montagna, al Monte dei Cappuccini. Mentre il 21 aprile, al Castello di Rivoli, aprono le porte ai visitatori le installazioni e le sculture de “Rossella Biscotti. Titolo primo, Ho sognato, Clara e altre storie” e le fotografie di Paolo Pellion di Persano.

Da non perdere anche l’arrivo di oltre un centinaio di opere di Henri de Toulouse-Lautrec, al Mastio della Cittadella a partire dal 20 aprile, una preziosa testimonianza della Belle Époque parigina. Inoltre, questo mese c’è anche il riallestimento al MAO della sezione “Trad u/i zioni d’Eurasia”, con una nuova serie di concerti e incontri dedicati. Il primo – a ingresso libero – è l’11 aprile alle 19.30 con Youmna Saba, tra canti arabi, oud ed elettroacustica.

Ricordiamo invece che c’è tempo solo fino al 14 aprile per vedere due interessantissime mostre a CAMERA: “Michele Pellegrino. Fotografie 1967-2023″ e “Ugo Mulas / I graffiti di Saul Steinberg a Milano”. La prima è un viaggio veramente molto affascinante sulla dura vita e i panorami delle montagne cuneesi tra gli Anni Sessanta e Settanta, ma anche sulla quotidianità delle monache di clausure (e non solo). La seconda documenta i graffiti e i disegni di Saul Steinberg a Milano.

Da vedere – solo per citarne alcune – anche il nuovo ciclo di mostre alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, le stampe giapponesi a Palazzo Barolo, un focus su artisti africani contemporanei al MEF e i dipinti di Ligabue alla Promotrice di Belle Arti, al Parco del Valentino.

Dalla serie “H0rnyCatholicG1rl” di Ariane Heloise Hughes, presto alla galleria Edge Art Space.

CAMERA

Proprio a San Valentino inaugura la mostra sulla coppia “Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra“, interamente dedicata al sodalizio professionale e affettivo dei due. Sodalizio che si è purtroppo tragicamente interrotto troppo presto: la fotografa muore in Spagna nel 1937, mentre documentava la sanguinosa Guerra civile Spagnola. Fu lei a creare il personaggio “Robert Capa“, con cui inizialmente sia lei che suo marito Endre Ernő Friedmann (il vero nome del fotografo) firmavano i loro lavori.

Lo stesso giorno aprono anche i percorsi espositivi dedicati ai paesaggi e alle montagne di Michele Pellegrino e ai graffiti di Saul Steinberg a Milano immortalati da Ugo Mulas.

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“Miliziana repubblicana in addestramento sulla spiaggia nei pressi di Barcellona, agosto 1936”. Fotografia di Gerda Taro.

GAM – Galleria d’arte moderna e contemporanea

A inizio mese si è conclusa la mostra dedicata al pittore romantico Francesco Hayez, ma il 24 aprile è già pronta l’inagurazione di “Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte“. Un centinaio di opere tra dipinti, disegni e incisioni dell’artista, che ne ripercorrono la vita e la carriera dagli Anni Venti fino a metà degli Anni Settanta. Lavori che incarnano il realismo magico e le atmosfere visionare di Cremona, che amava definirsi un “surrealista indipendente“.

Molte delle opere presenti provengono da collezioni private e prestiti, come il Ritratto di Carlo Mollino del 1928 che arriva direttamente da Museo Casa Mollino. Un percorso in cui si alternano il fantastico e il grottesco, ma anche peculiari sguardi sulle architetture torinesi, apparentemente prive di ogni presenza umana. A queste opere si accosta anche un’ampia produzione di nudi, anch’esse a metà tra esercizio pittorico e visioni oniriche e perturbanti.

Nelle sale della GAM troviamo anche il “pensiero per analogia” i lavori di Jacopo Benassi, che vanno “dalla fotografia a uno spazio d’ombra compreso tra foto e dipinti, tra foto e calchi in gesso” e quelli di Simone Forti, nella videoteca.

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MAO Torino – Museo d’Arte Orientale

Nel cuore del Quadrilatero di Torino uno dei più interessanti musei dedicati interamente al continente asiatico. Per tutto l’anno la mostra “Trad u/i zioni d’Eurasia” accompagnerà i visitatori in oltre duemila anni di storia e interconnessioni tra l’Asia Orientale e il Mediterraneo. In particolare, dal 12 aprile ci sarà un intero riallestimento di questo percorso espositivo.

Alla collezione permanente si aggiungono le installazioni contemporanee di diversi artisti internazionali. “Declinazioni contemporanee” del patrimonio culturale del museo, un progetto iniziato nel periodo Artissima e che continuerà fino a metà anno. “Contemporary Monogatari: nuove narrazioni giapponesi” è invece il nuovo riallestimento della galleria giapponese del MAO, con pezzi provenienti dalla collezione permanente accostati a opere dell’artista giapponese
Kazuko Miyamoto.

Ad arricchire il già vivo catalogo del MAO abbiamo anche il public program di Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded che comprende una nuova edizione di Evolving Soundscapes, ma anche talk, proiezioni e persino una giornata di studio del Libro dei Re con il poeta iraniano Ferdwosi. La prima – per chi non la conoscesse – è un’interessantissima rassegna musicale con artisti che provengono dall’Asia, fino all’Africa e al Medio Oriente. Riparte l’11 aprile alle 19.30 con Youmna Saba, musicista che unisce l’elettroacustica alla lingua araba; la serata è a ingresso libero.

Segnaliamo anche visita guidata con intervento artistico-musicale dei Fauno Bianco in dialogo con l’opera haiku Mushi No Koe (“Voce d’insetto” in giapponese) il 13 aprile alle ore 16.30. Mentre alle 15.30 dello stesso giorno ci sarà un interessante scambio tra Davide Quadrio, direttore del MAO, e il direttore del Tibet Museum di Dharamsala,Tenzin Topdhen. Gli amanti della musica indiana invece non posso perdere il concerto dei Mohan Brothers, icone contemporanee della musica tradizionale indiana.

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Sezione del MAO con un’opera di Kazuko Miyamoto (destra).

Museo Nazionale del Cinema – Mole Antonelliana

Per la prima volta in Italia, un’esposizione interamente dedicata al visionario regista Tim Burton. Disegni, bozzetti, documenti, modellini e tanto altro direttamente dagli archivi personali del popolare regista. Ad anticipare l’esposizione c’è stata un’incredibile (e molto partecipata) Masterclass con Tim Burton stesso il 27 Settembre 2023.

A fine mese invece inaugura Tonino De Bernardi, il cinema senza frontiere, un focus su l’autore d’avanguardia torinese, con una mostra che esplora la sua straordinaria carriera e influenza nel panorama del cinema sperimentale nazionale e internazionale. Ospitata al piano di accoglienza della Mole Antonelliana, l’esposizione è a ingresso libero e sarà possibile visitarla dal 24 aprile al 9 settembre 2024 durante gli orari di apertura del museo.

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Musei reali di Torino

A fine marzo hanno inaugurato le mostre dedicate ai grandi maestri dell’arte: Leonardo da Vinci e Giovanni Francesco Barbieri detto Il Guercino. La prima presenta oltre 60 opere del pittore tra cui spiccano 6 fogli del Codice Atlantico e 15 originali di Leonardo Da Vinci stesso, oltre a numerosi quadri di pittori leonardeschi. Del Guercino e coevi sono invece sono esposte più di 100 opere, che raccontano la visione dell’artista ma anche della vita e del mestiere dell’arte nel Seicento.

Palazzo della Promotrice delle Belle Arti

  • Ligabue (25/01/2023 – 26/05/2024)

Curata da Giovanni Faccenda e promossa dalla Fondazione Augusto Agosto Tota per Antonio Ligabue, la mostra comprende 71 dipinti, 8 sculture e 13 disegni divisi in 8 sale tematiche ed è la prima dalla scomparsa dello stesso Tota, amico e promotore di Antonio Ligabue.

Le parole del curatore sull’artista: “L’arte, quando gli fu possibile o scelse lui stesso, volontariamente, di praticarla, rappresentò per Ligabue non già un itinerario terapeutico o un’evasione salvifica dai propri, insanabili, tormenti esistenziali, ma il racconto, crudo, dei medesimi, attraverso argute allegorie caratterizzate dalla presenza degli amati animali: tigri, vipere, cani, mosche, api… Dichiarazioni appassionate, invero, di chi, nella vita di tutti i giorni, annegasse, al contrario, nel più torrido silenzio: quello, terribile, cagionato da coloro che, disprezzandoti, non ti rivolgono neppure una parola e, se lo fanno, è, questa, solo espressione di cattiveria, ingiuria, dileggio. […]

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Palazzo Madama

Torino ha tutte le intenzioni di candidarsi a “Città Patrimonio Mondiale UNESCO per il Liberty“, tant’è che proprio per l’importante occasione ha deciso di allestire la mostra “Liberty, Torino Capitale“. Un centinaio di opere che testimoniano il ruolo della città nella diffusione di questo stile, sia a livello architettonico, artistico che di società.

Disegni, dipinti e sculture che intrecciano forme dolci e sinuose, visibili anche passeggiando tra le vie di Cit Turin, al Villaggio Leumann e passando davanti davanti a Villa Scott (must per gli appassionati di Profondo Rosso di Dario Argento) e al coloratissimo “Portone del Melograno” di Via Argentero. Per saperne di più non resta che fare un salto nelle sale di Palazzo Madama!

E per gli appassionati di arte tessile, continua l’esposizione di oltre 50 opere (delle 4000 presenti) esposte a rotazione al secondo piano del museo. Pezzi incredibili e rarissimi, come i “frammenti copti in lino e lana lavorati ad arazzo” provenienti da Antinoe, ricami cinquecenteschi, velluti lavorati con fili d’oro e argento e accessori e abiti che vanno dal XVII fino agli Anni Venti.

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Palazzo Barolo

Nuova inaugurazione a Palazzo Barolo con la mostra “Shinhanga“, una collezione di oltre 80 opere originali dei maestri giapponesi di questo movimento artistico nato all’inizio del XX secolo. Presenti anche preziosi kimono, fotografie storiche e oggetti d’arredo provenienti dalla Japanese Gallery Kensington di Londra.

Fino a primavera inoltrata Palazzo Barolo offre ai visitatori la possibilità di giocare e interagire con opere e installazioni molto particolari al Museo delle Illusioni. Le stanze diventano labirinti di illusioni ottiche e nulla è ciò che sembra!

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Palazzo Saluzzo-Paesana

Nella centralissima location settecentesca di Palazzo Saluzzo-Paesana si possono ammirare oltre 300 opere dell’intramontabile artista spagnolo, Pablo Picasso. A 50 anni dalla morte del maestro a Torino se ne celebra la vita attraverso un percorso espositivo guidato dalle parole dello scrittore David Lawrence. Quest’ultimo crea esattamente 50 lettere immaginarie (a cui si aggiungono altrettante fotografie), che mettono Picasso stesso come narratore e guida alle sue opere.

Curata da Jean Cristophe Hubert e prodotta da Maison Templar, “Picasso, Rendez-vous a Torino!” è sicuramente un evento da non perdere nell’inverno torinese. Proprio per lo straordinario feedback degli ultimi mesi la fine della mostra è già stata posticipata al 7 aprile 2024.

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Mastio della Cittadella

Il suggestivo Mastio della Cittadella a fine mese ospiterà oltre 120 opere di Henri de Toulouse-Lautrec. Uno scorcio sulla Parigi fin-de-siècle e un focus sul lavoro di uno dei più importanti maestri dell’arte grafica del XIX secolo. La mostra arriva in tempo per le celebrazioni dei 160 anni dalla nascita dell’artista francese.

Una panoramica sull’ambiente culturale e artistico della Belle Époque, la vita notturna parigina, ritratti di artisti e celebrità del periodo, ma anche sulle classi sociali più marginalizzate.

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Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”

L’ultima volta che siete andati a godervi lo skyline torinese dalla veduta del Monte dei Cappuccini, avete fatto caso al museo a pochi metri di distanza? Se la risposta è no, approfittatene: il Museo Nazionale della Montagna è un’istituzione storica della città dal 1874. Sempre qui si può ammirare un panorama alternativo di Torino dal grazioso terrazzino (dov’è presente l’opera “L’acqua del 2000” di Cosimo Veneziano) della struttura.

Oltre al percorso museale tradizionale, vengono sempre proposti incontri e mostre sulla montagna e l’ambiente. Il primo è “Alberto di Fabio. Orogenesi, mostra che racconta la gran varietà di soggetti montani ritratti dall’artista nel corso degli Anni Novanta. Opere ricche di simbologia, sinuose, organiche e astratte; rielaborano influenze Dada, che pescano anche nel Surrealismo e nella Metafisica di Ernst, De Chirico, Sironi e Carrà.

Segue una mostra dedicata al significativo rapporto dello scrittore Primo Levi con la montagna, accompagnata da scritti, fotografie, lettere e manifesti originali dell’epoca.

Castello di Rivoli

Non mancano cose da fare e da vedere al Castello di Rivoli. A fine mese inaugurano le mostre su Rossella Biscotti e Paolo Pellion di Person. Le opere di Biscotti mettono in dialogo diverse discipline: archeologia, antropologia, geopolitica e scienze ambientali. Usano una moltitudine di linguaggi, passando tra installazioni, scultura, performance, suono e cinema, per indagare le complesse strutture di potere che partecipano all’irrisolutezza del nostro presente.

La mostra dedicata alle fotografie di Paolo Pellion di Person presenta una vasta produzione d’inediti. Il percorso espositivo indaga la vivace scena culturale torinese degli Anni Settanta, con i suoi fermenti sociali e i primi sviluppi dell’Arte povera, ma anche i viaggi e l’interesse dell’artista per l’arte e il teatro.

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Rossella Biscotti.

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Fine marzo ci sono state diverse inaugurazioni alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Iniziamo con la prima mostra personale in Italia di Danielle McKinney, con una serie di dipinti che delineano il significato di “essere una mosca sul muro“, un osservatori invisibili del comportamento umano. Le figure rappresentate sono esclusivamente femminili e nere, in primo piano in ambienti domestici, catturate in momenti di solitudine.

“What the Ownl Knows” di The Otolith Group è invece un’opera video parte del programma di EXPOSED Torino Foto Festival, che avrà luogo a maggio e giugno. Si continua con la personale del pittore afghano Mohammed Sami, che unisce la pittura contemporanea alla memoria episodica. La sensazione dell’artista – da lui definitiva thereness – è quella di momentaneamente e inconsapevolmente spinti in un luogo della mente che non è qui, ma altrove.

Per finire, “Je Vous Aime” di Diana Anselmo indaga la relazione tra il pre-cinema e la storia di oppressione della comunità Sorda.  Una ricerca svolta in differenti archivi e realizzata a Torino con la collaborazione del Museo Nazionale del Cinema e a Parigi con l’Institut National des Jeunes Sourds e l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi.

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Danielle McKinney. Fly on the wall.

Museo Accorsi-Ometto

Al Museo Accorsi-Ometto di Via Po a fine marzo ha inaugurato una rassegna tutta dedicata all’arte informale degli Anni Quaranta e Cinquanta. Un momento di totale frattura con la scena artistica precedente che ricorda le linee dell’action painting americano. Sono esposte oltre settanta opere di cinquanta artisti italiani e non, tra cui figurano anche astrattisti del MAC come Albino Galvano, Adriano Parisot, Filippo Scroppo, Carol Rama e Paola Levi Montalcini. Si aggiungono poi altri nomi come Sergio Saroni, Giacomo Soffiantino, Mario Merz e anche Lucio Fontana, Afro, Giuseppe Capogrossi, Alberto Burri, Emilio Vedova, Jean Fautrier, Pierre Soulages, Georges Mathieu solo per citarne alcuni.

Gallerie d’Italia

Sotto i portici dell’aulica Piazza San Carlo, nelle sale di Palazzo Turetti, si trova il polo museale promosso da Intesa San Paolo. Dal 2022 ospita un grande centro per la fotografia e la video arte, così come diverse mostre dedicate a grandi artisti e fotografi.

A febbraio inizia la 74esima edizione del Festival di Sanremo e per l’occasione Gallerie d’Italia ci regala una splendida rassegna di fotografie in bianco e nero del festival direttamente dall‘Archivio Publifoto Intesa San Paolo. Gli scatti risalgono a quando l’evento era ancora ospitato al Casinò di Sanremo, dal 1951 al 1976.

Da marzo è visitabile anche la mostra “La grande saggezza” con le gli scatti di Cristina Mittermeier, in collaborazione con National Geographic. Fotografa, ma anche biologa marina e attivista, Mittermeier ha documentato la bellezza del nostro pianeta e le diverse culture e tradizioni dei suoi abitanti: dai paesaggi alla fauna selvatica in continua evoluzione.

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“Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976” alle Gallerie d’Italia.

Pinacoteca Agnelli

L’esposizione di Mckenzie prende spunto da due gessi di Antonio Canova: “Danzatrice con dito al mento” e “Danzatrice con mani sui fianchi”. Simboli e modelli che dall’epoca canoviana sono arrivati fino all’odierna società iper-capitalista, per essere qui riproposti nei corpi dei manichini dei centri commerciali.

Si muove parallelamente la retrospettiva sull’opera di Thomas Bayrle, il padre dell’estetica del pixel e delle “superforme”, pattern molto complessi realizzati a partire da immagini di persone, macchine e prodotti di ogni genere.

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Thomas Bayrle.

Fondazione Merz

Progetto espositivo a cura di Giulia Turconi che vede protagoniste le opere di Tiphaine Calmettes, Matilde Cassani, Giuseppe Di Liberto, Lena Kuzmich, Quỳnh Lâm, Tommy Malekoff, Lorenzo Montinaro e GianMarco Porru. L’esposizione è ispirata alle raccolta di poesie Sacro Minore di Franco Arminio. Una riflessione sul concetto di un sacro odierno e contemporaneo. Segnaliamo anche un talk + proiezione del film MASBEDO “Ritratto di una città” il 13 aprile, a ingresso libero.

MEF – MUSEO ETTORE FICO

Il Black History Month di Torino è passato, ma il Museo Ettore Fico programma la mostra “Afrika Now” con cinque mostre personali di importanti artisti di origine africana e della Guadalupa. Sono tutti già rappresentati in Europa da importanti gallerie internazionali: Bouvy Enkobo, Victor Fotso Nyie, Elladj Lincy Deloumeaux, Salifou Lindou e James Mishio. Tutte le opere in mostra – inedite in Italia – portano il tema delle “tematiche sociali, più o meno evidenti, perché, fondamentalmente, la problematica etnica non è ancora risolta, così come quella della coesistenza religiosa e della convivenza dei popoli. Eppure, in un terreno pressoché neutrale come quello dell’arte si potrebbero far coesistere culture differenti, etnie lontane e stili di vita e di pensiero anche opposti.

PAV – Parco Arte Vivente

Nella settimana di Artissima il PAV ha inaugurato la sua nuova mostra “Car Crash, Piero Gilardi e l’arte povera“. Al centro della particolarissima (e unica) cornice del Parco Arte Vivente la produzione artistica di Piero Gilardi negli Anni Sessanta. Un omaggio a quello che è stato l’ideatore e il fondatore del museo stesso. Il titolo rimanda all’immagine di “un’auto che slitta silenziosamente sull’olio nero del pavimento”, simbolo evocativo della lotta artistica di quegli anni.

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La Venaria Reale

A fine marzo inaugura “Capodimonte da Reggia a Museo” con oltre settanta capolavori provenienti dalle collezioni di Capodimonte. Saranno esposte opere del Caravaggio, Tiziano, Masaccio e del Parmigianino.

Continuano ad essere visitabili le collezioni permanenti de La Venaria Reale e i suoi giardini, arricchiti dalle opere degli artisti e scultori torinesi Riccardo Cordero, Hilario Isola e dall’Igloo di Mario Merz.

Archivio di Stato di Torino

Un’esposizione interamente dedicata alla figura di Edoardo Sanguineti: poeta, scrittore, drammaturgo, critico e anche politico italiano.

La parola, che Sanguineti definì “fabbrica del mondo”, è il fil rouge della rassegna Edoardo Sanguineti “nella città cruciverba”, che esplora gli interessi lessicografici del poeta, strettamente connessi alla città di Torino, da lui definita città “cruciverba”, “con tutte le caselle bene a posto, secondo uno schema assolutamente geometrico, e con tutte le definizioni a posto”.

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Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti

La mostra “La fotografia e le arti” celebra l’impiego della fotografia come mezzo didattico e di ricerca artistica nelle varie discipline dell’Accademia Albertina nel corso dei decenni successivi all’unificazione dell’Italia. Questa copre aree di studio tipicamente accademiche come Ornato e Plastica ornamentale, Scultura, Pittura, ma anche Architettura. Il percorso espositivo getta così luce sull’utilizzo versatile della fotografia nel campo dell’arte.

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Museo Nazionale dell’Automobile – Torino

Al MAUTO continuano gli appuntamenti con le mostre sulla mobilità del futuro e “Pagani. 25 anni di cuore, mani e passione” per la celebrazione dei 25 anni di Pagani Automobile, che segue le avventure dell’imprenditore Horacio Pagani.

Parallelamente proseguono anche gli incontri della rassegna “Public Program / Letture trasversali della cultura dell’automobile“. Serie di conversazioni, presentazioni editoriali, proiezioni, musica e performance. Gli eventi sono tutti gratuiti e su prenotazione; il 21 marzo l’incontro “Automotive Mad Men. Incontro con Roberto Vaccà“.

mauto torino

Gallerie di Torino: una breve guida

Allontanandosi dai poli museali più istituzionali, scopriamo che la città è disseminata di affascinanti gallerie storiche così come di realtà giovanissime. Spazi in cui si possono trovare grandi artisti dal respiro internazionale: l’egiziano Medhat Shafik alla MARCOROSSI artecontemporanea e Hassan Sharif alla Franco Noero solo per citarne alcuni.

Ad aprile sono previste anche bel po’ di inaugurazioni: Cosimo Cavallo alla Galleria gliacrobati il 12 aprile, ma anche Augusto Daolio lo stesso giorno alla Spazio Musa. Molto interessante anche H0rnyCatholicG1rl, che apre il 13 aprile alla nuova galleria Edge Art Space. Alla Metroquadro – dal 6 aprile  – ci sono invece le coloratissime opere dell’artista giapponese Shinya Sakurai, sempre in viaggio tra Tokyo e Torino.

Lasciamo qualche suggerimento sulle mostre attualmente in corso in buona parte di queste gallerie, che invitiamo a scoprire poco alla volta:

  • Galleria Umberto Benappi: KOUNELLIS / NITSCH, The theatral moment (28/10/2023 – 09/12/2023)
  • Galleria Giorgio Persano: MARCO BAGNOL, Volucelle (28/06/2024 – 11/05/2024) / PIER BRACLAY, In/Visibile (10/04/2024 – 11/05/2024)
  • Galleria Franco Noero: HASSAN SHARIF (08/04/2024 – 15/06/2024)
  • Galleria Tucci Russo: ALFREDO PIRRI, Fare Spazio (21/03/2024 – 27/07/2024)
  • Galleria Mazzoleni: DAVID REIMONDO, Cromofonetica (21/03/2024 – 31/05/2024)
  • Galleria Gliacrobati: COSIMO CAVALLO. Volti, perché s’incontrano (12/04/2024 – 25/05/2024)
  • Mucho Mas: KATRINA STAMATOPOULOS, LORENA FLORIO. Aeterna (inaugurazione il 07/03/2024)
  • Recontemporary: AURORA PAOLILLO, impermanenza (05/04/2024 – 07/04/2024) / MARTA CAPRONI, Fumisterìe (17/04/2024 – 20/04/2024)
  • Associazione Barriera: GODSPEED! (05/04/2024 – 20/04/2024)
  • MARCOROSSI artecontemporanea: MEDHAT SHAFIK, Sahara (20/02/2024 – 12/04/2024)
  • DR Fake Cabinet: SILVIA LEVENSON, All You Can Hit (04/04/2024 – 18/05/2024)
  • Flashback Habitat: INSURREZIONI, FOTOGRAFIE DI UNA PROTESTA (01/03/2024 – 01/06/2024)
  • WEBER&WEBER: RODRIGO BLANCO, Tra aria e acqua (30/01/2024 – 13/04/2024)
  • SUTURA: SILVIA HELL, Derivazioni (02/11/2023 – 16/02/2024)
  • A PICK GALLERY: VOLGA SISA, Flor immortal (fino al 20/04/2024) / PAPERLAND. James Scott Brooks, Riccardo Dapino, Andrea Fiorino, Andrea Guerzoni, Karla Nixon (fino al 20/04/2024)
  • Gagliardi e Domke Gallery: ELIZABETH ARO, Atelier Aro (25/01/2024 – 12/04/2024)
  • Peola Simondi: FLAMINIA VERONESI, Maternità Sociale GrandeMadreMamma (07/03/2024 – 20/04/2024)
  • Osservatorio Futura: JIMMY MILANI, GIULIA QUERIN. At the end, it was just a speck of dust, trying to affirm its existence (22/02/2024 – 15/03/2024)
  • Spazio Musa: AUGUSTO DAOLIO, Uno Sguardo Libero (12/04/2024 – 12/05/2024)
  • Galleria Portineria: LIVIO NINNI, CORN79. Residuo Ibrido (02/04/2024 – 29/04/2024)
  • Docks74: FRANCESCO BARBIERI, CORN79, LIVIO NINNI, SHEKOONE. Prospettive (09/03/2024 – 23/03/2024)
  • Fondazione Amendola: VINCENZO GATTI, La permanenza del segno (04/04/2024 – 05/05/2024)
  • Riccardo Costantini Contemporary: MARCELLO NITTI, What’s More Than Enough (13/02/2024 – 29/03/2024)
  • Edge Art Space: ARIANE HELOISE HUGHES H0rnyCatholicG1rl (13/04/2024 – 25/05/2024)
  • Almanac Inn: ELISA GIULIANO, Il Libro d’oro del Tutt’altro (06/04/2024 – 08/06/2024)
  • Quartz Studio: ISABELL HEIMERDINGER, JONATHAN MONK (08/02/2024 – 20/04/2024)
  • Galleria d’Arte Pirra: Paesaggi. Natura e città (09/02/2024 – 02/04/2024)
  • Metroquadro: SHINYA SAKURAI. Marks and Traces (06/04/2024 – 22/06/2024)
  • Artàporter: FEDERICO MASINI, ALDO DOLCETTI. Trasfigurazioni Umane (15/02/2024 – 07/03/2024 al Con/Temporary Spaces Santa Teresa)
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Hassan Sharif.

(La lista è in continuo aggiornamento!)