Alla scoperta del “top del top!” con Beatrice Alemagna

Ad inaugurare il nuovo anno della casa editrice Topipittori è Beatrice Alemagna che con Il top del top! ci riporta nel mondo ironico e dissacrante, coloratissimo, della pipistrellina Pasqualina. Conosciuta tra le pagine di Manco per sogno di cui era protagonista, ce ne siamo affezionati da subito per testardaggine ed ironia. L’autrice bolognese celebra così anche la casa editrice, che compie vent’anni d’attività. Di Lorenza Carannante.

Beatrice Alemagna inaugura questo nuovo anno con una pubblicazione che per certi aspetti prosegue le avventure della piccola protagonista del suo albo precedente: la pipistrella Pasqualina. L’abbiamo conosciuta in Manco per sogno, edito Topipittori, come il nuovo Il top del top!, e ce ne siamo affezionati subito. Non rientra nelle narrazioni dalla poetica caratterizzante tipiche della Alemagna: è un tripudio di risate e furbizia, gioiosità e umorismo.

La trasformazione di Pasqualina

Quanto e cosa si può imparare tra gli scaffali affollatissimi di leccornie proibite del supermercato? Pasqualina è testarda, ironica, esilarante: i suoi capricci rappresentano quelli di tutti i bambini che entrano in un luogo del genere, tra le altre cose ricoperto di qualsiasi tipologia di tutte quelle schifezze che iniziano a bramare ardentemente dall’alto di quel trono privilegiato che è il carrello della spesa, trascinato da mamme indaffarate a sistemare cibi freschi e salutari.

“È il top per vedere tutti i prodottI!”, Pasqualina sul sedile del carrello

In questo caso, gli oggetti del desiderio sono i lecca-lecca alla lumaca, le chips-grillo, le pantofole-libellula, articoli imperdibili per una pipistrellina aggrappata voracemente alla tentazione di averli. La madre, irremovibile, glieli nega tutti, seccata dalla sua insistenza teatrale e sbavosa a tal punto da diventare una lumaca, un essere gelatinoso che un uccello scambia per un verme e porterà con sé.

Il cambio di scena, l’uscita forzata dal supermercato e soprattutto la separazione dalla mamma, il passaggio dallo stato di pipistrella a corpo molliccio di lumaca senza guscio, condurranno Pasqualina a riconsiderare il peso di ciò che fino ad allora aveva desiderato così ardentemente, per poi concludersi in un ritorno al ritmo iniziale.

Qual è il punto d’incontro tra il mondo dell’infanzia e quello dell’età adulta?

Accompagnata dallo stile preziosamente materico dell’autrice, tra colori terrosi e fluo, la narrazione de Il top del top! è scandita da un ritmo incalzante che passa da una scena all’altra, da un universo all’altro, in uno scambio continuo, accentuando la necessità di lasciar trapelare tutte le emozioni, tra cui, soprattutto, una modalità di frustrazione profonda e viscerale che deve essere osservata attraverso una chiave di lettura duplice: quella della pipistrellina e quella di sua madre.

Mondo dell’infanzia e mondo dell’età adulta, infatti, si ritrovano a condividere uno stato di sospensione davanti al desiderio: nel tempo, l’adulto ha imparato a gestire le tentazioni; il bambino invece ne è travolto in modo quasi sofferente. Scoprire e accettare il punto d’incontro delle due realtà potrebbe essere la soluzione per proseguire insieme, in equilibrio.

L’autrice non punta ad impartire alcuna lezione morale; resta comunque innegabile la capacità di questo nuovo episodio di Pasqualina di accompagnarci nell’abbraccio come testimonianza primaria d’affetto e fonte di fiducia, valore che insieme all’attenzione alle piccole cose, all’ascolto della voce profonda dell’infanzia, agli universi infiniti e minimi, intimi, compongono le straordinarie realtà narrative di Beatrice Alemagna.

Leggiamolo e rileggiamolo ancora, aspettando il prossimo.