«È scemo di cervello chi s’ammoglia in vecchia età». Si può condensare in questa esternazione il Don Pasquale di Gaetano Donizetti, primo appuntamento del 2024 delle Anteprime Giovani promosse dal Teatro Regio in programma mercoledì 24 gennaio alle ore 20. A cura di Roberta Scalise.
Il pubblico di Under 30 si confronterà, questa volta, con l’opera buffa in tre atti del compositore bergamasco, arricchita dal libretto firmato da Michele Accursi (ma, in realtà, frutto del lavoro dello stesso Donizetti e di Giovanni Ruffini, protagonisti di una diatriba politica risolta dalla firma di Accursi), a sua volta tratto dal dramma giocoso di Angelo Anelli Ser Marcantonio, musicato da Stefano Pavesi nel 1810.
Debuttata il 3 gennaio 1843 nella Salle Ventadour del Théâtre-Italien di Parigi, la commedia degli equivoci di Donizetti alterna momenti di farsa ad altri di sentimentale tenerezza, scanditi da un ritmo coinvolgente e vorticoso e da un umorismo che sa essere, al contempo, crudele e irresistibile. L’intreccio vede il susseguirsi delle vicende amorose di Don Pasquale ed Ernesto: intenzionato a diseredare il nipote – perché restio a sposare una nobile e ricca zitella, in quanto innamorato, ricambiato, della povera Norina -, il protagonista dell’opera decide di sposarsi egli stesso, al fine di non lasciare alcun patrimonio a Ernesto. Si rivolge, allora, al dottor Malatesta, intercettato per aiutarlo a trovar moglie. Quest’ultimo, però, ordirà una burla alle spalle di Don Pasquale, per aiutare gli innamorati Ernesto e Norina a consacrare la loro unione con il matrimonio.
Sul palco si succedono, così, travestimenti, inganni e malintesi, che condurranno Don Pasquale ad accettare, deriso e schiaffeggiato, la morale amara pronunciata proprio da Norina nella chiosa dell’opera (appunto: «Ben è scemo di cervello / chi s’ammoglia in vecchia età»).
Donizetti, qui al picco della sua maturità artistica, riesce a far confluire nelle sue arie la straordinaria e rara capacità di delineare la specifica identità di ciascun interprete, dando vita a un arrangiamento dalla solida consapevolezza e dalla forte emotività, rappresentata dalla sua strenua e intima connessione con il testo. Il tutto impreziosito, inoltre, da recitativi solo accompagnati (la prima opera buffa a portare in scena un mutamento del genere), i quali si traducono in una cura minuziosa dell’inserto musicale e in una visione d’insieme dell’arrangiamento lucidamente tratteggiata.
A prestare la voce e il volto ai personaggi della commedia di Donizetti vi saranno: Nicola Alaimo e Lucio Gallo (Don Pasquale); Maria Grazia Schiavo e Francesca Pia Vitale (Norina); Antonino Siragusa e Matteo Falcier (Ernesto); e Simone Del Savio e Vincenzo Nizzardo (dottor Malatesta). A guidarne le arie, il direttore d’orchestra Alessandro De Marchi, con la regia di Ugo Gregoretti, le scene e i costumi di Eugenio Guglielminetti, i movimenti mimici di Anna Maria Bruzzese e le luci di Vladi Spigarolo. Ad arricchire lo spettacolo, anche il Coro Teatro Regio Torino diretto da Ulisse Trabacchin.
La serata prevede anche la partecipazione speciale di Gabriele Rossi, giovane pianista, compositore e influencer torinese che si esibirà nel Foyer del Toro. Ventidue anni, 1 milione di followers su TikTok e 150 mila su Instagram, studi di composizione e pianoforte al Conservatorio e una laurea in ingegneria, sbalordisce quando si sfida e sfida il pubblico con il suo pianoforte. Un talento cristallino in grado di riprodurre i brani dopo un solo ascolto, nonché di coinvolgere con la sua energia e doti interpretative.
Le prossime Anteprime Giovani saranno:
- Un ballo in maschera – Lunedì 19 febbraio, ore 20;
- La fanciulla del west – Giovedì 21 marzo, ore 20;
- Le villi – Giovedì 18 aprile, ore 20;
- Der fliegende Holländer – Mercoledì 15 maggio, ore 20;
- Il trittico – Martedì 18 giugno, ore 19.30.