Guida agli eventi teatrali di gennaio a Torino

Abbiamo chiuso il 2023 con un bel bottino teatrale e ci accingiamo ad accogliere l’anno nuovo con qualche titolo interessantissimo e diverse opzioni in grado di accontentare tutti, dagli amanti della commedia ai patiti del musical. Natale è passato, ora i regali fateveli da soli. Articolo di Umberto Scaramozzino.

Mentre ancora ripensiamo alle forti emozioni provate con “Solaris”, fiore all’occhiello di fine anno andato in scena al Teatro Astra, non possiamo fare a meno di volgere lo sguardo a un futuro prossimo che sembra promettere ancora tanti, tantissimi momenti preziosi in sala. I programmi della stagione 2023/2024 ormai sono noti da mesi, d’accordo, ma quando ci si ritrova a preparare il materiale per la guida e a mettere in ordine tutte le proposte dei vari teatri di Torino è più facile fare un bilancio preciso del mese a venire.

Quello di gennaio, senza esagerare, è un gran bel pacchetto di roba preziosa. Partendo dalle ultime repliche del debutto alla regia di Paolo Genovese al Teatro Carignano (che rilancia subito con “Un curioso accidente”, di Carlo Goldoni) e dalla prima nazionale di  “W O N D E R L A N D”,  di Giulia Odetto e Antonio Careddu, al Teatro Gobetti. Inoltre, molti di voi avranno sicuramente regalato o ricevuto in dono uno dei tanti cult presenti in lineup. Magari un “Saranno Famosi” al Teatro Alfieri? Oppure il nuovo capitolo dell’ormai consolidatissimo tandem teatrale di Elio Germano e Teho Teardo all’insegna della divulgazione dantesca? O, perché no, il “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti al Teatro Regio.

Occhio al Café Müller e al suo “Teatrodanzamusicacirco” che per qualche strano allineamento sembra convogliare tantissime energie teatrali di inizio anno e ha richiamato prepotentemente la nostra attenzione. E nel consigliarvelo, lanciamo qua e là qualche altro importante input per gli amanti delle emozioni forti: c’è una coppia di grande spessore che porta in scena “In ogni vita la pioggia deve cadere”, al Teatro Gioiello, mentre il monologo più interessante del mese potrebbe approdare al Cubo Teatro di Off Topic, con Teodoro Bonci Del Bene e il suo “Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la Russia”.

In questo avvio di 2024 ci troviamo per le mani più spettacoli promettenti di finti buoni propositi, quindi perché non partire dal proposito sano e realizzabile di andare un po’ di più a teatro?

Di seguito i programmi dettagliati per il mese di gennaio.

Teatro Carignano

Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati: dal debutto alla regia teatrale di Paolo Genovese, in compagnia del quale abbiamo chiuso il 2023 e inauguriamo il 2024, grazie all’adattamento del suo “Perfetti Sconosciuti” al Teatro Carignano. Per chi se lo fosse perso, resta la segnalazione d’obbligo, ma per chi l’avesse già visto, la chicca di gennaio per ritrovare il prestigioso teatro torinese potrebbe essere “Un curioso accidente“, di Carlo Goldoni.

Gabriele Lavia riscopre questo testo poco noto del commediografo veneziano, sedotto dalla sua attualità e dalla raffinatezza della sua drammaturgia. Scritta nel 1760, la commedia racconta una serie di amori incrociati e fraintesi, ma tocca, soprattutto, uno degli aspetti centrali dell’arte goldoniana: il rapporto tra vero e verosimile. In scena con Lavia, Federica Di Martino e Simone Toni, Giorgia Salari, Andrea Nicolini, Lorenzo Terenzi, Beatrice Ceccherini, Marco Rivolta.

Teatro Gobetti

Al Teatro Gobetti non ci si annoia mai: dopo l'”Arlecchino Furioso”, che peraltro chiude la sua corsa proprio l’1 gennaio – per chi non teme i postumi di Capodanno, troviamo un’altra opera che sfida i classici con un approccio nuovo, alternativo. Una sfida: quella di trattare Alice in Wonderland di Lewis Carroll senza la sua protagonista. Si tratta della prima nazionale di  “W O N D E R L A N D“,  di Giulia Odetto e Antonio Careddu.

Ma se Alice non ci fosse? Se protagonista fosse Wonderland e a caderci dentro fosse il pubblico?“. A partire da queste domande si muove l’adattamento. Un cast multidisciplinare di attrici e performer dà vita a un luogo abitato da giochi collettivi e significanti fluttuanti, in cui corpi e parole si muovono liberi da aspettative di logica e senso, con l’obiettivo di creare atmosfere percettive che trasportano il pubblico in mondi alternativi.

Fonderie Limone

Chiusa la “trilogia della guerra” di Gabriele Vacis, le Fonderie Limone ripartono da un altro Gabriele e da uno degli spettacoli più promettenti del mese: “Salveremo il mondo prima dell’alba” di Gabriele Di Luca. Questa bizzarra e affascinante opera teatrale racconta la vita di alcuni ospiti e di parte dello staff di un centro di lusso specializzato nella cura dalle dipendenze contemporanee. Sprofondati nel disagio che li ha portati a fuggire alla realtà, i pazienti del rehab sono ancora vittime della propria dipendenza e si raccontano con lucida ironia, mettendoci a parte delle proprie travagliate esistenze.

Carrozzeria Orfeo, una delle più apprezzate compagnie teatrali italiane, torna a parlarci, con i toni sarcastici ed esilaranti che l’hanno resa celebre, dei paradossi, delle contraddizioni e delle deformazioni grottesche che attraversano la nostra contemporaneità. In scena, tra gli altri, Massimiliano Setti, Roberto Serpi e Sebastiano Bronzato.

Teatro Regio

Il 2024 al Teatro Regio inizia in abbondanza. Intanto con il grande ritorno della danza di Roberto Bolle che rispolvera il suo Gala, l’ormai celeberrimo “Roberto Bolle and Friends”. Ma dovendo evidenziare un titolo tra i più succulenti in elenco, la scelta potrebbe ricadere sul “Don Pasquale“, dramma buffo in tre atti di Gaetano Donizetti.

Il maestro Alessandro De Marchi, con la sua consueta attenzione verso le modalità interpretative dell’età del belcanto, condurrà l’orchestra attraverso una partitura spumeggiante. Le scene e i costumi di Eugenio Guglielminetti, per la regia magistrale di Ugo Gregoretti, collocano la vicenda nello scorcio di una Roma ottocentesca, piena di vita e di poesia.

Teatro Astra

Teatro Astra ha chiuso il suo 2023 con quello che vorremmo evidenziare come uno degli spettacoli più belli e intensi dell’anno appena concluso: “Solaris”, nell’adattamento teatrale firmato dal celebre drammaturgo David Greig e diretto nella versione italiana da Adrea De Rosa. Non perde tempo, il buon Astra, e riparte subito con “Wonder Woman“,  di Antonio Latella e Federico Bellini.

Questa storia comincia da un fatto di cronaca, uno stupro di gruppo, e da una sentenza – poi ribaltata – che ha rovesciato i ruoli: la vittima è diventata imputata, non è stata creduta perché “troppo mascolina” per essere stuprata. “Per scrivere lo spettacolo siamo partiti dal fumetto di William Moulton Marston, creatore di Wonder Woman, prima eroina femminile della DC Comics, ma anche inventore della macchina della verità“.

Teatro Alfieri

Dopo le feste, Teatro Alfieri rallenta un po’. La sua consueta programmazione fittissima si concentra sul consolidamento, ma propone anche uno dei nomi più prestigiosi della sua intera stagione. Si tratta di “Saranno Famosi“, il musical ideato da David De Silva (produttore anche dell’omonimo film cult diretto da Alan Parker nel 1980) e adattato in questa versione italiana da Luciano Cannito.

“Saranno Famosi” racconta la vita degli allievi e degli insegnanti della rinomata ed esclusiva scuola di Performing Arts di New York. Negli anni è diventato un fenomeno leggendario e intramontabile della cultura pop, talmente celebre da essere entrato nell’immaginario collettivo come sinonimo di desiderio di realizzare il proprio sogno nel mondo dello spettacolo.

Teatro Colosseo

Chi invece sembra non voler riposare mai è il Teatro Colosseo, carico a molla come la nostra glicemia durante le feste. Nel suo affollato cartellone, spicca un duo ormai consueto, ma non per questo scontato. Elio Germano e Teho Teardo proseguono il loro tandem teatrale all’insegna della divulgazione dantesca.

I versi del XXXIII canto del Paradiso della Divina Commedia di Dante Alighieri vivono nella voce di uno dei nostri attori più amati del panorama nazionale e nella musica di uno dei nostri migliori compositori. Germano e Teardo, ancora insieme per realizzare le visionari intuizioni della regia di Simone Ferrari e Lulu Helbaek. Ma vi immaginate come sarebbe stato, se al liceo avessimo studiato letteratura italiana in questo modo?

Teatro Gioiello

“Chi ben comincia ecc. ecc”, vero Teatro Gioiello? La struttura di via Cristoforo Colombo lascia i blocchi di partenza roventi, in questo primo sprint del 2024. Diversi spettacoli degni di nota, tra i quali spicca senza dubbio “In ogni vita la pioggia deve cadere“.

La commedia interpretata da Leo Gullotta e Fabio Grossi – che ne è anche il regista – racconta la storia di una vita, di due uomini che vivono insieme e che si amano, e di una casa, che accoglie questa unione. Papi e Piercarlo sono i due protagonisti, che affrontano la propria esistenza con tranquillità e serenità fino a che, un giorno, arriva “la pioggia” e questa vita, ideale, viene stravolta.

Teatro Erba

Teatro Erba è conservativo e inizia l’anno con alcuni dei suoi migliori spettacoli degli scorsi mesi. Ancora una volta, il consiglio ricade sulla cosiddetta “più bella commedia di Carlo Goldoni”, ovvero “La Locandiera“. Questa versione vede protagonista Miriam Mesturino, accreditata interprete goldoniana, affiancata da Luciano Caratto e Alessandro Marrapodi.

Non dovrebbe essere necessario approfondire, ma si parla di uno dei capolavori della produzione goldoniana, andato in scena la prima volta al Teatro Sant’Angelo di Venezia il 26 dicembre 1752. Qualche centinaia di inverni dopo, ritroviamo Mirandolina, serva e padrona al tempo stesso di una locanda fiorentina, e tutti quegli irresistibili personaggi che hanno brillantemente vinto la prova del tempo: il Conte parvenu e spendaccione, il Cavaliere misogino e ingenuo, il Marchese spocchioso e Fabrizio, sinceramente innamorato.

Cubo Teatro – Off Topic

La stagione teatrale di Fertili Terreni Teatro riparte con l’anno nuovo e porta al Cubo di Off Topic uno spettacolo che si preannuncia irresistibile. Già il titolo è tutto un programma: “Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la Russia” di e con Teodoro Bonci Del Bene.

Teodoro racconta di artisti che non possono tornare a casa, e degli anni che ha vissuto in Russia. In questo racconto ci sono alcune fotografie scattate in Russia 20 anni fa. In scena nevica per tutto il tempo, e tra i fiocchi di neve compaiono alcune poesie. Ma il vero protagonista di questa storia è il Giovane artista. Viene da un paese di provincia dove in inverno fanno -50 gradi. Lui è riuscito a diventare un comico di successo. È un mezzo teppista e rischia parecchio.

San Pietro in Vincoli

Si sperimenta, nella suggestiva location di San Pietro in Vincoli. Abbiamo un debole per luoghi come questo, ma la scelta è ancora più semplice quando la programmazione di Fertili Terreni Teatro ci piazza degli spettacoli come “Cumpanaggiu – Il pane e il resto“, prodotto da Teatro Koreja per la regia di Salvatore Tramacere.

Il primo appuntamento del 2024 è uno spettacolo sensoriale che vuole rappresentare una filosofia di vita mettendo in scena i sui prodotti tipici, commestibili e non, a partire dal pane, personaggio centrale. Guidati da due aspiranti fornai-attori, una celebrante dei prodotti tipici salentini, un pedagogo fornaio in pensione e una traduttrice simultanea, gli spettatori vengono coinvolti attivamente in un percorso multisensoriale.

Cineteatro Baretti

Al Cineteatro Baretti c’è uno di quegli appuntamenti che definiscono il carattere della proposta di un teatro, di un’associazione, di un progetto culturale. “Mozart Nacht und Tag XVI” è una maratona musicale, totalmente gratuita, durante la quale giovani musicisti si incontrano, incontrano il loro nuovo pubblico, e celebrano il genio di Mozart.

Storico appuntamento dell’Associazione Baretti ideato dal regista Davide Livermore per festeggiare in modo innovativo l’anniversario della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart il 27 gennaio 1756, che partendo dalla sala di Via Baretti, 4 nel quartiere di San Salvario a Torino, coinvolge il territorio piemontese. L’iniziativa vedrà la partecipazione di tutti i Conservatori musicali del Piemonte in un programma musicale coordinato da un comitato scientifico composto da collaboratori afferenti all’Associazione Baretti, ad altre associazioni culturali territoriali e realtà accademiche.

Cafè Müller

Si aggiunge un luogo speciale alla nostra maxi-guida mensile: il Cafè Müller. Il teatro polivalente di via Sacchi 18 ha la missione di diffondere il “Teatrodanzamusicacirco“, volutamente senza virgole o punti, volutamente pronunciata come fosse una sola parola, anzi, un solo concetto. A gennaio 2024 lo fa con “Miss Lala al Circo Fernando“,  di Chiara Frigo, con Marigia Maggipinto.

Come agli albori del Circo, gli spettatori si avventurano in uno spazio intimo per vedere da vicino “il diverso”, “il fenomeno”, nel nostro caso per la sua lunga esperienza di lavoro e di vita con Pina Bausch. È la sintesi di un viaggio di un’interprete rara e preziosa, tutta da riscoprire, tra danza, teatro e narrazione, votata a decollare in un numero di alto equilibrismo.

Teatro Concordia (Venaria Reale)

C’è frenesia, la solita benaccolta frenesia, in questo inizio di 2024 del Teatro Concordia. Come sempre è difficile scegliere un solo titolo da consigliare, ma l’affetto e l’hype generato nel 2023 ci portano a puntare il dito verso Giacomo Poretti, in questo suo rinascimento artistico che prosegue – dopo uno più divertenti podcast degli ultimi anni – con una commedia intitolata “Funeral Home“, per la regia di Marco Zoppello.

Una coppia di anziani, Rita e Ambrogio, si sta recando ad un funerale. Lei è tutta in ghingheri, tailleur e gioielli. Lui è un misto tra abito da cerimonia e gita fuori porta. Lei vuole andare, arrivare presto. Lui non ne ha la benché minima voglia. Trascorreranno un’ora e mezza, lui a sfuggire dalla realtà e lei a cercare di riportarcelo, in un inseguimento follemente divertente e poetico.

EXTRA: Lombroso16

In extremis, segnaliamo questo interessantissimo spettacolo narrativo di Jennifer Radulovic sulla stregoneria in Europa tra Medioevo e il ‘900. Dove? Al Polo Culturale Lombroso 16, chiamato anche “Lombroso16“.

Un evento eccezionale per raccontare chi erano le cosiddette streghe, le origini delle figure magiche, la pratica della negromanzia, la posizione della chiesa, la grande persecuzione, partendo dalle pratiche rituali ancestrali fino ai casi più eclatanti e passando in rassegna anche animali e creature notturne.

Articolo a cura di Umberto Scaramozzino