Premi dei tornei, contratti con organizzazioni e sponsor, partecipazione ad eventi e persino vendita di merchandising: l’universo dietro i guadagni dei pro-player attivi nel mondo degli e-sports è più vasto e variegato di quanto ci si possa immaginare. Un quadro legato al contesto in cui si inseriscono i videogiocatori professionisti, quello di un mondo in costante espansione.
Il ramo degli e-sports, infatti, negli ultimi anni è stato protagonista di una vera e propria ascesa verticale: già oggi può vantare una stima di oltre 470 milioni di appassionati, con un giro d’affari superiore al miliardo a livello internazionale. Di conseguenza i pro-player più importanti si stanno affermando come dei veri e propri atleti di successo: sono chiamati ad un allenamento costante e ad una routine ferrea per confermarsi ad alti livelli. Tra gli strumenti utili con i quali i professionisti si interfacciano quotidianamente citiamo l’uso delle VPN Italia, che permettono, tra le altre cose, di ridurre la latenza e migliorare le prestazioni di gioco.
Il pro-player che ha guadagnato di più: ecco chi è
Tra le discriminanti che stabiliscono gli incassi dei protagonisti nell’industria degli sport elettronici spicca senz’altro il gioco nel quale si primeggia. Dota 2, League of Legends e Fortnite sono solo alcuni dei titoli più affermati e remunerativi per i pro-player. Proprio uno dei campioni di Dota 2 è primo della lista per quanto riguarda gli incassi ottenuti in carriera.
Stiamo parlando del danese Johan “N0tail” Sundstein, che ha fatto parte del team OG trionfando in diverse competizioni importanti, inclusi due International di Dota 2, nel 2018 e nel 2019. Grazie al suo contributo, la sua squadra è diventata la prima in assoluto ad aggiudicarsi per due volte consecutive il torneo più prestigioso di Dota 2. Le sue performance da talento assoluto hanno fruttato a N0tail un cospicuo bottino da oltre 7 milioni di dollari.
Per quanto riguarda i guadagni generici dei professionisti degli e-sports, spesso è difficile determinare delle cifre ufficiali, anche perché i contratti di molti protagonisti sono tutelati da accordi di riservatezza. Volendo operare una stima, i pro-player stipendiati possono guadagnare mediamente dai 4.000 ai 5.000 dollari al mese, fino a un tetto di 75mila dollari annui.
I professionisti degli e-sports in Italia: ecco quanto guadagnano
Anche a proposito degli stipendi dei professionisti di e-sports in Italia è difficile fornire una valutazione precisa. Questo perché i cachet variano notevolmente di caso in caso. Certo è che alcuni talenti possono intascare cifre tutto sommato consistenti, soprattutto quelli che fanno parte di team di successo o che partecipano a tornei di alto livello.
Bisogna comunque puntualizzare che, in Italia ma non solo, a raggiungere livelli di guadagno elevati è soltanto una bassa percentuale di giocatori. Tuttavia, come accennato, la scena degli e-sports si sta confermando in continua evoluzione: il giro d’affari, anche nel nostro Paese, potrebbe presto mutare col passare del tempo.
Attualmente, i pro-player italiani che hanno ricevuto premi in denaro per le loro prestazioni sono 1.471. Il gioco più gettonato dai nostri connazionali è StarCraft II, che ha fruttato ben 777.673 dollari. Il fuoriclasse più affermato in questo videogioco è Riccardo “Reynor” Romiti, al momento il “Paperone” degli italiani: un ragazzo classe 2002, nato a Poggibonsi, che nonostante la giovane età può vantare premi per ben 736.000 dollari, vinti individualmente proprio nei tornei di StarCraft II.