Una selezione degli eventi legati al mondo della letteratura e dei libri in generale a Torino nel mese di novembre, tra Circolo dei lettori e librerie indipendenti. Guida-agenda a cura di Francesco La Greca.
L’elettronica di C2C, gli artisti emergenti e non di Paratissima e Artissima, le voci fuori dal coro di The Others – tutto in un’unica incredibile settimana – inaugurano il mese più frenetico della città e rendono Torino una chimera urbana. In questo caleidoscopio di inusuale normalità possiamo, ad esempio, trovare ragazzi che, reduci da una intensa serata di clubbing, in palese hangover ma rispettosissimi, condividono i corridoi di una mostra d’arte contemporanea assieme ai signorotti della Torino bene altrettanto reduci dal clubbing, anche se non lo ammetteranno mai. E in questa bulimia di proposte la letteratura sembra passare in secondo piano e noi della redazione, se pur tutti affetti da FOMO cronica, cercheremo di dimostrare che anche a novembre è concesso prendersi il proprio tempo per leggere e farsi guidare nel mondo dei libri.
Prima settimana: le radici
Dal 1 al 5 novembre la Fondazione Circolo dei lettori inaugura Radici, il festival dell’identità. Con ispirazione pirandelliana, il festival chiama grandi artisti e voci a interrogarsi su una nessuna e centomila identità: l’identità individuale e l’identità dei popoli, l’identità di una comunità e quella di una nazione. L’inaugurazione del festival si è tenuta a metà ottobre e ha portato nei saloni del circolo sua maestà Bret Easton Ellis creando notevoli aspettative per il restante palinsesto, scopriamo assieme le migliori proposte (per il programma completo vi rimandiamo qui).
Il 1° novembre si incomincia alle 17 con “Viva La Pampa Gringa” che ci racconta la storia dei piemontesi in Argentina che generazione dopo generazione hanno saputo mantenere un fortissimo legame con la terra d’origine, a cominciare dall’uso del dialetto. L’evento sarà in collegamento online con la FAPA (Federazione delle associazioni piemontesi d’Argentina).
Alle ore 19 si parla invece di “Gabriele D’Annunzio e la Carta del Carnaro” assieme allo scrittore Giuseppe Culicchia che da sempre mantiene un legame a doppio filo con la città di Torino. Si parlerà della storia di D’Annunzio a Fiume e dell’avanzatissima costituzione che il poeta ideò per la città.
Per il giorno successivo, 2 novembre, vi segnaliamo alle ore 21 “PPP e la mutazione antropologica degli Italiani” in cui verrà analizzata la profetica descrizione che Pier Paolo Pasolini fece della futura Italia dei consumi con la sua spiccata sagacia e amara ironia.
Il 3 novembre vi invitiamo ad una riflessione molto interessante alle ore 19 dal titolo “Identità, tradizione e negazione”, ovvero: Quand’è che i concetti di identità e tradizione sono diventati, se riferiti all’Occidente, politicamente scorretti? E perché? Sarà un buono spunto per ragionare sui temi della “cancel culture” assieme a Marcello Venezia.
Alle ore 21 si terrà invece un incontro con il regista serbo Emir Kusturica che renderà omaggio al premio Nobel per la letteratura Peter Handke, andando alle radici dell’odio che ha lacerato l’ex-Jugoslavia sul finire del Novecento.
Il 4 novembre si comincia alle 15 con Ilide Carmignani, traduttrice di Gabriel García Márquez, Roberto Bolaño e Luis Sepúlveda che ci racconterà come il mestiere di chi traduce comporti la necessità di calarsi completamente nell’opera altrui: chi traduce, infatti, si trasforma in sosia, cerca nella sua lingua le parole che non sempre possono restituire con esattezza l’originale.
Per restare sul filone delle traduzioni vi segnaliamo poi che alle ore 21 ci sarà il sancta sanctorum della letteratura russa: Paolo Nori ci racconterà “A cosa servono i russi”, Un monologo per immagini con la musica di Modest Musorgskij, le voci originali di Lev Tolstoj, Anna Achmátova e Iosif Brodskij e le immagini di Claudio Sforza.
Domenica 5 Novembre, alle 11 del mattino, vi proponiamo un dialogo tra Ruth Dureghello, ex presidente della Comunità Ebraica di Roma e la direttrice del circolo Elena Loewenthal, in un intervento dal titolo “Quando le radici sono di fronte e il futuro sta dietro le spalle”.
Alle 17 si terrà “E oplà, il mondo si capovolse” con Ingo Schulze. Nato e cresciuto nell’ex Repubblica Democratica Tedesca o DDR, Ingo Schulze – autore per Feltrinelli del recente La rettitudine degli assassini – ha visto sgretolarsi alla pari dei suoi connazionali non solo il Muro di Berlino ma anche l’identità di un popolo, ritrovandosi a doverne costruire un’altra, e nei suoi libri ha saputo raccontarlo come pochi.
Sembrerà uno sciocco gioco di parole, ma il festival Radici affonda le sue (radici) al Circolo dei Lettori, che anche questo mese non si limita alla dimensione del festival ma propone un ricco palinsesto di eventi a suo nome. Il programma completo lo trovate qui, noi cercheremo di darvi una mano ad orientarvici.
Seconda settimana: Proust al cinema, rap feat. filosofia, Bignardi racconta Aleksievič, la Plath e Il Post
Il 6 novembre ci verrà posta una domanda assai spinosa: è possibile adattare Proust al cinema? “La Recherche”, non è solo il libro che ha scatenato le ire di Alain Elkan contro i lanzichenecchi di provincia, bensì è il Classico più lungo al mondo. La lunghezza poi aumenta in modo esponenziale se si pensa che per leggere La Recherche in modo adeguato è spesso consigliato di consultare in parallelo delle guide alla lettura. Alla domanda postaci proverà a dare risposta Giulio Base che, dall’edizione 2024, sarà il direttore artistico del Torino Film Festival racconta il suo nuovo film “À la recherche”.
A seguire un interessante dialogo tra rap e filosofia, tra “Ritmo e ragione”, tra Francesco “Kento” Carlo e Matteo Saudino. Due mondi così lontani, in apparenza, proveranno a interrogarsi vicendevolmente su educazione, futuro e linguaggio.
Il 7 novembre Daria Bignardi racconta Svetlana Aleksievič, la giornalista che nel 2015 vinse il premio Nobel per la letteratura col suo racconto della dissoluzione dell’“impero rosso”.
Il 9 novembre consigliamo “Il carcere minorile contemporaneo: parliamone!” assiema a, tra gli altri, Franco Prina, sociologo giuridico e Ylenia Serra, garante dei minori. I 17 Istituti minorili vivono una stagione di particolare difficoltà ed è necessario discuterne. L’appuntamento è alle 15.
A seguire, alle 18, segnaliamo “(Ri)leggere oggi Sylvia Plath”. Portavoce universale della contraddizione di essere donna e poeta, della difficoltà di conciliare l’essere madre e moglie con una propria autonomia intellettuale, è entrata nella storia della letteratura come una delle prime grandi autrici in grado di esprimere che cosa abbia significato essere relegata in secondo piano per colpa del proprio sesso. L’evento sarà a cura di Silvia Pareschi e Sandra Petrignani.
L’ormai consueto appuntamento mensile “I giornali, spiegati bene” de Il Post si terrà l’11 novembre come sempre assieme a Luca Sofri e Francesco Costa.

Terza settimana: tra geopolitica, musica e terrore
Il 13 novembre un altro appuntamento mensile, quello con la rivista LIMES. Inevitabilmente il titolo dell’evento sarà “Guerra in Israele, Israele in guerra”.
Il 14 novembre, edito da Il mulino, verrà presentato “La legge del desiderio” di e con Nicola Bruno. Il libro racconta la storia dell’idea che ha reso possibile lo studio scientifico e la matematizzazione del desiderio.
Successivamente, alle ore 21 si cerca di dar voce ad una domanda affascinante: Cosa c’è stato, degli scrittori e delle scrittrici, prima? Prima dei libri che hanno scritto, di scoprirsi autori, di saper scrivere? Di e con Marta Barone, “Ritratto dell’artista da piccolo: Undici infanzie di scrittrici e scrittori” sarà un viaggio nella vita degli scrittori in una modalità sicuramente originale.
Voi quante volte pensate all’Impero Romano? Aldo Cazzullo ci pensa parecchio, di sicuro. Il 15 novembre il Circolo ospita l’autore di “Quando eravamo i padroni del mondo” che presenta l’omonimo podcast su Audible.
Segue “Con la violenza si risolve tutto” di e con Renato Minutolo ovvero: Dai celti alle crociate, un viaggio indietro nel tempo ai momenti più splatter della storia, quelli in cui la diplomazia si è arresa per ricorrere a estremi rimedi. Fatti sanguinari celebri, narrati con un umorismo brillante, gettando una luce nuova sul nostro passato.
Il 16 novembre alle 17 e 30 ci sarà la presentazione del libro “Echoes:25 anni in viaggio tra luoghi e musica”, Il libro ripercorre il quarto di vita di uno dei più interessanti festival musicali del Piemonte, con storie, aneddoti, retroscena e foto, per fare memoria di un’idea ambiziosa, un’esperienza entusiasmante e un obiettivo preciso: mettere in relazione la magia della musica con l’incanto dei luoghi.
Alle 21 Alfredo Baldi presenta il suo “Valentina Cortese. Un breve secolo” in cui, attraverso la vita dell’ultima diva italiana, cerca di riflettere sulle ragioni per cui non sono più esistite attrici altrettanto dotate di carisma e accentratrici di attenzioni come la Cortese.
Venerdì 17, che è un po’ il fratellino minore di venerdì 13, non si poteva parlare che del re dell’orrore, o forse “Il re di tutti”: Stephen King. Luca Briasco, uno dei maggiori conoscitori della produzione kinghiana metterà a disposizione le sue conoscenze per disegnare assieme il ritratto di uno degli scrittori più importanti del nostro secolo.
Lo stesso giorno segnaliamo anche “Monologhi per attori diseredati e lettori consapevoli” di e con Marvi Del Pozzo in cui poeti e artisti, talora poco conosciuti nel nostro Paese, riprendono vita con esemplarità emblematica contro la polvere del tempo.

Quarta settimana: da Carrisi alla Murgia
Il 20 novembre segnaliamo due eventi che, seppur diversi nelle tematiche sono in un certo qual modo connessi dal tema del rispetto.
Si comincia col trattare il rispetto per la nostra terra da un punto di vista decisamente pragmatico con “L’agricoltura in tempi di guerra e cambiamenti climatici”: il festival Internazionale dell’Agricoltura inizia un percorso di avvicinamento a ColtivaTo 2025 con un appuntamento dedicato ad aspetti economici di attualità, in un periodo di cambiamenti climatici e venti di guerra.
A seguire si parlerà del rispetto verso il prossimo attraverso le teorie di Simone Weil e a cura della Libreria Internazionale Luxemburg per una lezione che, ad ottant’anni dalla morte della filosofa, dobbiamo ancora imparare.
Vi segnaliamo poi il 23 novembre la presentazione di “L’educazione delle farfalle” di Donato Carrisi, una storia di destini crudeli e paure recondite e nascoste.
Concludiamo il nostro spaccato di vita al circolo con “Parole per Michela” assieme a Cathy La Torre e Vera Gheno: un evento che parte dalla commemorazione per la mai troppo compianta Michela Murgia per arrivare a profonde riflessioni sul tema del linguaggio (o sarebbe meglio dire “lessico”?) familiare. Infatti, alla famiglia mancano ancora tante parole: tutte quelle che abbiamo stanno dentro un mondo antico in cui le relazioni acquisite portano il dispregiativo – matrigna, fratellastro – o non sono degne di essere nominate.

Per chi ai salotti damascati e affollati preferisce l’intimità, proponiamo alcuni eventi a cura delle librerie indipendenti di Torino, linfa vitale del tessuto culturale della nostra città.
Partiamo da uno dei nostri gioiellini preferiti: Il Ponte sulle Dora che comincia la sua proposta novembrina il 4 con la presentazione di “Tutto qui” di e con Nicola Guarino, in un viaggio nostalgico tra vecchie foto e ricordi di bambini per strada.
Il 10 novembre ci si incontra per parlare di “La storia di Lisey” di Stephen King, una piacevole chiacchierata letteraria nel mondo dell’orrore.
Spostiamoci ora in un altro quartiere della città, siamo alla Libreria del Golem che il 7 novembre ci presenterà “La vendetta di Zarathustra” di Hakim Bey, un libro che colpisce al cuore chiunque sia interessato ad aprire la propria mente e ridiscutere la realtà di una vita non filtrata dal conformismo e dai compromessi della società contemporanea.
Il 15 novembre, invece, la libreria ci invita ad un gruppo di lettura con protagonista Byung-Chul Han e il suo “La società della stanchezza”.
Nel mese che più affolla la nostra città di eventi speriamo di essere stati per voi un piccolo faro da seguire per non perdersi. Ci incontreremo senza dubbio in libreria o al circolo o, perché no, al Club to Club sotto cassa magari con un libro nello zaino da leggere tra un set e l’altro… tutto è possibile nel novembre torinese!
