L’autunno di Jazz:Re:Found tra techno, afrofuturismo e black music

Tornano gli appuntamenti targati Jazz:Re:Found, un nome che da qualche anno a questa parte non associamo solo al “boutique festival” di Cella Monte, ma sempre di più a eventi off, produzioni originali, rassegne estemporanee che si materializzano in luoghi ameni tra Piemonte e Lombardia, come nelle metropoli culturali del nord Italia. Articolo a cura di Oliver Crini. 

L’autunno caldo di JZRF è già cominciato con Arcipelago Festival, A Sarezzano (AL) e l’interessantissimo ANT MILL // SETTIMA ESTINZIONE, progetto audiovisivo dedicato ai temi dell’antropocene a cui abbiamo assistito due settimane fa all’HYDRO di Biella. La proposta musicale di JZRF prosegue e si espande, seguendo quel gene comune che riunisce Techno, Jazz ed elettronica nel panorama della musica contemporanea di matrice rigorosamente Black.

THIS IS TECHNO JAZZ: doppia data tra Torino (27/10 al Bunker) e Milano (28/10 al Biko) 

Si incomincia con una novità assoluta: per la prima volta a Torino arriva il party “This is Techno Jazz”, evento che la label tedesca organizza a Berlino al Berghain Kantine. Il format prevede l’alternarsi di live e DJ set abbattendo le barriere tra jazz, elettronica e techno.

Sul palco delle due venue assisteremo al live tech jazz del duo Warren Walker (sax, Modulari) e Antonin Violot (drums) e di Key Clef (synth modulari, drum machines).

I primi, hanno appena pubblicato un EP su Jazz-o-Tech, che evoca i fantasmi dei primi Ninja Tune (si pensi a DJ Food, Funki Porcini e Up, Bustle & Out), con broken beats e breaks dal sound marcatamente Acid Jazz.

La seconda è una producer e DJ italiana di stanza a Berlino, dove è resident al Berghain, con una forte passione per strumenti analogici, fondatrice dell’etichetta Ipnotica Erotica. Maestra dell’arte dei synth modulari, ci regalerà un live set techno che si preannuncia allo stesso tempo raffinato ed esplosivo.

In consolle, chiude la serata torinese il Dj set techno-jazz del label manager di Jazz-o-Tech Mattia Prete. A Milano, invece, balleremo sulle vibes mediterranee di Angie Back To Mono, punta di diamante della crew di Jazz:Re:Found.

Il bassista “dadaista” MONONEON fa doppietta al Biko 

Pochi giorni dopo la venue milanese sarà nuovamente scossa dalle basse di frequenze: in arrivo Dywane Thomas Jr., meglio noto come Mononeon, un oggetto volante non identificato nel panorama di quello che chiameremmo Black Music, ma l’etichetta di genere non esaurisce né riassume la personalità “dadaista” del personaggio, espressa nel suo “Art Manifesto”. Altrettanto a suo agio come sideman di Prince o della sua ottuagenaria nonna, ex cantante Gospel, Il bassista di Memphis si esibirà in doppia data il 2 e il 3 Novembre al Biko di Milano (a proposito, è già soldout la prima release di biglietti per la data di venerdì, affrettatevi!).

La musica di Mononeon è altamente idiosincratica: quello che sentiamo nelle oltre 28 uscite a suo nome (!), dal 2010 a oggi, è in larga parte il risultato del suo originalissimo approccio allo strumento e alla musica.
Immaginate di essere “the greatest fucking electric bass player” (parole di Flea) e suonare un basso con le corde ribaltate, suonandolo da mancini, anche se si è destrorsi. Vi gira la testa? Bene, è normale con la musica di Mononeon, che accinge tanto all’arte concettuale, soprattutto ai lavori di compositori come John Cage e Frank Zappa, quanto alle escursioni microtonali, per arrivare alla galassia del “Progressive RnB” odierno.

Al BIKO, il bassista di Memphis ci farà sentire l’ultimo EP, Wonderland’s Disaster Queen, 6 tracce
autoprodotte dal mood molto “smooth”, con arrangiamenti spiccatamente neo-soul, a metà strada tra
D’Angelo, NAS e J-Dilla, senza risparmiare le consuete liriche beffarde e nonsense, molto Zappiane. Ai primi ascolti, è subito chiaro come questo sia uno dei lavori più “pop” di Mononeon, che pure non ci risparmia lunghe code con basso solista e armonie modali. L’impressione è che a Milano assisteremo a un concerto più acido e avventuroso, con largo spazio all’estro musicale del frontman e dei suoi compagni, tutti super musicisti della scena Black statunitense.

L’Afrofuturismo della KHALAB LIVE BAND per tre date tra Torino, Milano e Bari 

L’ultima tripletta di live sotto il radar di JZRF, vedrà l’afrofuturismo elettronico di DJ Khalab, per l’occasione in live band che si esibirà il 10 Novembre al Magazzino sul Po di Torino, il 7 Dicembre al Biko di Milano e il 9 dicembre all’Officina degli Esordi di Bari.

Il DJ e Producer della Hyperjazz Records, al secolo Raffaele Costantino, è un volto noto per gli aficionados di JZRF: memorabile il suo live set al Forte di Fenestrelle, in piena pandemia. In “ Layers ”, l’ultimo LP uscito a fine agosto, vanta la collaborazione di maestri del UK Jazz come Shabaka Hutchings, Sarathy Korwar, Moses Boyd, Yazz Ahmed, del beatmith italiano Clap!Clap!, del poeta slam americano Tenesha The Wordsmith, del produttore Tenderlonius e del groit maliano Baba Sissoko.

Questo ensemble poliedrico dà vita a sonorità molto più oscure e “deep”, che si nutrono delle trame delle ance e degli ottoni, che si fondono con spessi layer (nomen omen!) di synth e sequenze di beat poliritmici. Non manca lo spoken-word di Alessia Obino e di Joshua Idehen dei The Comet is Coming, a completare un sound che proietta il DJ e conduttore di Radio2 tra le proposte di livello internazionale nel panorama sempre più folto della Black Music.