Dal 1 al 5 Novembre 2023 sono attesi tantissimi appuntamenti in occasione dell’inaugurazione di Radici, il festival dell’identità (coltivata, negata, ritrovata). La Fondazione Circolo dei lettori e il Cinema Centrale collaborano per portare incontri, musica e cinema per questo evento, curato da Giuseppe Culicchia e sostenuto dall’Assessorato all’Emigrazione della Regione Piemonte.
Oggi spesso ci si interroga sul significato della parola identità: quella individuale a quella collettiva, come unisca una nazione, un popolo e come siamo sempre più omologati. “Uno, nessuno, centomila” scriveva Pirandello, il consumismo prima e la tecnologia oggi esasperano sempre di più questo concetto e questa ricerca (e perdita) del sé. Radici indaga anche le migrazioni, chi è stato costretto ad espatriare e com’è vivere sospeso tra due mondi.
Da mercoledì 1 fino al 5 di Novembre si terranno incontri e proiezioni, dopo l’anteprima del 21 Ottobre con Bret Easton Ellis (scrittore del noto “American Psycho”) che ha presentato “Le schegge”, il suo ultimo romanzo.
Radici, il programma tra la Fondazione Circolo dei Lettori e il Cinema Centrale
Di seguito il programma del festival, diviso tra la sede della Fondazione in Via Bogino 9 e il Cinema Centrale di Via Carlo Alberto 27 per le radici di mezzanotte. Gli eventi sono tutti a ingresso libero, fino a esaurimento posti.
Chi volesse può comunque prenotare nelle prime file acquistando la Carta Io leggo di Più e mandando una mail a info@circololettori.it oppure chiamando il numero 011 8904401. Per ogni dubbio consigliamo di dare uno sguardo al sito della Fondazione Circolo dei Lettori.
MERCOLEDÌ 1 NOVEMBRE
Ore 17.00
VIVA LA PAMPA GRINGA!
con Eugenio Goria, Albina Malerba, Giovanni Tesio e, in collegamento da Santa Fe per la FAPA – Federazione delle Associazioni Piemontesi d’Argentina, Hernan Trossero, Alejandra Gaido e Laura Moro
Quanti sono i Piemontesi d’Argentina? Tantissimi, e generazione dopo generazione hanno saputo mantenere nel corso del tempo un fortissimo legame con la terra d’origine, a cominciare dall’uso del dialetto, che naturalmente non è rimasto immutato una volta sbarcato al di là dell’Atlantico. Quando le radici e l’identità di una comunità si rinnovano innanzitutto attraverso la lingua.
Ore 19.00
GIORDANO BRUNO GUERRI
Gabriele D’Annunzio e la Carta del Carnaro
con Giuseppe Culicchia
Per un breve periodo all’alba degli anni Venti del Novecento, Fiume diventa uno stato libero nel cuore dell’Europa, nel quale il poeta-soldato Gabriele D’Annunzio riesce a dare vita alla prima T.A.Z. – o Zona Temporaneamente Liberata – della Storia. La Carta del Carnaro è la sua avanzatissima costituzione, senza eguali nel mondo.
Ore 21.00
MARIA GRAZIA CALANDRONE
Vite in sospeso tra genitori adottivi e genitori biologici
con Simonetta Sciandivasci
Nel romanzo Dove non mi hai portata (Einaudi), finalista del Premio Strega 2023, l’autrice racconta la storia autobiografica della sua indagine sul proprio passato, quello di una bambina di appena otto mesi abbandonata nel parco di Villa Borghese da parte dei genitori poi suicidi. E costruisce allo stesso tempo il ritratto dell’Italia da cui tutti noi proveniamo.
Ore 24.00, Cinema Centrale | RADICI DI MEZZANOTTE
L’ODIO DI MATHIEU KASSOVITZ
presentato da Giuseppe Culicchia ed Enrico Verra
in collaborazione con Aiace Torino
Prima prova d’autore per Mathieu Kassovitz, L’odio segnò l’esordio sul grande schermo di Vincent Cassel e all’uscita in patria scatenò feroci polemiche per la crudezza con cui raccontava le banlieues parigine, le rivolte che vedevano protagonisti i figli degli immigrati dal Nordafrica e il fallimento delle politiche di integrazione.
GIOVEDì 2 NOVEMBRE
Ore 17.30
ENZO BIANCHI
Identità e Comunità
con Francesco Antonioli
Quando l’individuo trova se stesso nella condivisione, nella meditazione e nel dialogo, aprendosi all’Altro da sé. Il Cristianesimo delle origini, oggi, e l’idea di comunità in un mondo ridotto a semplice sfondo dei nostri selfie, in cui a prevalere è sempre più l’egoismo narcisista del singolo, che nel frattempo da cittadino è diventato consumatore.
Ore 19.00
PAOLA AGOSTI
Dal Piemonte al Rio de la Plata
con Elena Loewenthal
Da sempre interessata al tema dell’emigrazione, Paola Agosti si è imbattuta già più di quarant’anni fa – lavorando alla trascrizione visiva de Il mondo dei vinti di Nuto Revelli – nelle testimonianze dei Piemontesi che lasciarono la loro terra per le Americhe, e in particolare per l’Argentina. Nel corso dei decenni ha compiuto più viaggi in quel Paese, la “Pampa gringa” che è diventata una seconda patria per quegli Italiani. E ce la racconta attraverso la sua testimonianza e le sue fotografie.
Ore 21.00
PAOLO DI PAOLO
PPP e la mutazione antropologica degli Italiani
con Giuseppe Culicchia
Nel solco del Giacomo Leopardi che nel suo Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani individuò i tratti della nostra identità nazionale, Pier Paolo Pasolini ha saputo intercettare in anticipo sui tempi i segnali di quel mutamento antropologico che con l’avvento del consumismo ha cambiato per sempre l’Italia e gli Italiani.
Ore 24.00, Cinema Centrale | RADICI DI MEZZANOTTE
IL SORPASSO DI DINO RISI
presentato da Enrico Verra
in collaborazione con Aiace Torino
Girato da Dino Risi nell’estate del 1961, in pieno Boom, Il sorpasso racconta attraverso l’indimenticabile viaggio in auto lungo l’Aurelia di Bruno (Vittorio Gassman) e Roberto (Jean-Louis Trintignant) il mutamento antropologico degli Italiani, colto nel passaggio dell’Italia da Paese agricolo a consumista.
VENERDì 3 NOVEMBRE
Ore 18.00
ROBERTO ALAJMO
Mediterraneo Culture Club
con Giuseppe Culicchia
Come scrisse Goethe nel suo Viaggio in Italia, «la Sicilia è la chiave di tutto». Già parte della Magna Grecia, porta d’accesso all’Europa e collegamento tra questa e il mondo arabo, l’isola che isola non è ha una storia unica fatta di conquiste, contaminazioni e migrazioni, che molto dice sulle nostre radici.
Ore 19.00
MARCELLO VENEZIANI
Identità, tradizione e negazione
con Giuseppe Culicchia
Quand’è che i concetti di identità e tradizione sono diventati, se riferiti all’Occidente, politicamente scorretti? E perché? Che senso ha cancellare pezzi di storia e di cultura anziché studiarli e, a seconda dei casi, trarne insegnamento o criticarli? Dai campus delle università americane, la “cancel culture” è arrivata fino a noi. E a un tratto, rieccoci a Salem.
Ore 21.00
EMIR KUSTURICA
Da Underground all’Angelo ribelle
con Pietro Negri Scaglione
Il regista serbo due volte Palma d’Oro a Cannes, che con Underground ha raccontato la guerra civile che ha insanguinato l’ex Jugoslavia, rende omaggio nel suo ultimo libro al Premio Nobel per la Letteratura Peter Handke, andando alle radici dell’odio che ha lacerato quel lembo d’Europa sul finire del Novecento.
Ore24.00, Cinema Centrale | RADICI DI MEZZANOTTE
GATTO NERO GATTO BIANCO DI EMIR KUSTURICA
presentato da Enrico Verra e Giuseppe Culicchia
in collaborazione con Aiace Torino
Girato da Kusturica lungo il Danubio, nei pressi del confine serbo-bulgaro, doveva essere un documentario sulla musica gitana intitolato Musika Akrobatika, ma poi il regista (e musicista, oggi anche scrittore) decise di cambiare progetto in corsa e ne fece un film che, prendendo lo spunto dal desiderio di quattro giovani di sfuggire al matrimonio, mette in scena un popolo.
SABATO 4 NOVEMBRE
Ore 11.00
FARIAN SABAHI
Due Paesi, una storia
con Alessandra Coppola
L’autrice di Non legare il cuore. La mia storia persiana tra due Paesi e tre religioni (Solferino) racconta con l’ausilio di preziose immagini di famiglia una storia di identità sospesa, le cui radici si ramificano tra la Persia e il Piemonte.
Ore 15.00
ILIDE CARMIGNANI
Un caffè con l’alter-ego
con Giuseppe Culicchia
Il mestiere di chi traduce comporta la necessità di calarsi completamente nell’opera altrui: chi traduce si trasforma in sosia, cerca nella sua lingua le parole che non sempre possono restituire con esattezza l’originale. Si tratta di mettere da parte la propria identità e di assumerne un’altra, non sulla scena come succede agli attori, ma tra le pagine di un romanzo. E Ilide Carmignani, traduttrice di scrittori come Gabriel García Márquez, Roberto Bolaño e Luis Sepúlveda, ne sa qualcosa.
Ore 18.00
JAVIER CHIABRANDO
Piemontesi d’Argentina
con Giorgio Ballario
La comunità dei Piemontesi d’Argentina è notoriamente assai numerosa e ha saputo mantenere nel corso dei decenni un rapporto unico con le proprie radici. E Javier Chiabrando, acclamato scrittore di noir discendente da genitori originari della nostra regione, vi appartiene a pieno titolo.
a seguire
La Cricca dij Mes-cià
IL CONCERTO
con Maurizio Bongioanni, fisarmonica, Daniele Ronco, voce, Matteo Ternavasio, chitarra, Simone Chiappalone, basso, Emanuele Bevione, fiati e Davide Barbero, percussioni
La Cricca dij mes-cià è un gruppo di musica folk popolare nato nel 2013. Alterna canti della tradizione rivisti in chiave ballabile con canzoni di proprio pugno. Cantano l’amore e le tradizioni, lo spopolamento dei paesi, il consumo di suolo, l’importanza di possedere un orto. Il ritmo trainante si mischia al piemontese, il genere folk è contaminato. Dalla tournée in Argentina, presso le comunità piemontesi, ne è nato il documentario Réis-Raìz.
Ore 21.00
PAOLO NORI
A cosa servono i Russi
introduce Giuseppe Culicchia
Lo scrittore e traduttore porta a Torino il suo reading-spettacolo A cosa servono i Russi. Perché passo la mia vita con in mano dei libri scritti in una città, Pietroburgo, lontana tremila chilometri da dove abito io? Un monologo per immagini con la musica di Modest Musorgskij, le voci originali di Lev Tolstoj, Anna Achmátova e Iosif Brodskij e le immagini di Claudio Sforza.
Ore 24.00, Cinema Centrale | RADICI DI MEZZANOTTE
GOOD BYE, LENIN! DI WOLFGANG BECKER
presentato da Giuseppe Culicchia
in collaborazione con Aiace Torino
La pellicola di Wolfgang Becker racconta in modo scanzonato e a tratti surreale la perdita di identità di un popolo, e la storia della protagonista interpretata da Katrin Sass è la metafora di un Paese che con la caduta del Muro ha dovuto letteralmente reinventarsi, perché da un giorno all’altro era finito non solo un regime ma un intero sistema di valori.
DOMENICA 5 NOVEMBRE
Ore 11.00
RUTH DUREGHELLO
Quando le radici sono di fronte e il futuro sta dietro le spalle
con Elena Loewenthal
Quando le radici sono di fronte e il futuro sta dietro le spalle: o dell’unicità di un popolo capace di conservare la propria identità rinnovandola nel corso del tempo in ogni dove. L’ex presidente della Comunità Ebraica di Roma dialoga con la direttrice della Fondazione Circolo dei lettori Elena Loewenthal.
Ore 12.00
FRANCO CARDINI
Un secolo dopo Il tramonto dell’Occidente di Spengler: a che punto è la notte?
introduce Giuseppe Culicchia
Il filosofo, storico e scrittore tedesco Oswald Spengler scrisse Il tramonto dell’Occidente tra il 1918 e il 1922. A un secolo di distanza, Franco Cardini si interroga nel suo La deriva dell’Occidente (Laterza) sull’identità di questa parte di mondo anche alla luce del rinnovato conflitto geopolitico con un Oriente nuovamente accusato di barbarie nel contesto della guerra che sta sconvolgendo l’Ucraina.
Ore 17.00
INGO SCHULZE
E oplà, il mondo si capovolse
con Giuseppe Culicchia
Nato e cresciuto nell’ex Repubblica Democratica Tedesca o DDR, Ingo Schulze – autore per Feltrinelli del recente La rettitudine degli assassini – ha visto sgretolarsi alla pari dei suoi connazionali non solo il Muro di Berlino ma anche l’identità di un popolo, ritrovandosi a doverne costruire un’altra, e nei suoi libri ha saputo raccontarlo come pochi.
Ore 21.00
STEFANIA ROCCA
L’Italia è il Paese in cui sono accampati gli Italiani
reading da Diario Notturno e La solitudine del Satiro di Ennio Flaiano
introduce Giuseppe Culicchia
Ennio Flaiano, scrittore, giornalista e sceneggiatore nella Roma della Dolce Vita portata sul grande schermo da Federico Fellini ha saputo raccontare come pochi l’Italia e i suoi abitanti da un punto di vista antropologico. Il reading ricostruisce, attraverso le sue pagine, l’identità di un popolo e di un Paese andando alle radici di La grande bellezza di Paolo Sorrentino.