Conway The Machine, più che un rapper, per certi versi sembra quasi il protagonista di un romanzo ottocentesco, di quelli che passano attraverso la sofferenza in cerca di un’espiazione, portandosi però sempre addosso certe cicatrici. Ma partiamo con ordine: nato nel 1982, Conway è uno dei protagonisti della scena hip-hop East Coast attuale. Lo è da quando, all’incirca una decina di anni fa, ha creato assieme a Mach-Hommy e al fratellastro Westside Gunn la Griselda Records, label indipendente che un passo dopo l’altro ha dato nuovo lustro alla scena rap newyorchese. Articolo a cura di Filippo Santin.
La storia di Conway, si diceva, è particolare. Come tanti altri gangsta rapper ha avuto un trascorso giovanile in galera, dove si è convinto a cambiare vita e dedicarsi alla musica. Tuttavia nel 2012 accade un evento che cambia la sua intera esistenza: viene infatti raggiunto da alcuni colpi di proiettile alla testa, al collo, alla spalla, riuscendo miracolosamente a sopravvivere, ma riportando la paralisi permanente di metà parte del viso. Questo ha condizionato non solo il suo modo di fare rap, dal flow alla sua caratteristica delivery, rendendolo in qualche modo unico, ma anche la sua faticosa condizione personale, di cui ha parlato nelle sue canzoni soprattutto negli ultimi dischi.
Per i fan Conway ha quindi un’aura magnetica resa anche dalla sua biografia, quella appunto del sopravvissuto, di cui racconta nei momenti più introspettivi, ma non è soltanto questo. La sua musica è anche l’ideale per tutti i semplici appassionati di street rap, dei giochi di parole virtuosi, di quel liricismo dal sapore anni ’90, ma anche del suono boom-bap newyorchese, declinato dal marchio Griselda in qualcosa di più contemporaneo, ma sempre “sporco”, come i marciapiedi che fanno da palcoscenico alle storie più crude nel ghetto.
Il sound spesso un po’ cupo di Conway, così come quello dei suoi sodali, non concede molto alle sfumature più commerciali, melodiche, ma è riuscito comunque a ottenere notevoli numeri, partendo dall’underground fino a raggiungere un certo tipo di grande pubblico – tant’è che l’album del 2022 “God Don’t Make Mistakes” è stato pubblicato dalla Shady Records di Eminem, con cui ha pure duettato in “Bang”.
Oggi Conway The Machine è dunque uno dei personaggi più affascinanti della scena rap americana, sempre in lotta con i suoi traumi, ma grato anche di aver potuto avere salva la voce, per poter raccontare sempre la sua storia.
Grazie a Soul Food Promotions, che proprio il mese scorso ha portato in Italia Rome Streetz, altro membro vicino a Griselda, Conway tornerà in Italia, dopo essersi già esibito in passato a Milano: stavolta l’appuntamento è per domenica 15 ottobre al Locomotiv Club di Bologna.