La nostra selezione dei film in uscita al cinema a settembre, tra ritorni di grandi autori, esordi promettenti e svogliate sfide del cinema mainstream. Articolo di Umberto Scaramozzino.
Siamo reduci dal fenomeno Barbenheimer, la formidabile manovra che ha unito in un’unica grande promozione virale i due film mainstream più importanti della stagione: Barbie di Greta Gerwig e Oppenheimer di Christopher Nolan.
Un trend talmente forte da aver preso piede anche da noi, dove i due film hanno avuto una distribuzione asincrona a più di un mese di distanza l’uno dall’altro.
Che altro? Abbiamo visto Tom Cruise superare gli incassi di John Wick 4 con il suo Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno (“suo”, anche se è diretto dal solito Christopher McQuarrie, impeccabile) e Shark 2 – L’Abisso, di Ben Wheatley e con Jason Statham, che ha staccato più biglietti del previsto al botteghino, candidandosi per il premio “sorpresa dell’estate 2023”.
Tutto questo mentre a Hollywood si cagano tutti un po’ addosso per l’attuale sciopero di attori e sceneggiatori, che ha tagliato il preoccupante traguardo dei 100 giorni di stallo.
Dopo l’uscita di Oppenheimer, ora guardiamo con fiducia al calendario di settembre, che si articola tra ritorni di grandi autori, esordi promettenti e svogliate sfide del cinema mainstream.
Film in uscita al cinema settembre 2023
Ecco i titoli che abbiamo selezionato nella nostra guida ai film in uscita al cinema a settembre:
- Io Capitano
- Asteroid City
- Assassinio a Venezia
- Gran Turismo: La Storia di un Sogno Impossibile
- I Mercen4ri – Expendables
- The Palace
- The Creator
- Talk to Me
- Dogman (UPDATE: posticipato al 5 ottobre)
Io Capitano (Matteo Garrone, 7 settembre)
Matteo Garrone è uno dei grandi riferimenti contemporanei del nostro cinema ed erano quattro anni che non usciva un suo film, da quel Pinocchio del 2019 che portò due nomination tecniche agli Oscar.
Io Capitano sarà presentato in concorso alla 80° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ed è ispirato alla storia vera di alcuni giovani ragazzi – nel film Seydou e Moussa, interpretati da Seydou Sarr e Moustapha Fall – che partono da Dakar, capitale del Senegal, per giungere in Europa attraversando il deserto, il mare e tutte le criticità della nostra specie.
Un’odissea contemporanea raccontata dal nostro cineasta più fiabesco. Si sentiva la mancanza del buon Garrone, eh?
Assassinio a Venezia (Kenneth Branagh, 14 settembre)
Prosegue l’avventura di Kenneth Branagh nel mondo di Agatha Christie e del suo Hercule Poirot. Dopo Assassinio sull’Orient Express e Assassinio sul Nilo, il regista premio Oscar si cimenta con Assassinio a Venezia, tratto dal romanzo Poirot e la Strage Degli Innocenti.
Il titolo del film diverge per dare continuità alla saga cinematografica che, un po’ inaspettatamente, negli anni ha raccolto un nutrito seguito e per dare risalto all’ambientazione: la città lagunare più famosa al mondo. Tira più un canale di Venezia che un carro di buoi in salita, no?
Fun fact: dopo il ruolo da villain in John Wick 2 nel 2017, Riccardo Scamarcio riesce a inserirsi in un’altra saga americana di successo. In Assassinio a Venezia interpreta il personaggio Vitale Portfoglio.
Gran Turismo: La Storia di un Sogno Impossibile (Neill Blomkamp, 20 settembre)
Ma come diamine ha fatto Neill Blomkamp a passare dall’essere uno dei nomi più rilevanti dello sci-fi internazionale ad accettare di dirigere un film che fa leva sul brand videoludico di Gran Turismo? Eh sì, la colpa è forse di quel disastro di Demonic, horror del 2021 che sarebbe meglio dimenticare.
Questo Gran Turismo: La Storia di un Sogno Impossibile, in realtà, si basa su una storia che ha del potenziale, come tutte le storie vere di chi ottiene il successo in modo non convenzionale, quindi una chance se la merita. E poi le corse automobilistiche al cinema sono sempre fighe. Detto questo: ci ridate il Neill Blomkamp autore imperfetto ma immaginifico, per favore? Grazie.
I Mercen4ri – Expendables (Scott Waugh, 21 settembre)
Quanto può andare avanti un franchise pensato interamente come un tributo? A quanto pare almeno quattro film. Lo conferma I Mercen4ri, quarto capitolo di Expendables, la saga che omaggia tutto l’action degli anni Ottanta e Novanta, portando sullo schermo i suoi indimenticabili eroi, all’insegna della geniale tagline: “Moriranno quando saranno morti”.
Ai veterani Jason Statham, Dolph Lundgren, Randy Couture e Sylvester Stallone si aggiungono due elementi che potrebbero essere gli “show stealer” del film: 50 Cent e Megan Fox, che già dal trailer promettono scintille.
Il cast dei primi tre era più ricco? Decisamente. Si sentiva il bisogno di farne un altro? Mah. Si andrà a vederlo? Eh, dai.
Asteroid City (Wes Anderson, 28 settembre)
L’uscita di un film di Wes Anderson è sempre un evento e anche in questo caso il cast fa girare la testa: Scarlett Johansson, Tom Hanks, Margot Robbie, Edward Norton, Tilda Swinton, Bryan Cranston, Adrien Brody, Hope Davis, Steve Carell, Matt Dillon, Maya Hawke, Willem Dafoe, Jeff Goldblum e tanti, tantissimi altri.
La nuova commedia surreale del regista texano è ambientata in una desertica città fittizia degli anni Cinquanta e attinge dalla mitologia americana degli avvistamenti e delle attività extraterrestri.
Asteroid City è stato presentato in concorso al Festival del Cinema di Cannes e arriva in sala dopo mesi d’attesa, durante i quali su Instagram e TikTok è dilagata la mania di documentare le nostre città imitando lo stile del più noto esteta del cinema contemporaneo. Ci sono più video di “Torino come in un film di Wes Anderson” che di gattini. Però tranquilli: il trend si è già sgonfiato, si può andare al cinema senza il rischio di avere la nausea.
The Palace (Roman Polanski, 28 settembre)
Altra anteprima della 80° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, altro gradito ritorno di un colosso del cinema internazionale. Roman Polanski, pronto a spegnere le novanta candeline, torna a farsi produrre dal nostro Luca Barbareschi per Èliseo entertainment con Rai Cinema, rinsaldando la partnership nata con L’Ufficiale e la Spia, vincitore del Gran Premio della Giuria proprio a Venezia, nel 2019.
The Palace è un film di respiro internazionale, trattandosi di una coproduzione con Polonia, Svizzera e Francia. Lo è anche il cast, dall’americano Mickey Rourke al tedesco Oliver Masucci, passando per la francese Fanny Ardant e l’inglese John Cleese. Ah sì, e ovviamente Luca Barbareschi stesso, che ha investito personalmente ben 4 dei 17 milioni del budget del progetto.
Ok, ma di cosa parla? Di un gruppo di personaggi dell’alta società che si riunisce al Palace Hotel di Gstaad, in Svizzera, per passare tra gli eccessi la storica notte del 31 dicembre 1999. Un film che si potrebbe promuovere anche solo con la sinossi.
The Creator (Gareth Edwards, 28 settembre)
Le aspettative di Hollywood sull’inglese Gareth Edwards sono sempre più grandi. Perché? Eh, perché ha stupito il cinema indipendente con il suo Monsters, ha diretto un ottimo Godzilla e con Rogue One ha messo la firma sul contenuto di Star Wars più apprezzato del tormentato corso Disney.
Con The Creator è evidente che la fiducia nei mezzi di Edwards sia totale. Per le mani ha tutti gli ingredienti giusti per essere attuale: c’è il rischio apocalittico, c’è l’intelligenza artificiale e c’è il rapporto padre-figlio senza legami di sangue che piace tanto, come in The Last of Us o The Mandalorian. No, non hanno scelto Pedro Pascal per il ruolo del padre, almeno qui. Al suo posto c’è l’ottimo John David Washington.
Sarà davvero tra gli eventi cinematografici dell’anno come sostiene il narcisista reparto marketing del film?
Talk to Me (Danny Philippou e Michael Philippou, 28 settembre)
Talk To Me è il primo lungometraggio di Danny Philippou e Michael Philippou, due fratelli australiani che sembra abbiano confezionato un cult già al primo tentativo.
Nel resto del mondo è già uscito e se n’è parlato un gran bene, tanto che pare possa essere considerato l’horror dell’anno, se non addirittura il debutto dell’anno.
Non solo: essendosi rivelato anche il secondo miglior esordio di sempre della casa di distribuzione indipendente A24 (il primo, insuperabile, resta Hereditary di Ari Aster), da pochi giorni è già stato confermato il suo sequel: Talk 2 Me. Con la rapidità di Internet Explorer lo vediamo arrivare anche nelle nostre sale. Imperdibile.
Dogman (Luc Besson, 28 settembre posticipato al 5 ottobre)
A chiudere il mese c’è il controverso Luc Besson, che con il suo nuovo film si accosta forse involontariamente al primo regista di questa guida. Ricordate Dogman del nostro Matteo Garrone? Fece incetta di premi nel 2018 raccontando la drammatica storia del canaro della magliana in una sorta di western urbano.
Anche nel Dogman di Luc Besson il dramma e i cani sono centrali, ma si tratta questa volta di un thriller fatto e finito, come nella migliore filmografia del cineasta francese. Dopo alcuni risultati disastrosi con i fantascientifici Lucy (2014) e Valerian e la città dei mille pianeti (2017), Besson aveva già provato a tornare nel suo terreno di gioco più congeniale con Anna, film del 2019 che ha spaccato in due i responsi: terribili quelli della critica, ottimi quelli del pubblico. Riuscirà Dogman a mettere di nuovo tutti d’accordo?