“La figlia del reggimento” di Donizetti al Teatro Regio per una nuova Anteprima Giovani

Che cosa succede se, dopo aver trascorso una vita intera a credere di essere una semplice e orfana vivandiera, scopri di essere, in realtà, la figlia di una marchesa? È quello che racconta in musica Gaetano Donizetti ne La figlia del reggimento, in programma venerdì 12 maggio al Teatro Regio di Torino per la nuova Anteprima Giovani dedicata agli Under 30 (inizio alle ore 20).

Nella sua prima, e più fortunata, opera francese – concepita a Parigi nel 1840 su libretto di Jules-Henry Vernoy de Saint-Georges e Jean-François A. Bayard-, il compositore bergamasco narra le avventure di Marie, allevata – nel vero senso della parola – dal Ventunesimo reggimento dell’esercito napoleonico, i cui rudi, ma teneri, soldati l’hanno trovata da piccola sul campo di battaglia e hanno deciso, così, di adottarla, trasformandola in un “maschiaccio” amante della musica del tamburo e delle parolacce.

La vicenda, suddivisa in due atti e cadenzata in parti cantate e recitate, si svolge tra le montagne del Tirolo, in Svizzera, dove infuria una battaglia napoleonica. Qui si trovano anche la marchesa di Berkenfield e il maggiordomo Hortensius, in viaggio ma costretti a fermarsi a causa del conflitto. Preoccupati per i loro beni, vedono giungere da lontano i francesi, ossia il Ventunesimo reggimento capitanato dal sergente Sulplice, accompagnato, a sua volta, dalla vivandiera Marie.

Passano alcuni giorni e la ragazza, solitamente allegra, sembra perdere il suo buonumore. Il padre adottivo Sulplice gliene chiede le motivazioni, e Marie rivela di essere innamorata di Tonio, un tirolese che l’ha salvata dalla caduta in un crepaccio. Il sergente, tuttavia, la dissuade e le ricorda che potrà sposare solo un soldato del reggimento, e non potrà, dunque, cedere all’innamoramento per Tonio.

Nel frattempo, proprio quest’ultimo è portato al cospetto di Sulplice dai soldati francesi, che lo hanno scambiato per una spia. Marie spiega la successione dei fatti e, una volta rimasta sola con Tonio, dichiara, ricambiata, il suo amore per lui. L’uomo decide, allora, di arruolarsi nell’esercito francese e, una volta ottenuto l’incarico, chiede la mano della vivandiera.

Non tutti, però, sono d’accordo. A ricomparire è, infatti, la marchesa di Berkenfield, che desidera un lasciapassare: dato che il suo nome è stato ritrovato sui documenti rinvenuti negli abiti della piccola Marie – nel momento in cui è stata “adottata” dai soldati -, la donna, dopo aver esaminato le carte, dichiara che la ragazza è sua nipote, costringendola, così, a vivere con lei al castello.

Dopo un addio struggente, prende avvio, in questo modo, la “nuova vita” di Marie, fatta di buone maniere, lezioni di canto e raffinatezze. La ragazza è riottosa e i suoi modi soldateschi prendono il sopravvento, perciò la marchesa cerca di acquietarla annunciandole che presto sarà data in sposa al duca di Krakenthorp. L’arrivo di quest’ultimo, tuttavia, è provvidenzialmente anticipato da quello del Ventunesimo reggimento e, nello specifico, di Tonio, ora promosso al ruolo di capitano.

Il momento di gioia dura poco. La marchesa è decisa a maritare Marie e, pur di riuscirci, confessa a Sulplice che la ragazza è, in realtà, sua figlia, frutto della relazione con un ufficiale francese. Scoperta la verità, e non potendo contraddire il volere della (ritrovata) madre, Marie decide di assecondare il matrimonio combinato, e si allontana da Tonio.

A causa della tristezza che le colora il volto e dei ricordi felici legati alla sua infanzia che ripercorre di fronte agli invitati, la marchesa Berkenfield è intenerita e commossa dai racconti di Marie e compie una scelta inaspettata: annulla la cerimonia e acconsente al matrimonio d’amore con Tonio, in un lieto fine che si dipana in un clima di felicità generale.

Diretta dal maestro d’orchestra Evelino Pidò e con la regia, le scene e i costumi immaginifici del duo Barbe & Doucet – rinomati per l’unione di elementi reali e surreali – l’opera vedrà succedersi sul palco, nell’arco delle repliche in programma fino al 23 maggio, i seguenti interpreti: Giuliana Gianfaldoni e Caterina Sala (Marie); Manuela Custer (marchesa di Berkenfield); Arturo Brachetti (duchessa di Krackentorp); John Osborn e Pablo Martínez (Tonio); e Roberto de Candia (Sulplice).

prossimi appuntamenti di Anteprima Giovani saranno i seguenti:

  • Madama Butterfly – Sabato 10 giugno, ore 20.