“Scaring the Hoes” di Jpegmafia e Danny Brown: il caos di due weird nerd

“First off, fuck Elon Musk, eight dollars too much, bitch, that’s expensive” queste sono le prime parole che vengono pronunciate nel disco Scaring the hoes vol.1, l’album collaborativo tra Jpegmafia e Danny Brown che sono due delle figure più sperimentali, caotiche ed estreme della musica black.

In un periodo in cui l’hip hop sta vivendo il suo momento di saturazione più alto, finendo a ricampionare i classici del genere per fare leva sull’effetto nostalgia, arriva questo disco prodotto interamente da Jpegmafia che ha utilizzato solamente un SP-404, ed è nei samples che si trova il cuore pulsante del disco.

La scelta dei samples è veramente unica: spazia dalle pubblicità giapponesi,concerti di musica classica, hit r&b anni
duemila, Lady Gaga e Michael Jackson ma la lista non finisce qui (godete guardando il video ‘Every sample from scaring the hoes’ su Youtube del canale Bandstand). La genialità di Jpegmafia come produttore non è tanto nella scelta dei sample ma di come li utilizza: riesce a decostruirli al punto da farli suonare inediti, portandoli talmente lontani dalle
linee ritmiche e melodiche di provenienza da dargli una nuova anima. In quasi tutti i pezzi unisce vari samples così da donare alla produzione una complessa stratificazione che porta a una profondità musical unica che è sempre più rara in un’industria musicale piatta e sterile.

Altro aspetto su cui porre l’accento è la registrazione delle voci: cariche di riverberi, distorsori e effetti che rendono ancora più grezzo e caotico l’intero progetto. Sui social sono apparsi vari video e foto di loro due che registrano nei loro home studio, la foto più iconica è quella di Danny Brown che registra da sdraiato su un letto.

La parte lirica dei testi è follia allo stato puro: tramite l’ironia e una sana arroganza distruggono qualsiasi tipo di stereotipo del rap, anche se gli argomenti sono sempre i soliti del genere cioè droghe, sesso e stili di vita all’eccesso. La complessita delle citazioni e la costruzione di ogni brano passa tra la presa per il culo tipico dei meme alla
critica di un modo che porta all’autodistruzionem tutto questo fatto tramite riferimenti alla cultura pop degli ultimi anni, quini è un disco che rappresenta benissimo le subculture nate sopratutto su reddit o nei luoghi piu assurdi del web.

Sono loro stessi a definirsi come due weird nerd che vogliono portare una visione totalmente unica e personale che sicuramente lascerà il segno e influenzerà nuovi artisti, proprio come i primi dischi di Danny Brown hanno influenzato tutto il percorso musicale di Jpegmafia. Questo frullatore ironia e citazioni si rivede nella copertina del disco, dove loro due vengono raffigurati come due predicatori con in mano della armi, anche questa una citazione alla locandina del film Sweet Jesus Preacher man del 1973, uno di quei tanti film che hanno costituito la Blaxploitation.

Come suggerisce il titolo Scaring the hoes non è un album da pompare nei club non perché non ha la prerogativa di far ballare ma un progetto che soddisferà chi sta cercando qualcosa di nuovo in un genere che si sta standardizzando e storicizzando.