José Saramago libri più belli: la top 5 dell’autore portoghese

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Quali sono i libri più belli di José Saramago? Abbiamo selezionato cinque letture buone per approcciare l’autore e per approfondirne meglio alcune tematiche.

José Saramago è stato uno scrittore portoghese di fama internazionale, nato nel 1922 e mancato nel 2010. È stato il primo scrittore in lingua portoghese a vincere il premio Nobel per la letteratura nel 1998. Saramago è stato un autore prolifico, scrivendo romanzi, raccolte di poesie, opere teatrali e saggi.

Il suo stile narrativo è caratterizzato dall’uso di periodi lunghi e di un flusso di coscienza che spesso rendono la lettura dei suoi libri impegnativa ma allo stesso tempo estremamente appagante. I suoi libri spesso mescolano elementi di realismo e fantastico, ma sono tutti pervasi da una forte attenzione per la condizione umana e per i temi sociali e politici.

José Saramago libri più belli: i 5 titoli top da non perdere

Saramago è noto anche per la sua prosa molto descrittiva, spesso priva di punteggi, che rende la lettura dei suoi libri un’esperienza davvero difficile da descrivere.

Tra i suoi romanzi più famosi si annoverano “Memorial del convento” (1982), “L’uomo duplicato” (2002) e “Le intermittenze della morte” (2005). Un’altra opera di grande successo è “Il vangelo secondo Gesù Cristo” (1991), che ha causato una forte polemica in Portogallo a causa delle sue riletture della figura di Cristo.

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Una curiosità su Saramago è che, prima di diventare uno scrittore a tempo pieno, ha lavorato come fabbro, meccanico e dipendente dell’editoria. Inoltre, durante la sua vita, è stato un fervente sostenitore del comunismo e dell’ateismo, due temi che spesso emergono nei suoi libri.

Un ” fun fact” su Saramago è che non ha mai imparato a guidare e ha sempre preferito muoversi a piedi o con i mezzi pubblici. Questo aspetto della sua vita personale sembra essere riflesso anche nei suoi romanzi, in cui spesso vengono descritte situazioni in cui i personaggi si muovono a piedi o utilizzano i mezzi pubblici.

Nel panorama letterario internazionale, Saramago è considerato uno dei più grandi scrittori del XX secolo e la sua opera ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. La sua influenza si estende ben oltre la letteratura portoghese e ha ispirato molti scrittori di tutto il mondo.

Ecco la lista dei José Saramago libri più belli: 

  • L’uomo Duplicato 
  • Cecità
  • Racconto isola sconosciuta
  • Vangelo secondo Gesù Cristo
  • La Caverna 

L’uomo duplicato 

“L’uomo duplicato” è un romanzo di fantascienza scritto dal premio Nobel per la letteratura José Saramago. Il libro è stato pubblicato nel 2002 e ha subito riscosso un grande successo di critica e pubblico.

Il romanzo segue la storia di un insegnante di storia, Tertuliano Maximo Afonso, che si ritrova a guardare una videocassetta consigliatagli da un collega di matematica. Nel film, Tertuliano scopre con sorpresa che uno degli attori è identico a lui in ogni dettaglio, dal viso ai gesti. Inizia così una ricerca ossessiva per scoprire l’identità dell’attore e come sia possibile che esista una persona identica a lui.

Il romanzo esplora temi come l’identità, la doppia personalità e la natura dell’essere umano. Saramago utilizza il suo stile narrativo unico, senza punteggiatura e con lunghe frasi, per creare un’atmosfera inquietante e surreale.

Curiosamente, il protagonista del libro prende il nome da un antico filosofo gnostico, Tertullian, che credeva che il mondo fosse governato da due forze contrapposte, il bene e il male. Il libro è stato adattato per il cinema nel 2013 con il titolo “Enemy”, diretto dal regista canadese Denis Villeneuve e interpretato da Jake Gyllenhaal, che interpreta sia il protagonista Tertuliano che il suo doppio.

Cecità

Tra i Josè Saramago libri più belli non può mancare Cecità, romanzo che ha ottenuto un grande successo a livello internazionale, tanto da essere stato premiato con il Premio Nobel per la letteratura nel 1998. Il libro è stato anche adattato per il grande schermo con un film del 2008 diretto da Fernando Meirelles.

In Cecità, Saramago utilizza la metafora della cecità come una critica sociale alla società moderna e alla mancanza di umanità e solidarietà tra le persone. Inoltre, il romanzo presenta un’interessante riflessione sulla natura umana, sulla nostra capacità di sopravvivere in situazioni estreme e sulla difficoltà di comunicare.

La narrazione in Cecità è particolarmente interessante per la sua struttura e per l’uso di una punteggiatura molto peculiare. Infatti, Saramago non utilizza le virgole o i punti a capo, ma invece separa i dialoghi e le frasi con una virgola e un punto e virgola. Questo stile narrativo conferisce al romanzo un ritmo particolare e un’atmosfera onirica.

Il Racconto dell’Isola Sconosciuta 

Il Racconto dell’isola sconosciuta è uno dei libri più amati di José Saramago, e uno dei suoi lavori più brevi. Il romanzo affronta molte tematiche importanti come l’amore, la solitudine, la fede e la speranza. Inoltre, il libro presenta una profonda riflessione sull’essenza umana, la vita, la morte e l’identità personale.

Il racconto è narrato in prima persona, attraverso la voce di un uomo che si reca al palazzo del Re per chiedere di poter andare sull’isola sconosciuta. Il linguaggio utilizzato è semplice ma ricco di metafore e allegorie, che permettono al lettore di immergersi nella storia e di apprezzarne i dettagli.

Il romanzo è un esempio della caratteristica scrittura di Saramago, caratterizzata dall’uso di virgole e punti e virgola al posto dei tradizionali segni di interpunzione, rendendo la narrazione unica e distintiva.

Il Racconto dell’isola sconosciuta è un libro che affascina per la sua profondità e la sua semplicità. La storia è coinvolgente e i personaggi sono ben sviluppati, permettendo al lettore di comprendere le loro vite e i loro pensieri. La scrittura di Saramago è elegante e distintiva, che conferisce al romanzo un carattere unico e originale.

Il Vangelo secondo Gesù Cristo

Il Vangelo secondo Gesù Cristo di José Saramago ha suscitato un grande interesse e polemica, in particolare tra i cristiani, quando è stato pubblicato per la prima volta nel 1991. Infatti, molti lettori hanno criticato il romanzo per la sua rilettura controversa e non ortodossa della vita di Gesù Cristo.

Tuttavia, il libro ha anche ottenuto molti elogi per la sua scrittura coinvolgente e la sua capacità di far emergere una nuova e interessante prospettiva sulla figura di Gesù Cristo. Saramago è stato premiato con il Premio Nobel per la letteratura nel 1998, che ha ulteriormente contribuito a far conoscere il libro in tutto il mondo.

Una delle peculiarità della scrittura di Saramago è la sua capacità di utilizzare la lingua portoghese in modo innovativo. Egli fa un uso creativo della punteggiatura, evitando di utilizzare i tradizionali punti e virgola, e utilizzando spesso frasi lunghe e complesse per creare un effetto di flusso di coscienza.

Il romanzo è noto per il suo approccio “fuori dal coro” alla figura di Maria, la madre di Gesù. Saramago esplora il suo personaggio in modo profondo, offrendo una prospettiva diversa da quella tradizionale della madre pia e devota. Invece, Maria è descritta come una donna forte e indipendente, che lotta per proteggere suo figlio dalla violenza e dall’ingiustizia.

Il Vangelo secondo Gesù Cristo è un libro che offre molto più di una semplice rilettura della vita di Gesù Cristo. Saramago utilizza la sua abilità narrativa per creare una narrazione coinvolgente e profonda, che esplora la figura di Gesù Cristo in modo innovativo e filosofico. Se sei alla ricerca di una lettura che sfida le tue opinioni e ti ispira a pensare in modo diverso, allora questo libro è sicuramente consigliato.

La Caverna 

La Caverna di José Saramago è un romanzo che esplora la natura umana e le conseguenze del capitalismo sulla società contemporanea. La storia si svolge in un mondo dove il Centro, una grande organizzazione economica, domina la vita delle persone, decidendo ciò che devono produrre, consumare e persino pensare.

Il protagonista, Cipriano Algor, è un vasaio che vive con la figlia Marta e il genero Marçal, guardiano in prova presso il Centro. Dopo aver subito un duro colpo quando il Centro annulla il suo ordine per le ceramiche di Cipriano, il protagonista si trova costretto a trovare nuovi modi per guadagnarsi da vivere e mantenere la propria dignità.

Saramago utilizza la storia della famiglia Algor per esplorare temi profondi come l’alienazione, la solitudine e la disumanizzazione causati dall’asservimento alla logica del profitto. Allo stesso tempo, il romanzo offre anche una riflessione sul ruolo dell’arte e della creatività nella nostra vita quotidiana.

Un elemento interessante del libro è la presenza di un personaggio misterioso noto come “il sopravvissuto”, che rappresenta una sorta di guida spirituale per Cipriano, incoraggiandolo a trovare la propria strada nel mondo e a lottare per la propria libertà.

Saramago utilizza uno stile di scrittura come al solito unico e caratteristico, che consiste in lunghe frasi senza punteggiatura e dialoghi senza virgolette. Un flusso di coscienza che permette al lettore di immergersi completamente nella storia.

Qui Saramago ci invita a riflettere sul ruolo dell’arte e della creatività nella nostra vita, nonché sulle conseguenze del capitalismo sulla società moderna.

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