Arrivano i primi nomi della line up di C2C Festival 2023, giunto alla sua ventunesima edizione.
Si svolgerà a novembre, nel prestigioso contesto della Contemporary Art Week torinese, la ventunesima edizione di C2C Festival. Appena tre mesi fa si è svolta con grande successo l’edizione del ventennale del Festival, confermando C2C come il più grande festival musicale indoor in Italia.
Un’edizione monumentale che ha registrato 35.000 partecipanti da 40 nazioni da tutto il mondo, record assoluto per il festival, che ha consolidato il posizionamento internazionale del Festival nel network dei grandi eventi musicali contemporanei, abbattendo definitivamente i confini e le distanze tra generi musicali.
Nel corso di questi vent’anni, C2C Festival ha presentato alcune delle evoluzioni più avventurose della scena musicale avant-pop in luoghi straordinari. Avanguardia globale, cultura pop contemporanea, produzioni transdisciplinari tra musica arte e tecnologia, indipendenza culturale, sono i tratti distintivi dei venti anni di storia di C2C Festival.
C2C Festival 2023 line up: fuori i primi nomi
La ventunesima edizione del Festival sarà dedicata al tema del mondo, tema che ha plasmato il programma di C2C Festival 2023. C2C Festival durerà quattro giorni, dal 2 al 5 novembre: tra le varie location le magnifiche OGR e il Lingotto, dove la produzione all’avanguardia del Festival toccherà nuovamente il suo zenit.
Ecco la C2C Festival 2023 line up, in attesa che si aggiugano altri nomi nelle prossime settimane:
- Flying Lotus
- Yves Tumor
- Space Afrika
- Caroline Polachek
- King Krule
- Lucrecia Dalt
- Maral
- Marina Herlop
- Nick Leon
- Overmono
- Sangre Nueva
- Shabjdeed
- Al Nather
- Daboor & Mouri.
La line up artistica, tra musica pop avanzata, r&b, elettronica, rock, sperimentale, rap, jazz, post-punk. Altri artisti si aggiungeranno nelle prossime settimane. I biglietti saranno in vendita dal 2 febbraio sulla piattaforma dice.fm a questo link.
La vocazione avant-pop del festival è perfettamente incarnata da Caroline Polachek, artista newyorkese al proprio debutto italiano, emersa nel sottobosco indipendente ai tempi del duo Chairlift e ora solista in ascesa al rango di diva: status destinato ad essere consacrato dal nuovo album “Desire, I Want to Turn Into You”, album in uscita il giorno di San Valentino.
Di ritorno per la prima volta in Europa dopo cinque anni è l’altrettanto versatile Flying Lotus, peso massimo californiano del quale rimane indimenticabile lo show audiovisivo presentato nell’edizione 2012 del Festival: premessa di una replica influenzata verosimilmente dalle divagazioni cinematografiche del protagonista sul registro dell’horror, nel lungometraggio Kuso e nel corto Ozzy’s Dungeon, incluso nel film antologico V/H/S/99.
Un’altra figura di grande richiamo è King Krule: affermato cantautore londinese che snocciola storie di vita vissuta su basi che svariano con disinvoltura dal post punk al jazz. Di indiscutibile personalità come il giramondo Yves Tumor: il ritorno in scena di quest’ultimo coincide con l’imminente pubblicazione di un nuovo lavoro discografico, “Praise A Lord Who Chews But Which Does Not Consume; (Or Simply, Hot Between Worlds)”, in uscita il prossimo 17 marzo e preannunciato dal singolo “God Is a Circle”, ennesima testimonianza di un talento irrequieto.
D’oltremanica arrivano cavalcando un’onda da next big thing gli Overmono: duo gallese composto dai fratelli Russell, Ed e Tom, il cui album d’esordio “Good Lies” è in agenda a maggio, dopo il successo di singoli come “So U Kno”.
A loro si aggiungono alcuni talenti che si sono distinti per la loro originalità: ad esempio la compositrice, cantante e pianista catalana di estrazione accademica Marina Herlop, che propone dal vivo con due coriste e un percussionista i contenuti di “Pripyat”, disco fra i più acclamati nel 2022, oppure Maral, statunitense dal background iraniano che nel recente “Ground Groove” ricolloca le suggestioni della musica tradizionale del proprio paese d’origine in un habitat sonoro postindustriale.
E ancora: Lucrecia Dalt, alla riscoperta degli ascendenti familiari nel sorprendente “¡Ay!”, dove l’eco remota del folklore colombiano incontra i linguaggi della contemporaneità e si proietta nel futuro attraverso la narrazione fantascientifica dell’odissea terrestre di una creatura aliena.
Originari della Colombia sono anche Florentino – in trio con il dominicano Kelman Duran e l’ecuadoriano/ argentino DJ Python sotto l’intestazione Sangre Nueva a ritmo di reggaetón – e Nick León, esponente della scuola meticcia di Miami apprezzato da Rosalía, che lo ha voluto al mixer in una traccia di “Motomami”, e autore di “Xtasis”, singolo a cui è stato assegnato il titolo di miglior brano del 2022 da prestigiose testate.
Il cartellone di C2C Festival annovera anche il ritorno degli Space Afrika, duo di Manchester da cui si attende il seguito di “Honest Labour”, capolavoro nottambulo di ambient metropolitana, e lo showcase dedicato all’etichetta palestinese BLTNM, che dalla base di Ramallah diffonde il “futurismo arabo” predicato dal produttore Al Nather e il dj Mouri insieme ai rapper Shabjdeed e Daboor.