Tutta l’intensità e l’intimità dei Fine Before You Came al Magazzino sul Po

Continua il tour dell’ultimo lavoro discografico della band milanese “Forme Complesse”, all’interno della cornice raccolta e suggestiva del Magazzino sul Po di Torino per un live come al solito commovente, epico e sudato. 


_di Mario Lo Curzio

Una fresca serata torinese fa da contorno a un Magazzino sul Po prevedibilmente sold-out, al quale ieri si sono presentati i Fine Before You Came, fra gli apici delvpost-hardcore/emocore italiano, ormai da qualche anno sempre più votati al post-rock, ma non per questo dal minore impatto sonoro.

C’è spazio anche per una band spalla: i torinesi Low Standards, High Fives mettono in piedi un bellissimo
set di apertura, fondendo emocore e Midwest emo, e restando dunque decisamente in linea con i leitmotiv
della serata. I 5 ragazzi, di cui ben 3 chitarristi, mostrano grande esperienza (l’evento è infatti anche
l’occasione di festeggiare il loro decimo anniversario), sciorinando tappeti e intrecci sonori, screamo e
atmosfere oniriche.

Finalmente è il momento dei Fine Before You Came. Dopo una prima parte dedicata al loro ultimo album
“Forme Complesse”, ovvero le intensissime Gittana e Acquaghiacca, e la bellissima Come alberi, arriva il
primo terremoto dentro il locale: Capire settembre, una delle punte di diamante dei musicisti milanesi, fa
letteralmente esplodere il Magazzino, con tanto di stage diving di Iacopo, frontman della band. Dopo aver
ripreso momentaneamente il penultimo album “Il numero 7” con Ultimo giorno, arriva la vera chicca della
serata: probabilmente per la prima volta nella fase più mainstream dei FBYC, viene eseguita una cover. E
che cover! “Ti canto” di Dj Gruff, rielaborata così come lo farebbero i nostri, è un tuffo al cuore bellissimo e
inaspettato.

È il momento di ritornare sui passi di “Forme Complesse” con le struggenti Piano impreso e Cogoleto, prima
di avvicinarci al gran finale: i FBYC pescano dal loro passato (quasi) più antico e fanno letteralmente
impazzire il pubblico: Fede e O è un cerchio (tratti da “s f o r t u n a”) ricreano dentro il locale le atmosfere
post-hardcore più autentiche e ataviche, con annessi circle pit e stage diving.

Dopo l’emozionante Nonsenso comune, il concerto si chiude sulle note di Distanze, il cui outro è stato
modificato per l’occasione rendendola molto morbida e lasciandoci con una carezza notturna. I Fine Before
You Came si dimostrano ancora in splendida forma dopo 23 anni di attività (e inseparabilità), dando ancora
una volta l’esempio di quanto sia importante la loro dimensione live all’interno della quale riescono sempre
a creare un forte senso di contatto, intensità e umanità.