Per il ventennale Club to Club Festival annuncia Arca, Autechre, Low e molti altri

Si svolgerà a novembre 2022 il ventennale di C2C Festival, nato nel 2002 come Club To Club. Nel corso di vent’anni, C2C Festival ha presentato alcune delle evoluzioni più avventurose della scena musicale avant-pop in luoghi straordinari.

Avanguardia globale, cultura pop contemporanea, produzioni transdisciplinari tra musica arte e tecnologia, indipendenza culturale, sono i tratti distintivi dei venti anni di storia di C2C Festival. La I edizione del Festival si è svolta nei club di Torino a marzo 2002. Nel 2019, la XIX edizione di C2C con oltre 30.000 partecipanti da 45 nazioni da tutto il mondo ha consolidato il posizionamento internazionale del Festival nel network dei grandi eventi contemporanei, abbattendo definitivamente i confini tra generi musicali.

Nel 2020 e 2021 C2C si reinventa come C0C “The Festival As A Performance”: la risposta al caos di questi tempi incerti, dove lo zero rappresenta un nuovo punto di partenza per una inedita ideazione e produzione artistica.
Nel 2022 C2C Festival celebrerà il suo ventennale con l’introduzione di un nuovo logo: il simbolo, una figura alata, rappresenta per C2C Festival l’urgenza di rimettere al centro il futuro dei corpi, la loro libertà, la necessità di aggregazione, la danza, l’educazione all’ascolto.

C2C Festival durerà quattro giorni, dal 3 al 6 novembre: tra le varie location le magnifiche OGR e l’atteso ritorno al Lingotto in una veste inedita che verrà svelata nei prossimi mesi.

La line up artistica, tra musica sperimentale, elettronica, pop, r&b, jazz, rock, rap, vede il ritorno di quattro artisti che hanno già suonato al Festival – Arca, Autechre, Caribou, Jamie xx- e nove artisti per la prima volta a C2C – Aya, Bicep, Jockstrap, Low, Lyra Pramuk, Makaya McCraven, Nala Sinephro, Pa Salieu, Yendry. Altri artisti si aggiungeranno nelle prossime settimane.

I biglietti saranno in vendita dal 1 febbraio sulla piattaforma dice.fm.

Il ventennale di C2C Festival sarà dedicato a due  grandi artisti scomparsi nel 2021: Sophie, ultima  artista in ordine di tempo a esibirsi al Festival, alla  Reggia di Venaria nel 2019; e Franco Battiato, che  con il suo Joe Patti’s Experimental Group, nel 2014  ha cambiato per sempre le prospettive del Festival.  A entrambi probabilmente sarebbe piaciuto, per  ragioni differenti, il nuovo simbolo di C2C Festival. 

Ecco gli artisti in cartellone: 

ARCA
[VE] — ESCLUSIVA ITALIANA

AUTECHRE
[UK]

AYA (LIVE AV FT. SWEATMOTHER)
[UK] — DEBUTTO ED ESCLUSIVA ITALIANA

BICEP
[UK] — DEBUTTO ED ESCLUSIVA ITALIANA

CARIBOU
[CA]

JAMIE XX
[UK]

JOCKSTRAP
[UK] — DEBUTTO ED ESCLUSIVA ITALIANA

LOW
[US]

LYRA PRAMUK
[US/DE]

MAKAYA MCCRAVEN
[US]

NALA SINEPHRO
[UK] — DEBUTTO ED ESCLUSIVA ITALIANA

PA SALIEU
[UK] — DEBUTTO ED ESCLUSIVA ITALIANA

YEИDRY
[IT/DO]

Ecco qualche dettaglio in più sugli artisti coinvolti:

ARCA è fra i talenti musicali più rivoluzionari nella  scena internazionale, il suo corpus di lavori attinge  dalla musica da club, dalla sperimentazione noise  e dalle ballate tradizionali del suo nativo Venezuela,  fino a comprendere performance, arte visiva e  tecnologia. Come collaboratrice di Björk, Kanye  West e FKA twigs, ha ampliato i confini sonori della  musica contemporanea e in quanto donna trans  non binaria Latinx, ha ridefinito il ruolo della diva  per una nuova generazione. Il suo ultimo lavoro è  la sequenza di cinque album sotto il titolo “KiCk”,  ciascuno con il proprio tema sonoro. 

Gli AUTECHRE sono il duo inglese elettronico  composto da Rob Brown e Sean Booth, entrambi  originari di Rochdale (Manchester). Formatosi  nel 1987, sono fra i nomi più importanti nel  catalogo della Warp Records. La loro musica ha  vissuto un graduale cambiamento estetico nel  corso della carriera, dai primi lavori con radici  evidenti in techno, elettronica e hip hop agli album  successivi che sono spesso considerati di natura  più sperimentale, caratterizzati da schemi ritmici  complessi e melodie tenui. 

Il lavoro di AYA – precedentemente nota con lo  pseudonimo di LOFT – riguarda principalmente  il potere trasfigurativo dell’esperienza e della  memoria sul corpo fisico. Nel suo album di  debutto “im hole” (pubblicato su Hyperdub), aya  sinclair contorce le nozioni di lingua, dialetto,  genere e sessualità tra esplosioni di ritmo, rumore  e suoni uditivi controllati a intermittenza. In  quest’occasione presenterà una performance live  AV con la collaborazione di Sweatmother. 

Per la prima volta live in Italia, i BICEP (cioè Matt  McBriar e Andy Ferguson, nati a Belfast e residenti  a Londra) hanno recentemente pubblicato il  loro secondo album. Acclamato dalla critica,  “Isles” (Ninja Tune) ha raggiunto il numero 2 nella  classifica britannica ed è stato nominato per  due Brit Awards: un disco che espande l’energia  artistica del precedente, scavando più a fondo nei  suoni, nelle esperienze e nelle emozioni che hanno  influenzato le loro vite e il loro lavoro, e facendo  tesoro di influenze ampie che includono house,  disco, breakbeat e l’arte del campionamento. 

La vita musicale di CARIBOU (ovvero Dan  Snaith, noto anche come Daphni) ha seguito una  traiettoria tutt’altro che prevedibile. Più di un  decennio di tour in tutto il mondo ne ha cementato  la reputazione di Caribou in quanto band dal vivo  al pari della risonanza del progetto in studio. Il  compositore, musicista e produttore canadese è da  anni uno degli artisti più apprezzati nel panorama  della musica elettronica internazionale e il suo  ultimo album “Suddenly” ha vinto il Juno Award  2021 come “Electronic Album of the Year”. 

Beatmaker e produttore lungimirante, JAMIE XX ha contribuito a plasmare il suono dell’ultimo  decennio e oltre, sia come parte del trio The xx che  da solo. La sottile miscela fra indie, R&B e dance  che ha creato con The xx lo ha reso un remixer  ricercato da artisti come Adele, Florence + The  Machine e Gil Scott-Heron. Come artista solista,  Jamie xx ha temperato la misura del suo lavoro  con la personale ammirazione verso il potere della  musica dance di muovere i corpi e i cuori. E come  nel suo album “In Colour”, la sua sapiente miscela  di cinetico e atmosferico sa essere egualmente  innovativa ed evocativa. 

Tra le più vitali nuove voci della scena inglese, i  JOCKSTRAP sono un duo composto da Taylor  Skye e Georgia Ellery. Emersi da una nuova ondata  di artisti pop che rifiutano di limitarsi a un singolo  genere o riferimento culturale, i Jockstrap sono  stati recentemente scritturati dalla leggendaria  etichetta Warp. Il duo combina una formazione  classica con una elettronica distorta a una  scrittura originale che dà vita a una dirompente  formula pop, un viaggio che salta da potenti  ritornelli pop a break d’ispirazione drill, dal violino  classico alla dancehall. 

I LOW sono una band di Duluth (Minnesota),  formata nel 1993 e composta dai membri fondatori  Alan Sparhawk e Mimi Parker, la cui musica è  caratterizzata da tempi lenti e arrangiamenti  minimalisti. Nel 2018 con l’album sperimentale  “Double Negative” hanno rivisitato la tensione che  li aveva resi preziosi fin dall’inizio del loro percorso,  e il loro tredicesimo e acclamato album “Hey What”  (2021) ha portato altre sorprese. 

LYRA PRAMUK fonde vocalità classica,  sensibilità pop, prassi esecutiva e club culture  contemporanea in quella che può essere meglio  descritta come musica folk futurista. Si tratta di  un’autrice di un percorso votato all’esplorazione  di diversi codici espressivi ed estetici, che —  analogamente al lavoro della sopracitata aya — è  volto a riportare la corporeità e la voce al centro  della pratica artistica. Composto e arrangiato  interamente dal suono della sua stessa voce,  “Fountain”, il suo album di debutto per l’etichetta  Bedroom Community, è stato accolto come “un  testo religioso potente in lode della promessa della  vocalità umana” (The Quietus).  

Come nel caso di Nala Sinephro, un altro nome  che sta tracciando le traiettorie del jazz è  sicuramente MAKAYA MCCRAVEN. Il batterista,  produttore e collagista sonoro all’avanguardia  è una forza talentuosa il cui processo creativo  e lo stile intuitivo della performance sfidano le  categorizzazioni. Definito un “un visionario del  suono” dal Jazz Institute of Chicago e uno dei  soggetti con “la potenzialità di determinare la  direzione del jazz nel prossimo decennio” dalla  testata specializzata DownBeat, McCraven ha  inizialmente portato la sua “musica beat organica”  su International Anthem, etichetta di Chicago  oggi decisamente in vista. Ha successivamente  reimmaginato l’album d’addio di Gil Scott-Heron,  “I’m New Here”, nel suo decimo anniversario, e di  recente ha pubblicato “Deciphering The Message”  su Blue Note: un progetto di remix in cui applica un  tocco moderno su classici di artisti del calibro di  Art Blakey, Horace Silver e Hank Mobley.  

La compositrice, produttrice e musicista caraibica belga NALA SINEPHRO fonde suoni meditativi,  sensibilità jazz, folk e field recordings. La sua  pratica musicale è radicata nello studio delle  frequenze e geometrie, e guidata dal presupposto  che il suono muove la materia. Pubblicato su  Warp Records, “Space 1.8” è il suo album di  debutto. I suoi otto movimenti consentono alla  sperimentazione di attingere a influenze jazz,  elettroniche e folk.  

PA SALIEU, 24enne di Coventry e di origine  gambiana, si è affermato come una delle giovani  voci più interessanti e pionieristiche della Gran  Bretagna. Pochi artisti sono in grado di suscitare  una forte attenzione come Pa è riuscito a fare in  poco tempo. Il rapper e cantante inglese continua a  innovare e a perfezionare il suo stile singolare, che  fonde elementi afro, grime e drill. Il suo mixtape di  debutto “Send Them to Coventry” e le successive  pubblicazioni lo hanno consolidato come un artista  il cui stile complesso e unico sfida le etichette e si  connette altrettanto efficacemente con il pubblico  e con la critica. 

Con un innegabile talento nell’abbattere le barriere  linguistiche e di genere alle sue condizioni, la  cantante afro-latina trilingue dominicana YEИDRY scrive canzoni ispirate alle lotte economiche  che hanno portato sua madre dalla Repubblica  Dominicana all’Italia quando era bambina. Evento  che ha innescato un periodo di autoesplorazione  e sfide che l’hanno plasmata sia personalmente  che musicalmente. In attesa della pubblicazione  del suo album di debutto, YENDRY può già vantare  collaborazioni con artisti del calibro di J Balvin e  l’inserimento della sue traccia ‘Ya’ nella liste dei  brani preferiti da Obama nel 2021.  

Il ventennale di C2C Festival sarà dedicato a due  grandi artisti scomparsi nel 2021: Sophie, ultima  artista in ordine di tempo a esibirsi al Festival, alla  Reggia di Venaria nel 2019; e Franco Battiato, che  con il suo Joe Patti’s Experimental Group, nel 2014  ha cambiato per sempre le prospettive del Festival.  A entrambi probabilmente sarebbe piaciuto, per  ragioni differenti, il nuovo simbolo di C2C Festival.

 

“Cambiano le prospettive al mondo 

Voli imprevedibili ed ascese velocissime

Traiettorie impercettibili 

Codici di geometria esistenziale”

FRANCO BATTIATO – GLI UCCELLI – 1981