“Incontri”, il nuovo album del “cantautore senza volto” Giors

È uscito il 7 dicembre 2021, per l’etichetta Lo Studio Records, il nuovo album del “cantautore senza volto” Giors, a due anni dall’ultimo disco pubblicato nel 2019 e intitolato “L’amore, l’aquilone e il cielo”.

«Adesso è tempo / di essere felici / di credere che siano vere / le parole che dici. / Perché la vita corre in fretta / per aspettare ancora / a cogliere la bellezza / anche solo di un minuto.»
(Ricominciare)

Sembra essere racchiuso tutto qui il senso filosofico ed emotivo del nuovo disco del cantautore Giors, Incontri, disponibile su tutte le piattaforme fisiche e digitali a partire da martedì 7 dicembre 2021.

Dopo l’ultimo album, composto nel 2019 e intitolato L’amore, l’aquilone e il cielo, Giors torna a parlare in musica per raccontare ai propri uditori le riflessioni, le sensazioni e i pensieri che lo hanno accompagnato nel corso di questi (quasi) due anni di pandemia.

Il risultato è un susseguirsi armonico e toccante di paesaggi interiori e auspici per il futuro: guizzi creativi che si congiungono a formare un disco denso e composito, colorato da tutte quelle sfumature dell’umano – paure, amore, sogni, dubbi – che, nel loro manifestarsi, ci rendono esseri unici e preziosi.

I quattordici brani che compongono Incontri sono, infatti, un viaggio nel mondo dei sentimenti, in cui non mancano ritmi gioiosi (Andiamo a ballare), sonorità più malinconiche e introspettive (Così distanti così vicini, Anime Meravigliose, Pietre), canzoni dedicate all’augurio di un futuro migliore e all’amore (Per te, Cercatori di sogni, Favole sui bimbi, Signora Libertà, Insieme (a te), Si fa presto a dire amore, Ricominciare), fino a giungere ad acmi di rara intensità e pathos (Demain, Un amore grande, Non ci sono cose facili).

A costituire il fil rouge di questa sequela di istantanee del cuore e del pensiero, il tema dell’incontro, sia esso fisico o simbolico. Con i suoi ragionamenti in musica, Giors pone, appunto, a se stesso e a noi, i seguenti quesiti: gli incontri che ci aspettano nella nuova normalità sono, e saranno, ancora gli stessi? Saremo in grado di continuare a darci amore, attenzione e rispetto? E saremo abili nel tratteggiare un futuro diverso, superando i modelli che già conosciamo?

Come la poetica che ha caratterizzato i lavori precedenti del cantautore, anche il nuovo album, dunque, persegue lo scopo di stimolare, nei fruitori, un “incontro” con la propria interiorità e il proprio ragionare, augurando il ritorno a una capacità di ascolto dell’altro che sia concreto e pieno, scevro del caos dei tempi moderni. Il desiderio, infatti, è che si possa ritrovare la fiducia nell’abbraccio: non solo quello effettivo tra due o più persone, ma anche, e soprattutto, quello umano, intellettivo, emozionale, che unisce le differenze e offre un sollievo alla paura e all’angoscia.

Cui la risposta, come sempre, è l’amore e le sue forme.

Il disco è stato pubblicato dall’etichetta Lo Studio Records.