Il tornado post-punk dei Viagra Boys sta per passare per l’Italia

Il gruppo svedese arriva nel nostro paese per tre concerti. 

Buona parte delle volte in cui cito i Viagra Boys, incontro la reazione divertita del mio interlocutore. Ovviamente ciò è dovuto al nome della band. Il quale, però, non nasce da un semplice umorismo adolescenziale. Anzi. “Viagra Boys” è un nome che sottintende una critica, sarcastica, al patriarcato: a quei “maschi alfa”, sempre aggressivi e col petto in fuori, ma che in realtà non sono poi così “potenti”, visto che… Va beh, avete capito l’allegoria. In questo la band di Stoccolma viaggia nella scia degli Idles, anche loro soliti scagliarsi contro il patriarcato e discriminazioni in generale. Una linea comune consiste non solo nelle tematiche, ma anche nelle sonorità. Sia i Viagra Boys che gli Idles fanno parte di una scena recente che, da parte della critica, è stata associata a una sorta di “resurrezione post-punk” – nella quale rientrano anche band come Fontaines D.C., Shame, o Sleaford Mods, tanto per citare qualche nome.

Post-punk in realtà è un termine abbastanza “liquido” dove, nei confini del rock, le varie sfumature musicali possono essere comunque tante. I Viagra Boys sembrano forse più interessati a suonare un rock’n’roll che si lasci trascinare dal momento, dalla vibrazione, dall’istinto, passando da influenze alla Nick Cave in pezzi come “Bejing Taxi”, al lato più grezzo e punk di “Ain’t Nice”.

Buona parte della recente fama è data anche dal carisma del loro leader, il cantante Sebastian Murphy, residente in Svezia ma originario della California. In video come quello di “Sports”, o durante i concerti, la sua presenza scenica è notevole: dagli immancabili occhiali da sole ai tatuaggi di cui è ricoperto, così come il modo dinoccolato e “menefreghista” di agitarsi, gli garantiscono un’aura difficile da ignorare.

Sarà quindi difficile ignorarlo anche dal vivo qui in Italia, quando i Viagra Boys faranno tappa per tre date, grazie all’organizzazione di BPM Concerti: il 28 novembre suoneranno al Link di Bologna, il 30 al Teatro Centrale di Roma – entrambi gli eventi sono già sold out – e l’1 dicembre ai Magazzini Generali di Milano.

Appuntamenti imperdibili per tutti gli amanti del rock dal vivo, quello più diretto e spontaneo, in crisi d’astinenza da quasi due anni.

Articolo a cura di Filippo Santin