Il gioco d’azzardo si nasconde nei videogiochi?

I videogiochi sono un’abitudine per qualunque giovane e le case produttrici di questi mezzi d’intrattenimento sono sempre alla ricerca di modi per renderli più spettacolari ed accattivanti. Tuttavia, andando ad analizzare i guadagni delle aziende produttrici, si nota come effettivamente i maggiori proventi non abbiano origine dalla vendita del gioco stesso, bensì dalle spese che vengono effettuate dagli utenti per quei contenuti in più che quello offre al suo interno. Questa cosa si nota soprattutto considerando che i “giochi gratis” poi in realtà richiedano pagamenti da parte degli utenti per sbloccare livelli o per ottenere dei vantaggi. Lo strumento usato dalla maggior parte delle case produttrici è il Loot Box.

Le Loot Box sono degli oggetti a forma di forziere che si trovano in molti videogiochi conosciuti e diffusi. Dentro a questi box si possono sbloccare tramite pagamento dei contenuti che migliorano il gioco, o dal punto di vista estetico o con il potenziamento della propria esperienza. A seconda del genere si possono scovare all’interno di questi scrigni strumenti nuovi, come armi nei giochi di combattimento, o calciatori come nel gioco di Fifa, caso che ha riscosso molto clamore in Europa di recente. 

Il motivo per cui le Loot Box sono state prese d’assalto in molti Paesi è che chi le acquista, in genere giovani ma anche bambini, non sa quello che otterrà e se quindi nello scrigno ci sarà quello che sta effettivamente cercando. Proprio questo meccanismo, che ricorda un po’ quello che sta dietro al gioco d’azzardo e alle scommesse, è stato paragonato a quello del mondo dei casinò da parte di molti Paesi che si sono quindi rivolti all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Questo ha portato a procedimenti in cui sia Electronic Arts sia Activision Blizzard, case produttrici di Fifa e Overlord rispettivamente, sono state riprese per il loro comportamento ingannevole e hanno quindi dovuto cambiare alcune diciture contenute nelle schermate dei giochi. 

Tuttavia, c’è chi ritiene che questo tipo di acquisti non possano essere comparati al gioco d’azzardo. Qualcuno sostiene questa tesi confrontandoli con il comprare le figurine dai giornalai, cosa che tutti abbiamo fatto. In realtà, in quel caso ci si trovava in un luogo commerciale, dove quindi è normale acquistare anche senza avere la certezza delle figurine che sarebbero capitate. Il problema è che nei videogiochi l’ambito commerciale non dovrebbe esistere, ma solo quello del divertimento. Diversamente la pensa l’ex dirigente della EA Peter Moore, che ritiene ci sia una buona dose di divertimento anche nello scoprire il contenuto delle Loot Box e che in ogni caso un premio è assicurato a chiunque le acquisti, non come nel gioco d’azzardo dove spesse volte si viene lasciati a bocca asciutta. 

Il gioco d’azzardo è quindi una realtà fatta di rischio e incertezza che però sono legittimi in quando attività regolata dallo stato. Ci sono molte piattaforme online che possono soddisfare i desideri di qualunque persona con tantissimi giochi come quelli gratis