FUTURA 1993 X OUTsiders | Recensione Illustrata: “MADAME”

Dopo aver calcato il palco della settantunesima edizione del Festival di Sanremo, la giovanissima Madame esordisce con il suo primo disco full-lenght nel panorama musicale italiano. Futura 1993 ha recensito e illustrato per noi “MADAME”, l’omonimo album della cantante vicentina.


_di Giada Consiglio, illustrazione di Luna Del Mar Severi 

Ricordate comeravate a diciannove anni? Pieni di speranza per il futuro?

Francesca Calearo, in arte Madame, per il futuro musicale urban pop italiano di speranza ce ne regala da vendere. Giovanissima, determinata e senza peli sulla lingua presenta un disco desordio poliedrico capace di coinvolgere varie generazioni, indubbiamente la Z, quella che ascolta trap ma anche quella dei più grandi (come me) che risultano affascinate da come tanta schiettezza possa unire temi importanti e musiche ricercate e combinate su più stili.

Madame pubblica un album omonimo composto da sedici brani, ognuno con una propria marcata personalità; sono tantissime le collaborazioni con il mondo indie e rap italiano: Ernia, Pinguini Tattici Nucleari, Fabri Fibra, Blanco, Gaia, VillaBanks, Carl Brave e Rkomi. 

Questo nuovo album ci sorprende per la novità creativa ma scavando un ponel suo passato scopriamo che la sua gavetta nel mondo mainstream: famosa è infatti la collaborazione con il rapper Marracash con cui ha raggiunto una cospicua fetta di pubblico grazie al brano a lei dedicato dal titolo Madame.

La cantante vicentina apre le danze con il brano ISTINTO dalle sonorità trap, perfetto per inquadrare subito chi è lartista e cosa sa fare, subito dopo esplode il pezzo rivelatore VOCE con cui ha partecipato alla settantunesima edizione del Festival di Sanremo portando un testo ricco damore e di nostalgia esaltato da numerosi archi. 

Le sue esibizioni alla kermesse hanno colpito anche per la scelta dello styling: tailleur pieni di paillettes luminose, un abito da sposa e rigorosamente piedi nudi per visionarla sempre con i piedi per terra”; la voce arricchita dallautotune non scema la bravura e la vocalità dellartista, ma anzi rende il brano sinuoso e orecchiabile, difatti insieme a Musica Leggerissima di Colapesce e Dimartino, risulta essere tra i più ascoltati e in cima alle classifiche. 

La tracklist prosegue con la prima collaborazione, IL MIO AMICO con Fabri Fibra in cui cambiano le sonorità, più funk e vagamente anni 80 con un ritornello orecchiabile e ballabile, il testo invece è una grande dedica alla musica e di quanto sia salvezza di vita per i due rapper. 

Il brano successivo è avvolgente: un riff di chitarra accompagna la calda voce di Rkomi in BUGIE, pezzo in cui anche il romano Carl Brave si presta nella seconda strofa; ciò che colpisce è il ritornello in cui Madame mostra una voce squillante e limpida (guardami negli occhi e dimmi ancora bugie).

Tutto si stravolge con un altro stile, la quinta canzone ha melodie mediorientali che ci trascinano sul tappeto di Aladino insieme ai Pinguini tattici nucleari per BABAGANOUSH, rappresentativa di come le nuove generazioni possano mescolare tradizioni musicali di altri continenti e diventare un variegato mondo multiculturale.

Lintrospettiva DIMMI ORA insieme a Gué Pequeno, tra i rapper più ambiti dItalia, analizza la visione di se stessi come artisti e il giudizio del mondo esterno (Tutti vogliono degli idoli per poi distruggerli/sembrava sinchinassero ma stavano prendendo le misure per farmi cadere in basso).

La parte centrale di questo primo progetto svela la parte sensuale e femminile, con i brani NUDA con Ernia, MOOD feat VillaBanks e CLITO, rappresentante della vena più liberatoria e intima del disco. I riferimenti sessuali espliciti ci mostrano una ragazza affermata pienamente nella sua indipendenza e nella sua libertà di essere, ma anche un forte contrasto con il dolore della vita e delle esperienze negative.

Altro tema importante è quello familiare: si torna alle origini, sia BAMBOLINE BOLIVIANE che il testo già edito MAMI PAPI rivelano la parte più genuina e istintiva  e affrontano il rapporto ostile con i genitori e la continua ricerca delle loro attenzioni; in sottofondo alle parole amare di unadolescente bisognosa di affetto, rimbombano dei messaggi vocali di una madre che  non sa più come recuperare il legame conflittuale con la figlia. ( Mami, dimmi che mi ami, mami/ Papi, dimmi che mi ami.)

Lo stile diventa più dance con BABY, prodotta da Crookers e Nic Sarno, ed è la storia dellamica Matilde, che vive lamore con pesantezza e ossessione, linvito è quello di avere più leggerezza per poterne godere di più.

Ci avviamo verso la conclusione con la collaborazione tutta al femminile in LUNA, con la collega Gaia, da cui possiamo ascoltare anche un carismatico e sensuale portoghese con sotto una cassa dance. Blanco, ultimo cantante in lista tra le numerose partecipazioni, stupisce con una voce straziante la seconda parte di TUTTI MUOIONO, canzone che ci devasta per il ricordo che tutti soffrono e tutti muoiono e che il corso del tempo è una verità che scappa a tutti di mano. 

AMICONI e VERGOGNA rappresentano la Madame allo stato primordiale chiudendo il ciclo narrativo con rime decise, audaci e graffianti, quello che ci si aspetta da chi ha iniziato un percorso tra rap e trap, quella crudità di argomenti messi su piazza con schiettezza e severità.

Terminato lascolto del disco non ci resta che valutare il lavoro e la voglia di fare di questa giovane e intraprendente musicista: noi di Futura 1993 siamo sicuri che la sua dote camaleontica nell’evolversi in ogni canzone e nelladattare il rap o la sua voce estesa agli artisti con cui collabora, rimbalzerà nelle nostre playlist per tutto lanno.

Ha avuto coraggio, quel coraggio che solo a diciannove anni è così puro e ambizioso e che dunque ci fa ben sperare per i suoi progetti futuri.

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