Oggi in libreria e in fumetteria troverete un manga che ci sentiamo di consigliarvi caldamente. Si intitola La Regina d’Egitto e segnatamente sarà disponibile il primo volume, L’Occhio Azzurro di Horus realizzato dalla mangaka Chie Inudoh.
La serie, che al momento consta di sette volumi ma è ancora in corso, ha come protagonista principale Hatshepsut, una giovane regina egiziana che, ben presto, dovrà fare i conti con la gestione non soltanto del Regno ma anche e soprattutto della propria identità in quanto donna, regina e, naturalmente, persona pubblica.
Come possiamo leggere dalla pagina ufficiale di JPop Manga, casa editrice che si è occupata della traduzione e distribuzione in Italia, questo manga arriva direttamente dalle pagine di Harta (rivista nota per aver ospitato serie di grandissimo successo come I Giorni della Sposa, Dungeon Food) ed è un affascinante tuffo nell’antico Egitto, ispirato alla vera storia di Hatshepsut che regnò sull’Egitto dal 1513/1507 a.c. al 1548 a.c. Non crediate però che sia la veridicità storica il fiore all’occhiello di questa serie.
Infatti, come forse avrete potuto notare dalle fattezze della protagonista, non è tanto il dato storico quello a balzare gli occhi quanto l’eleganza del segno, la capacità di rendere i personaggi non delle semplici marionette nelle mani dell’autore ma personaggi a tutto tondo (anzi, delle vere e proprie persone) e la dimostrazione di come si possa raccontare una storia anche e soprattutto sull’emancipazione femminile senza cadere nei cliché.
La cosa che funziona a meraviglia ne La regina d’Egitto è la capacità di Chie Inudoh di rendere il quanto più possibile naturale e logico il percorso di crescita di Hatshepsut. Nonostante infatti la ragazza si trova costretta a rispettare le tradizioni imposte da una società maschilista (anche se l’Antico Egitto non è sempre stato così e, come ci viene ricordato nello stesso manga, la linea monarchica era ad appannaggio delle regine e non dei re) come acconsentire al matrimonio con il fratellastro Sethi per rendere quest’ultimo legittimo erede al trono con il nome di Thutmose II, Hatshepsut è uno spirito libero e, soprattutto, una donna intelligente. Infatti sfruttando il proprio acume oltre che la propria avvenenza, Hatshepsut riuscirà a ritagliarsi un ruolo e uno spazio sempre più importanti e preminenti a corte.
Anche se abbiamo letto solo il primo volume, le oltre 190 pagine di cui è fatto ci hanno permesso di farci un’idea abbastanza chiara sullo stile di Chie Inudoh e non vediamo l’ora di poter proseguire a vivere le avventure di questo Antico Egitto così a portata di mano.
(Immagini forniteci per gentile concessione dell’editore)