Consigli letterari di settembre

Novità, riscoperte, rarità. La breve selezione letteraria – fatta pensando proprio al concetto di “outsiders” – privilegia le realtà maggiormente propense a stuzzicare l’interesse di un lettore onnivoro e curioso, magari desideroso di avventurarsi in qualche azzardo letterario…

_ di Alessio Moitre

 

Le scuole stanno per riaprire, gli uffici hanno le finestre spalancate, il rumore nelle strade sale. Non si è ancora ricominciato per davvero ma è innegabile che settembre sia un mese d’assestamento e di progettazione. Qualche titolo, non troppi, per muoversi nuovamente a riempire gli scaffali e per mettere la base alle future piramidi di carta che svetteranno nella prossima stagione.

 

Edgar Allan Poe, La beffa del pallone, Elliott edizioni

Poche pagine, distillato di Poe in purezza. Anche ironico, mordace e sociologo tra le righe, questo scritto, insieme ad altri due: X-ando un pezzo e Mondanità, ci comunicano la faccia di una società facilmente preda delle false notizie, dei racconti presunti “da giornale” e nello stesso tempo terreno per analisi più profonde. Edgar Allan Poe in una veste anche inedita, se vogliamo, di raffinatissimo contaballe, soprattutto per quanto concerne la vicenda che da il titolo al libro.

Chris Offutt, A casa e ritorno, Minimum Fax editore

L’autore americano, figlio e messia del Kentucky, è nelle librerie italiane stabilmente e da diversi anni infoltisce la sua bibiografia. Questa serie di racconti è un esercizio preparatorio per capire il mondo del nostro, composto da storie di uomini in fondo normali ma con accenni imprevedibili e scenari, orizzonti morali e sociali dalle sfumature spesso toccate dal passato dei protagonisti.

 

Antonino de Vito, L’uomo tagliato a pezzi, Miraggi edizioni

Letteratura forense, giornalismo di cronaca, scrittura letteraria, racconto, thriller, favola, invenzione. Cosa si può dire di questo scritto se non che possiede una poliedricità d’istinti e di rimandi. Anni sessanta, delitti e processi nella Torino rampante (anche lei lo era!) e resoconti delle indagini e dei dibattimenti, una prospettiva, forse anche un po’ sguincia, della società dell’epoca ma nel complesso uno scritto che riserva delle ore piacevoli.

 

Stefano “BZI” Bonazzi – Vittorio Santi, La Strage dell’Italicus, Beccogiallo editore

Sezione denominata, “Misteri d’Italia”, titoli presenti: “La strage di Bologna”, “Ustica”, “Vajont”, come finire consapevolmente nella palude misteriosa dell’esistenza di una nazione e Beccogiallo, anche con il testo citato sull’Italicus, pare andare consapevole, accorta e lo fa per immagini e testi. Parole smorzate e sottaciute se servisse, ma ci vuole coraggio. La collana merita fiducia, il titolo di Bonazzi e Santi cerca comunanza d’intenti nell’interesse del pubblico.