Il limbo elettronico dell’Ora Blu a Here 2019

Il progetto che Orchi_dee presenta in occasione dell’apertura della quarta edizione di HERE in Cavallerizza è un limbo del tempo e dell’esistenza nel quale ci si perde e riaffiorano memorie.

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_di Stefania Balocco

Come si può definire l’attimo in cui il sole scompare ma la notte non è ancora arrivata? Cosa accade in quell’istante di incertezza che rimescola le fasi di una giornata, facendo del netto confine una soglia aperta?

L’ora Blu – sogni elettronici prima che il sole tramonti mette in scena la delirante permanenza in ospedale di Dario Tombini, custode di un parco divertimenti di Roma che è caduto dentro gli scavi di una nuova attrazione. Dario soffre per l’incidente e per quella donna che si sta lentamente allontanando da lui e, in un flusso di affannosi pensieri, i suoi ricordi si confondono con quelli di un secondo uomo, Romeo, la cui vita venne interrotta da un violento terremoto nel 1915 poco prima di incontrarsi con Iolanda. I due condividono ansie e sofferenze in un’attesa che non conosce fine: le loro reminescenze sono intrappolate tra sogno e realtà.

Grazie al sorprendente uso degli strumenti elettronici e manipolazione sonora e vocale live, Eleonora Gusmano e Alessandro Romano creano un momento d’incredibile suggestione, colorando di note crepuscolari ed irreali la Manica Corta della Cavallerizza. Un’atmosfera trascendentale di
parole e suoni che ci trasporta in una terra di mezzo che non appartiene a nessuno, proprio come l’Ora Blu sta in quella linea d’orizzonte senza essere né giorno né notte. Uno spazio indefinito in cui “ogni cosa muore e tutto sopravvive”.