Le scopriamo insieme a piccoli morsi, le notizie: rieccoci a parlare del Lovers Film Festival, a Torino presso il Cinema Massimo dal 24 al 28 aprile. Dopo la conferenza stampa di presentazione del 10 aprile al Circolo dei Lettori, siamo pronti a svelarvi ulteriori dettagli di questa nuova edizione. E sono così tanti che abbiamo deciso di raccontarveli in due capitoli: questo è il primo.
_ di Beatrice Brentani
Trentaquatto edizioni. Centodue titoli in programma. Dieci anteprime mondiali. Cinque internazionali. Tre europee. Cinquanta nazionali. Ventotto nazioni rappresentate. Quattro sezioni competitive, quattro giurie, otto premi e cinquanta volontari. Ve ne avevamo già parlato, ve lo ripetiamo: dal 24 al 28 aprile a Torino, presso il Cinema Massimo, torna il più antico festival sui temi LGBTQI d’Europa, diretto da Irene Dionisio. Questa 34esima edizione del Lovers Film Festival è davvero importante, sarà infatti l’ultima diretta da Dionisio; per commemorare gli anni trascorsi nella direzione di un evento tanto acclamato e conosciuto a livello non solo nazionale ma anche internazionale, si è scelto un calendario di eventi ancora più fitto degli anni precedenti: quasi venti film in più rispetto allo scorso anno più un ricco panorama di incontri “On” e “Off” di vario tipo (concorsi cinematografici, mostre, eventi speciali e collaterali), prima, durante e dopo le date del festival, a favore di una maggior visibilità LGBTQI anche al di fuori delle sale cinematografiche.
Il Lovers Film Festival – Torino LGBTQI Visions è stato organizzato insieme a Giovanni Minerba (che ha fornito la propria consulenza artistica), fondatore con Ottavio Mai dell’evento, e dal 2005 è integrato nel Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del MiBAC – Direzione generale Cinema, della Regione Piemonte e del Comune di Torino. L’edizione del 2019 è dedicata a MarTi (Marta Gianello Guida), Lino Manfredi, Max Croci e a Karl Du Pignè.
Nel nostro precedente articolo (lo potete trovare QUI) vi avevamo svelato alcune news riguardanti il Festival: la Madrina dell’edizione, ovvero Alba Rohrwacher, e due celebri ospiti, Ira Sachs ed Erika Lust.
“Ho lavorato nella mia direzione artistica nel solco della tradizione trentennale sulle tematiche LGBTQI con una particolare attenzione al femminile, ai linguaggi innovativi, alla ricerca e alla dialettica queer con la profonda convinzione che la misoginia e il disprezzo per una visione anti patriarcale siano la radice di ogni tipo di omofobia. Sono stati anni intensi, pieni di sfide e di soddisfazioni in un Festival che per sua natura è organico e cangevole come le identità che lo rappresenta attraverso il cinema.” – Irene Dionisio
In questa prima parte della nostra carrellata di informazioni, vi parleremo di altri ospiti d’onore che saranno presenti al festival; degli omaggi; degli ospiti musicali; dei premi previsti; degli eventi collaterali che si terranno prima del festival; del vernissage e del finissage della rassegna.
Tutto il resto – il ricchissimo calendario di eventi (cinematografici e anche fuori dalle sale) dal 24 al 28 aprile, con i relativi prezzi, le informazioni su riduzioni e abbonamenti, ecc – lo trovate nella seconda parte della nostra corsa verso i Lovers.
E dunque, gli ospiti d’onore del festival saranno Helmut Berger, l’attore più amato da Luchino Visconti, e Giancarlo Giannini, uno tra i più poliedrici interpreti del cinema italiano e attore di fama internazionale: entrambi sono volti iconici del cinema internazionale. Giannini sarà presente alla serata d’inaugurazione e, in dialogo con Pino Strabioli, ripercorrerà le tappe fondamentali della sua carriera. A Begger sarà invece dedicato un omaggio che prevede la proiezione di alcune delle pellicole più celebri che lo vedono protagonista – ricordiamo, per esempio, la vittoria del David di Donatelli per la sua interpretazione in Ludwig nel 1972 e la sua candidatura al Golden Globe per il ruolo di protagonista nel film La caduta degli dei.
Oltre all’omaggio alla regista newyorkese Ira Sachs, ospite dell’edizione (ne abbiamo già parlato qui), è previsto un grande omaggio anche ad Asia Argento: Asia Argento. Antologia Analogic è il titolo di un’esposizione a cura di Stefano Iacchetti che ha come protagonista Asia Argento fotografa. La mostra è organizzata dal Museo Nazionale del Cinema come evento collaterale di questa edizione del festival e offre autoritratti, volti, suggestioni, colori ed elaborazioni grafiche di un’artista la cui fama come fotografa è ancora (troppo) poco conosciuta.
Ospiti musicali della rassegna saranno Samuel, il volto storico dei Subsonica; Drusilla Foer, fenomeno virale del web e icona internazionale di stile; Myss Keta, star della musica elettronica young (e famosa anche per salire sul palco mascherata). Per un festival non solo a case di cinema, ma anche di note.
Delle quattro sezioni in competitive già siete stati informati: ci sarà, come al solito, un Premio per ogni sezione (All the Lovers; Real Lovers; Irregular Lovers e Future Lovers). Assegnato da La Stampa, inoltre, ci sarà il Premio Now – La Stampa, che verrà assegnato al film che racconterà con lo s guardo più autentico e originale la relazione delle tematiche LGBTQI con la contemporaneità. Il Premio Milk è invece il Premio alla carriera che viene attribuito a personalità del mondo del cinema e non solo attive nella difesa dei diritti delle persone LGBTQI. Il Premio Stajano, un riconoscimento in memoria di Giò Stajano (una delle figure più significative nella storia della cultura LGBTQI italiana) sarà assegnato al film scelto dal comitato di selezione del festival e da Willy Vaira, ideatore del Premio. Il Premio del Pubblico, dato in partnership con My Movies, sarà assegnato a un film delle sezioni All The Lovers, Real Lovers e Irregular Lovers. Per esprimere il proprio voto direttamente online sarà sufficiente accedere alla pagina dedicata su MYmovies.it, selezionare il film e indicare il proprio giudizio su una scala da uno a cinque. Infine, la Giuria Young Lovers premierà un film scelto dalla sezione All the Lovers: la giuria sarà composta da cinque studenti tra i 18 e i 21 anni coordinati da Walter Revello, presidente di Babi, un gruppo che comprende quattro differenti progetti culturali che utilizzano i linguaggi del Teatro, dell’Arte e della Comunicazione con lo scopo di è ricercare costantemente nuove strade, nuovi incontri con il pubblico, nuovi modi di ri-creare una personalissima visione del mondo.
Cosa dire invece del Prefestival?
Partiamo da giovedì 11 aprile: alle ore 19, il Circolo dei Lettori ospiterà la presentazione di Sissy That Talk! del collettivo artistico uonnabi, in collaborazione con il festival. Durante la serata, Giovanni Mauriello e Flora Ciccarelli dialogano con i tre protagonisti delle interviste, che saranno la direttrice del festival Irene Dionisio, Giulia Muscatelli (scrittrice) e Mattia Surroz (illustratore), riguardo machismo, femminismo, cinema queer e desideri personali, riportando l’esperienza vissuta davanti alle telecamere di uonnabi.
Durante l’aperitivo, avete anche voi la possibilità di scoprire che aspetto avreste nelle vesti di una drag queen: basta rispondere ad alcune domande proposte durante la serata; grazie alle risposte, un illustratore traccia un vero e proprio identikit della vostra drag queen interiore e potete tornare a casa col disegno che la rappresenta.
Lunedì 15 aprile, alle ore 18, presso il Polo del ‘900, Giovanni Minerba traccerà un percorso affascinante, in bilico tra finzione e realtà, nei movimenti LGBTQI internazionali, attraverso un percorso che va dall’analisi dei moti di Stonewall curata dal professore e promotore del Corso di Storia dell’Omosessualità Antonio Pizzo a un racconto cinematografico riguardante Judy Gardland, icona gay universale divenuta celebre anche per il mito secondo il quale il suo tragico suicidio avrebbe ispirato gli Stonewall Riots, data simbolo della liberazione LGBTQI nel mondo. L’evento è inserito all’interno della cornice di Archivissima.
Mercoledì 17 aprile, alle 18.30, il Museo Nazionale del Cinema conferirà il Premio FUORI! a Robert Beachy, autore di Gay Berlin (2014), che sarà presente in videoconferenza.
FUORI! è il primo movimento di liberazione omosessuale; nasce a Torino nel 1971 e si estende dopo pochi mesi in tutta Italia, quando la parola “gay” ancora non era entrata nel linguaggio comune. Il movimento ha fornito un notevole contributo per il riconoscimento dell’importanza di estensione dei diritti di eguaglianza alle comunità LGBTQI. Il premio FUORI! celebra quest’anno il terzo anniversario.
Giovedì 18 aprile, alle 19, presso Jest Spaio per la fotografia, l’inaugurazione della mostra AGAIN HE HOLDS ME BY THE HAND aperta fino al 2 giugno. La mostra svelerà intimità e immaginari omoerotici in alcune fotografie dagli Archivi di Stato e dalla Library of Congress della Florida.
Martedì 23 aprile, alle 20, l’inaugurazione di QUERELLE:L’INDIVIDUO AL RISCATTO, la Personale di Antonio Minerba a cura di Edoardo Di Mauro e Daniele D’Antonio. La Personale rimarrà aperta ai visitatori fino al 2 maggio presso la Galleria Del Mau (via Rocciamelone 7c). Ingresso su appuntamento: 335 6398351.
Mercoledì 24 aprile, ore 18.30, STONEWALL INN, una conversazione che ha come scopo la scoperta di Ricontemporary, progetto curatoriale e nuovo spazio indipendente per l’arte contemporanea ideato da Iole Pellion di Persano e dedicato alla video arte con un programma di mostre, rassegne e talk che coinvolge artisti, collezionisti e curatori del panorama internazionale. L’evento è a cura di Samuele Piazza.
Infine, dal 23 aprile al 27 maggio, il Museo Nazionale del Cinea presenta presso la Mole Antonelliana ASIA ARGENTO ANTOLOGIA ANALOGICA. L’esposizione, di cui vi abbiamo parlato poco sopra, è curata da Stefano Iacchetti e ha come protagonista Asia Argento nei panni di fotografa.
“Scattare Polaroid a raffica è diventata una sorte di terapia, un flusso inarrestabile e quasi incosciente, come la scrittura automatica: fotografavo sempre gli stessi soggetti, alcune maschere, il logo dei Mauhaus, ecc. E non so dire bene perché. Non c’era un motivo razionale, filosofico, psicologico, semplicemente mi affascinava un’immagine e la sua trasformazione con inquadrature e pellicole diverse.” – Asia Argento
Terminiamo questo primo “assaggio” di notizie (ricordatevi di non perdervi la nostra seconda parte, in cui vi sveliamo l’intero programma del festival e ulteriori informazioni utili – tariffe, abbonamenti, riduzioni, ecc) parlandovi del vernissage e del finissage di Lovers.
La serata di apertura si terrà il 24 aprile alle ore 20.30 presso il Cinema Massimo: Over The Rainbow sarà il titolo della serata: da Judy Garland a Giannini a Samuel, il pubblico potrà gustarsi dialoghi, musiche e cocktails gratuiti, offerti dalle 19.30 alle 20.30 da Compagnia dei Caraibi. A chiudere, la performance teatrale/canora di Drusilla. Seguirà, dopo il vernissage, la proiezione di Paire, aimer at courir vite (Sorry Angel) di Christophe Honorè (Francia, 2018, DCP, 132′).
Il costo di questa serata è di 12 euro.
La serata di chiusura si terrà invece il 28 aprile, sempre al Cinema Massimo, alle 20.30: oltre alla consueta premiazion dei concorsi e dell’annuncio delle date dell’edizione 2020 e del nuovo direttore della rassegna, vi sarà anche l’intervento della Madrina del festival Alba Rohrwacher e l’intervista al giurato Neri Marcorè. Momento clou della Closing Night sarà In cerca di me, monologo a più voci scritto da Elsi Perino con Giovanni Minerba con la partecipazione, tra gli altri, di Monica Guerritore. Lo spettacolo vuole omaggiare la storia del Cinema LGBTQI nell’anno dei cinquantenario dei moti di Stonewall.
A seguire, la proiezione di Les crevettes pailletées (The Shiny Shrimps) di Maxime Govare e Cedric Le Gallo (Francia, 2019, DCP, 103′).
Il costo di questa serata è di 10 euro (cerimonia e proiezione; 7 euro, invece, se si vuole vedere solo la proiezione).
Avete già letto il programma definitivo del festival? No? Allora non perdetevi la seconda parte dell’articolo in cui ve lo sveliamo, qui su OUTsiders webzine.