“Torino incontra il mondo”: il festival più grande d’Europa al Lingotto Fiere

“Torino incontra il mondo”, o meglio, il mondo (anche se per soli due weekend) è appena dietro casa, al Lingotto Fiere. Un unico grande festival, un viaggio culturale e gastronomico, senza check in né passaporto. 

_ di Valentina Borla

Si è appena concluso il primo weekend che ha visto il Lingotto Fiere di Torino trasformarsi in un concentrato di diverse culture, musiche e spettacoli e, immancabilmente, di un’ampia offerta di cibo tradizionale: stiamo parlando del Festival “Torino incontra il mondo”, che si replicherà nel weekend del 22-23 e 24 marzo. Si parte dai paesi dell’America Latina ed il mondo country degli U.S.A., per poi passare all’estremo Oriente, e ancora alla Spagna, all’Irlanda, fino all’India: un viaggio che percorre mezzo mondo tra sapori, culture e colori, da godersi in poche ore.

Il primo padiglione ospita il Festival spagnolo e quello dell’America Latina, il ritmo travolgente dei balli latino-americani, si sa, è irresistibile. L’area dedicata alla Penisola Iberica offre ai visitatori l’immancabile paella valenciana, magistralmente cucinata su brace in formato extralarge, per poi essere servita con bicchieri colmi di ottima sangria e magari, per chiudere il pasto, con un goloso pastel de Nata, pasticcino tipico di Lisbona.

Pochi passi più in là, nel secondo padiglione, il mondo country si apre agli occhi del visitatore con una serie di sorprese: dalle automobili anni Cinquanta (talmente spaziose che oggi sicuramente non si potrebbero parcheggiare facilmente in centro città!), alle bancarelle che propongono chicche di ogni genere, dagli stivali da cowboy, ai giubbotti in pelle rigorosamente in stile western, fino ad arrivare alle vecchie carrozze, e persino agli omnibus, sicuramente sconosciuti alle nuove generazioni. Anche in questo caso, la musica è la vera padrona di casa: i balli country di gruppo proiettano subito nei prati verdi del Tennesse.

Il percorso prosegue poi con il terzo padiglione, quello dedicato al Festival irlandese. Due terzi del padiglione sono dedicati alla ristorazione: oltre alle ottime carni alla griglia, qui si trova il paradiso degli amanti della birra: chi non sarebbe disposto a fare qualche minuto di coda pur di assaporarla? Un gruppo di artisti in kilt saprà certamente intrattenervi durante l’attesa. L’atmosfera è molto irish-british. Tra una bancarella e l’altra, infatti, è possibile apprezzare un bellissimo vecchio modello di red-double-decker bus; ma non preoccupatevi: il festival si tiene all’interno, per cui per questa volta niente pioggia!

Il quarto padiglione ospita il Festival dell’Oriente: coloratissimi tessuti, tappeti e drappi di ogni dimensione, incensi, frutta candita per i golosi di dolcetti orientali. Non può mancare una zona dedicata al relax dove si può fumare il narghilè comodamente seduti su ampi cuscini, come vuole la tradizione. In questo padiglione l’atmosfera è decisamente meno frenetica: si può godere dello spettacolo di una signora giapponese, avvolta in un kimono che, con l’arte dell’origami, diletta i visitatori riportandoli alla magia dell’infanzia. Oppure ci si può abbandonare alle mani sapienti dei massaggiatori thailandesi, facendosi cullare dai canti induisti. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti!

Un percorso vario e certamente gradevolissimo che non potrà che farvi sentire, in pochi passi, da cittadini di Torino a cittadini del mondo.

Prezzo d’ingresso: Adulti 13 €
Ridotto 8 €