Novità, riscoperte, rarità. La breve selezione letteraria – fatta pensando proprio al concetto di “outsiders” – privilegia le realtà maggiormente propense a stuzzicare l’interesse di un lettore onnivoro e curioso, magari desideroso di avventurarsi in qualche azzardo letterario…
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_di Alessio Moitre
Le proposte del mese di marzo sono delle più varie, seguendo anche il mercato, le richieste dei lettori e la naturale propensione che ha OUTsiders nel ricercare particolarità gustose. Arte, educazione, imprevedibilità, narrativa; la primavera si avvicina ed è giusto assaporarla andando a caccia delle prime novità editoriali, con vista sul Salone del libro torinese di maggio.
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Paul Virilio, Discorso sull’orrore dell’arte, traduzione di Enrico Baj, Eleuthera edizioni
Arte, arte, quanto mi fai male! Lo dico in coscienza, nel bene dei meriti e nei dolori nascosti accuratamente. Il testo riproposto da Eleuthera, è, a mio avviso, un inevitabile terreno di confronto, soprattutto per chi ama, in modo anche spesso incosciente, l’arte contemporanea e comunque, dei tempi attuali. La traduzione del compianto Baj, ci porta al centro della critica e del sistema della creatività, senza omettere davvero nessuna spina.
Massimo Castoldi, Insegnare libertà – storie di maestri antifascisti, Donzelli editore
Il maestro è sparito. La figura di riferimento dell’educazione è scomparso, sommerso da istanze genitoriali insensate, proclami di rivoluzione, perdita di credibilità. Eppure lo si cerca. Giusto per tempi e per modi, è il testo di Massimo Castoldi, che ci porta un po’ indietro, ma solo storicamente. Perchè la formazione al pensiero critico, alla creazione dell’essere umano come libero e indipendente, non ha un valore cronologico ma solo esistenziale, ottimo per tutte le epoche. Utile.
Michele Mari, Dalla Cripta, Einaudi
Il 23 aprile 2017, esce per “Robinson”, un’intervista ad opera di Antonio Gnoli. Penso sinceramente che la sua lettura possa aiutare ad approcciare la figura complessa ed affascinante di Michele Mari, scrittore, poeta, vivente nel senso di uomo cosciente. La sua ultima fatica è un testo poetico, come sempre manieristico perché il nostro è un autore davvero talentuoso ma da approcciarsi in tutte le sue arabescate.
Ayesha Haruna Attah, I cento pozzi di Salaga, Marcos y Marcos
La letteratura africana è un bacino ancora carico d’acqua e sicuramente non ancora esplorato del tutto. Bene dunque fa la Marcos y Marcos a far uscire, con la traduzione di Michela Pareschi, il lavoro di Ayesha Haruna Attah, voce giovane e autorevole delle nuove lettere del continente.
Alexandra Kleeman, Intuizioni, Edizioni Black Coffee
Ho avuto modo di dire in varie circostanze, come le case editrici dall’interesse specificato per determinate aree del mondo, siano un grande arricchimento nel panorama librario italiano. Così non posso che essere contento che la Black Coffee sia interessata alla letteratura nordamericana contemporanea. Nel cesto delle novità peschiamo l’ultimo scritto della Kleeman, nome in ascesa e che è giusto, per un lettore informato, conoscere.
Marco Trisciuoglio, L’architetto nel paesaggio, Olschki editore
Paesaggio è molto, vari concetti, varie visioni con un percorso storico e critico davvero intricato. Il saggio del professor Trisciuglio è innanzitutto un pregevole lavoro accademico, stampato per la collana “Giardini e Paesaggio” della Olschki, benemerita casa editrice, nella sostanza è una affascinante cavalcata tra storia, concetto e proposizione, su un argomento che tutti hanno presente ma che nessuno riesce a definire ed afferrare nella sua sfuggente interezza. Con lo sguardo, logicamente, dell’architetto e delle sue sfide.
Jacques Carelman, Catalogo degli oggetti impossibili, traduzione di Marco Lapenna, Vanvere edizioni
Questo è un testo che strappa interesse alla sua prima visione. Niente da fare, ne rimani inebetito. Magnifica costruzione editoriale, sia grafica che d’impaginazione. Il testo è una pregevole traduzione di Marco Lapenna inerente agli oggetti impossibili dello scrittore francese Jacques Carelman, patafisico incallito, illustratore, pittore. Un catalogo in stile fine ottocento dell’impensabile, di manufatti fantasiosi e utili per ogni aspetto della nostra vita. Splendido. Per bibliofili, assolutamente.