_di Diego Indovino
“If you leave your past, will be like rebirth”
Spesso hanno accostato Wrongonyou ad artisti come Bon Iver anche se, come più volte ha raccontato, la sua vera fonte di ispirazione è sempre stata John Frusciante. Durante il live tutto questo si traduce in un balsamo che lenisce il cuore. Si rimane davvero affascinati dai suoni (nei quali si riconosce la mano di Michele Canova) di brani come “Tree”, “The Lake e “Green River”. Alterna le sue tre chitarre per creare il giusto sound per ogni pezzo e gioca con la pedaliera che amplia lo spettro sonoro della voce dandoci una splendida sensazione di libertà.
“In che anno è uscito Born To Run?” ci chiede nel bel mezzo del concerto. Arrivano le risposte più disparate. Ma è solo un modo per introdurre una bellissima cover di “I’m on fire”. A quanto pare anche il Boss, Bruce Springsteen, ha avuto una parte fondamentale nella formazione artistica di Wrongonyou.
“L’Orso di Grottaferrata” durante la serata fa spesso riferimento ai momenti difficili del proprio passato come per darci le chiavi per aprire al significato del disco: “Rebirth” è il brano che da il nome all’album e Rinascita sembra proprio essere l’esperienza che ha vissuto quando lo sentiamo cantare “if you leave your past, will be like rebirth”. A volte abbiamo bisogno di toccare il fondo prima di trovare la spinta per tornare in superficie e se ti lasci il passato alle spalle hai la possibilità di rinascere.
Caro Wrongonyou, siamo davvero contenti che in giro ci sia un artista come te, e se aver inciso i tuoi primi brani nel luogo che ha visto nascere i Radiohead non è una garanzia di successo, allora lo sarà lo sarà il tuo grande cuore d’orso.
