Musei aperti il 25 Aprile e il 1 Maggio: i programmi di GAM, Palazzo Madama e MAO

Durante il ponte della Festa della Liberazione il 25 Aprile e la Festa del Lavoro del 1 Maggio, i musei della Fondazione Torino Musei rimarranno aperti offrendo un ricco panorama di attività, percorsi tematici e visite guidate.

_di Miriam Corona

Apertura straordinaria lunedì 23 e lunedì 30 aprile alla GAM e MAO; apertura straordinaria martedì 24 aprile e martedì 1 maggio a Palazzo Madama.

Un’occasione unica per visitare le numerose mostre in corso, tra le quali, RENATO GUTTUSO e lenuove collezioni permanenti alla GAM, CARLO MAGNO VA ALLA GUERRA e PERFUMUM. I profumi della storia a Palazzo Madama, ORIENTI. 7000 anni di arte asiatica dal Museo delle Civiltà di Roma, I TESORI ESOTICI DEL DUCA. Selezione di opere orientali dal Castello di Aglié e LA CAPITALE DELLE STEPPE. Immagini dagli scavi di Karakorum in Mongolia al MAO.

ORARI E APPUNTAMENTI NEI MUSEI

Lunedì 23 Aprile, Martedì 24, Mercoledì 25: GAM, MAO e Palazzo Madama saranno aperti dalle 10:00 alle 18:00.

Le aperture straordinarie si ripeteranno anche il 30 Aprile e il 1 Maggio, osservando gli stessi orari. Le rispettive biglietterie chiudono un’ora prima.

Nei prossimi giorni, non mancherà una ricca serie di appuntamenti, riportati di seguito.

Sabato 21 aprile 2018, ore 15.30

LE VIE DELLE SPEZIE – Palazzo Madama

Incontro in occasione della mostra Perfumum con degustazione.

Tra gli oggetti esposti in mostra troviamo un rarissimo esempio di pomme de musc del XIV secolo in argento dorato, proveniente dal Museo di Sant’Agostino di Genova, che conserva ancora al suo interno la noce moscata spezia che, assieme ai chiodi di garofano, l’incenso e la mirra aveva un valore altissimo ed era accessibile solo alle classi sociali più elevate. L’itinerario a cura della botanica Valeria Fossa permetterà di focalizzare l’attenzione sul tema dell’utilizzo, soprattutto religioso, di determinate fragranze nel corso del tempo, le rotte commerciali via terra e mare delle spezie più utilizzate. Lasciando spazio anche al gusto, sorseggeremo un the alla cannella accompagnato da pie di mele speziate.

Costo: 14.00 euro – Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Sabato 21 aprile 2018, ore 16.00

PERFUMUM. I profumi della storia – Palazzo Madama, visita guidata alla mostra riservata Abbonamento Musei

Il profumo, i suoi diversi significati e usi nel corso dei secoli diventano il filo conduttore dell’itinerario che illustra alcuni dei duecento oggetti esposti, tra oreficerie, vetri porcellane argenti e trattati scientifici. Si parte dalle civiltà egizia e greco-romane in cui il profumo era simbolo di immortalità e veniva associato alle divinità, per arrivare in epoca al Medievale, dove rare sono le testimonianze di utilizzo di sostanze odorifere per lo più legate alla sfera sacra o terapeutica. Si prosegue con le influenze della civiltà islamica, da cui arrivarono nuove conquiste tecnologiche, come il perfezionamento dell’arte della distillazione compiuto da Avicenna, mentre per l’età rinascimentale saranno illustrati gli usi di profumi e fragranze da parte delle classi sociali più elevate fino al Seicento, epoca in cui si conferma il primato della produzione francese, testimoniato da flaconi di vetro e porcellana. La visita si conclude con la presentazione di flaconi del Novecento, tra cui spiccano quelli creati da René Lalique per François Coty e di Baccarat per Guerlain. A solleticare l’olfatto le fragranze di Luca Maffei proposte all’interno delle sale del museo.

Costo: € 5. Biglietto di ingresso gratuito per i possessori di Abbonamento Musei – Info e prenotazioni: t. 800 329 329

“Hanami” ovvero “osservare i fiori”

Da sabato 21 aprile 2018

HANAMI AL MAO – MAO, Giardini Giapponesi

Tra gli alberi il ciliegio, tra gli uomini il samurai. Antico detto giapponese. La primavera è il risveglio e il fiorire della natura che, dopo un lungo periodo di riposo, torna a mostrarci i suoi colori e le sue meraviglie. Una di queste meraviglie è proprio la fioritura in aprile dei fiori di ciliegio chiamata in Giappone hanami. Se in Giappone sono moltissimi i luoghi da cui godere magnifici scorci floreali, tra i più celebri si annoverano le rive del fiume Hinokinai a Kakunodate e il parco Inokashira di Tokyo, per celebrare l’hanami a Torino il luogo ideale è il Museo d’Arte Orientale, tra i ciliegi in fiore e le opere straordinarie d’arte giapponese esposte nella collezione permanente e nella mostra temporanea ORIENTI. 7000 anni di arte asiatica dal Museo delle Civiltà di Roma. 

Hanami (はなみ), che significa “osservare i fiori” (hana = fiori e mi = vedere), è il tradizionale evento giapponese che consiste nel celebrare e godere della bellezza dei fiori osservandone il loro fiorire nelle belle giornate di primavera. La parola hanami compare per la prima volta nel racconto Genji Monogatari, scritto da Murasaki Shikibu nel X secolo, ma l’origine di hanami affonda le sue radici nel passato leggendario del Paese del Sol Levante. Di sicuro lo si può far risalire almeno al periodo Nara (710-784), forse sotto l’influenza della dinastia cinese dei Tang. All’inizio del IX secolo l’Imperatore Saga trasformò l’usanza della contemplazione in una nuova occasione di festa con balli sotto gli alberi di ciliegio, che nel tempo avevano sostituito i susini, piantati nel giardino del palazzo della Corte Imperiale a Kyoto. Solo nel periodo Edo tuttavia questa ricorrenza si diffuse tra la popolazione, che prese a godere dei parchi fioriti bevendo sake e mangiando sotto una pioggia di petali rosa. Il fiore di sakura, assunto oggi a simbolo delle arti marziali, venne adottato dai samurai quale emblema di appartenenza alla propria classe. Nell’iconografia classica del guerriero il ciliegio rappresenta insieme la bellezza e la caducità della vita: esso, durante la fioritura, mostra uno spettacolo incantevole nel quale il samurai vedeva riflessa la grandiosità della propria figura avvolta nell’armatura, ma è sufficiente un improvviso temporale perché tutti i fiori cadano a terra, proprio come il samurai può cadere per un colpo di spada infertogli dal nemico. Il guerriero, abituato a pensare alla morte in battaglia non come un fatto negativo ma come l’unica maniera onorevole di andarsene, rifletté nel fiore di ciliegio questa filosofia.

Ingresso ai giardini gratuito, ingresso alle collezioni permanenti e alla mostra secondo tariffa ordinaria

Domenica 22 aprile 2018, ore 16.00

SULLE TRACCE DELL’OLIFANTE – Palazzo Madama (attività per famiglie)

Negli episodi dipinti e tra le opere esposte nella mostra Carlo Magno va alla guerra ci sono quattro olifanti: cercandoli i bambini vedranno scene di caccia e di battaglia, scopriranno la vita nei castelli medievali e, utilizzando oggetti di uso quotidiano, potranno costruire uno strumento con cui riprodurre il suono intenso e forte dell’olifante.

Costo: bambini €7 per l’attività; accompagnatori biglietto d’ingresso – Info: prenotazioni t. 011 4436999 – didattica@fondazionetorinomusei.it – www.palazzomadamatorino.it

Domenica 22 aprile 2018, ore 16.00

PERFUMUM. I profumi della storia – Palazzo Madama, visita guidata alla mostra

Il profumo, i suoi diversi significati e usi nel corso dei secoli diventano il filo conduttore dell’itinerario che illustra alcuni dei duecento oggetti esposti, tra oreficerie, vetri porcellane argenti e trattati scientifici. Si parte dalle civiltà egizia e greco-romane in cui il profumo era simbolo di immortalità e veniva associato alle divinità, per arrivare in epoca al Medievale, dove rare sono le testimonianze di utilizzo di sostanze odorifere per lo più legate alla sfera sacra o terapeutica. Si prosegue con le influenze della civiltà islamica, da cui arrivarono nuove conquiste tecnologiche, come il perfezionamento dell’arte della distillazione compiuto da Avicenna, mentre per l’età rinascimentale saranno illustrati gli usi di profumi e fragranze da parte delle classi sociali più elevate fino al Seicento, epoca in cui si conferma il primato della produzione francese, testimoniato da flaconi di vetro e porcellana. La visita si conclude con la presentazione di flaconi del Novecento, tra cui spiccano quelli creati da René Lalique per François Coty e di Baccarat per Guerlain. A solleticare l’olfatto le fragranze di Luca Maffei proposte all’interno delle sale del museo.

Costo: € 5 + biglietto di ingresso al Museo, gratuito per i possessori di Abbonamento Musei – Info e prenotazioni: t. 0115211788 – email prenotazioniftm@arteintorino.com

Domenica 22 aprile, ore 15.30

ALLA SCOPERTA DEL NUOVO ALLESTIMENTO GAM – Gam, visita guidata alle collezioni permanenti

La GAM si presenta al pubblico in una “nuova veste” attraverso il riallestimento innovativo delle sue collezioni permanenti. Dalla sua apertura nel 1863, avvenuta a ridosso dell’Unità d’Italia quando Torino era Capitale del nuovo Regno, ad oggi, il museo ha vissuto diverse metamorfosi espositive, proponendo ora una distribuzione delle opere secondo una valenza cronologica, frutto di nuove riflessioni, che permette di cogliere l’evoluzione delle raccolte, acquisizioni e politiche culturali promosse dai suoi direttori. Tra questi ultimi ricordiamo Pio Agodino, il primo alla guida del museo, Emanuele d’Azeglio, Vittorio Avondo, Enrico Thovez, Lorenzo Rovere, Vittorio Viale e Luigi Mallé. I visitatori saranno accompagnati nelle sale del secondo piano, dove sono esposte opere di Antonio Canova, Massimo D’Azeglio, Antonio Fontanesi e la scuola di Rivara protagonisti del panorama culturale nell’Ottocento, per proseguire al primo piano, attraverso le opere del Novecento, tra cui spiccano i nomi di Carlo Carrà, Giacomo Balla, Umberto Boccioni e Andy Warhol.

Costo visita guidata: € 5 + ingresso al museo (gratuito Abbonamento Musei e Torino card) – Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Domenica 22 aprile, ore 16.00

RENATO GUTTUSO. ARTE E RIVOLUZIONE – GAM, visita guidata alla mostra (tutte le domeniche e festivi)

Nella ricorrenza del cinquantenario del 1968 la GAM propone una mostra dedicata al pittore Renato Guttuso e ai rapporti tra politica e arte, elemento fondamentale del suo fare artistico. L’itinerario parte dal dipinto Fucilazione in campagna del 1938, ispirato alla fucilazione di Federico Garcia Lorca, per proseguire nell’analisi della meditazione ininterrotta sul tema delle lotte per la libertà, di cui forte è la condanna della violenza nazista nei disegni urticanti del Gott mit uns 1944. Si prosegue attraverso un’elaborazione sentimentale in opere quali Lotta di minatori francesi 1948, per approdare negli anni Sessanta ai risultati di partecipe testimonianza militare, con opere quali Vietnam 1965. Chiude il percorso l’opera i Funerali di Togliatti 1972, opera che incarna una vita di militanza dell’uomo e dell’artista Renato Guttuso.

Costo visita guidata: € 6 + ingresso alla mostra (gratuito Abbonamento Musei e Torino card) – Info e prenotazioni: TicketOne 011 0881178 – gruppiescuole@tosc.it

Domenica 22 aprile 2018, ore 16.00

SEGNI DI CARTA – MAO (attività per le famiglie)

Dopo una passeggiata alla scoperta dell’affascinante esposizione di oggetti di arte islamica nella galleria dedicata ai Paesi Islamici dell’Asia, tra motivi geometrici, calligrafia e arabeschi, porte aperte alla fantasia! Con strisce di carta colorata, arricciata e incollata con la tecnica del quilling, i partecipanti potranno dare forma a un disegno decorativo di loro invenzione.

Età consigliata: da 6 anni in su. Tutti gli spazi sono accessibili

Costo: bambini € 7 per attività con ingresso gratuito alle collezioni, adulti ingresso ridotto alle collezioni € 8 (gratuito con Carta Musei). Prenotazione consigliata t. 011.4436999 entro le ore 15 di venerdì 20 aprile

La biglietteria chiude 1 ora prima

Mercoledì 25 aprile, ore 16.00

RENATO GUTTUSO. ARTE E RIVOLUZIONE – GAM (vista guidata alla mostra, tutte le domeniche e festivi)

Nella ricorrenza del cinquantenario del 1968 la GAM propone una mostra dedicata al pittore Renato Guttuso e ai rapporti tra politica e arte, elemento fondamentale del suo fare artistico. L’itinerario parte dal dipinto Fucilazione in campagna del 1938, ispirato alla fucilazione di Federico Garcia Lorca, per proseguire nell’analisi della meditazione ininterrotta sul tema delle lotte per la libertà, di cui forte è la condanna della violenza nazista nei disegni urticanti del Gott mit uns 1944. Si prosegue attraverso un’elaborazione sentimentale in opere quali Lotta di minatori francesi 1948, per approdare negli anni Sessanta ai risultati di partecipe testimonianza militare, con opere quali Vietnam 1965. Chiude il percorso l’opera i Funerali di Togliatti 1972, opera che incarna una vita di militanza dell’uomo e dell’artista Renato Guttuso.

Costo visita guidata: € 6 + ingresso alla mostra (gratuito Abbonamento Musei e Torino card) – Info e prenotazioni: TicketOne 011 0881178 – gruppiescuole@tosc.it

Giovedì 26 aprile 2018 ore 18

LA CAPITALE DELLE STEPPE. Immagini dagli scavi di Karakorum in Mongolia – MAO, conferenza di presentazione e inaugurazione esposizione fotografica

Esposizione fotografica realizzata dal MAO Museo d’Arte Orientale e dal Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia in collaborazione con Museo di Kharakhorum e grazie al supporto di Missioni Consolata OnlusNell’ambito del Patto di Collaborazione tra la Città di Torino e la Città di Kharkhorin interverranno: Marco Biscione, Direttore MAO Museo d’Arte Orientale, Carlo Lippolis, Presidente Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia, Dolgormaa Dashtseerev, capo gabinetto della Città Kharkhorin Erdenebat Ulambayar, Professore di Archeologia all’Università di Ulaanbaatar Tsambagarav Jamiyangarav, Museo di Kharakhorum.

Quando Genghis Khan nel 1220 decise di costruire una capitale per il suo regno nella valle del fiume Orkhon, le considerazioni non erano solo di carattere strategico: la regione, infatti, da oltre mille anni era identificata con la formazione stessa dello Stato per le popolazioni nomadi che vi si erano succedute. Chi dominava “la foresta di Ötükän”, come veniva allora chiamata la valle, possedeva il lustro dell’autorità e la fortuna del destino, e poteva governare dal centro del mondo un nuovo impero egemone nel mondo delle steppe. La città di Karakorum fu edificata sotto il figlio di Genghis Khan, Ögedei, nel 1235, e rimase la capitale dell’impero mongolo sotto i successori Güyük e Möngke. Durante questo periodo di splendore furono molti gli stranieri che visitarono Karakorum, tra cui i francescani Giovanni di Pian del Carpine e Guglielmo di Rubruck. A causa delle lotte interne per la successione nel 1260 la città subì pesanti distruzioni e Kublai Khan spostò la capitale e lasciò a Karakorum il ruolo di centro amministrativo e snodo commerciale più importante della “provincia a nord delle montagne”, almeno fino al 1388 quando fu distrutta dall’esercito cinese dei Ming. Nel 1585-86, Abdai Khan fondava Erdene Zuu, il più grande monastero buddhista della Mongolia, proprio nei pressi dell’antica capitale. L’identificazione delle rovine a nord di Erdene Zuu con il sito di Karakorum si deve a Nikolai M. Yadrintsev nel 1889; la conferma definitiva al turcologo Wilhelm Radloff (1837-1918). I primi scavi furono effettuati nel 1933-34 da Dmitry Bukinich, ma fu soltanto con la missione mongolo-sovietica del 1948-49, guidata da Sergei V. Kiselev, che la conformazione del sito nella sua interezza cominciò ad essere compresa. Doveva passare un altro mezzo secolo affinché le indagini sul sito riprendessero, adottando i canoni, le attenzioni e gli strumenti dell’archeologia moderna, quando nel 1998 prese forma la Spedizione Mongolo-Tedesca.

Anche l’Italia, attraverso il Centro Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia, è ora in procinto di avviare un progetto con le controparti mongole. A due anni dalla firma del Patto di Collaborazione tra la Città di Torino e la Città di Kharkhorin, e grazie alla collaborazione con l’Archivio fotografico del Museo di Kharakhorum, il MAO rende omaggio alla storia culturale e artistica della Mongolia attraverso una esposizione fotografica dedicata al sito archeologico dell’antica capitale Karakorum.

Ingresso alla conferenza di presentazione libero fino esaurimento posti disponibili

Giovedì 26 aprile 2018 ore 18

ATTILA FAVARELLI – MARODA – GAM, proiezione sonora

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Nell’ambito del programma di formazione per artisti realizzato in collaborazione tra GAM e Fondazione Spinola Banna per l’Arte.

Prosegue nel mese di aprile, la serie di interventi del progetto IperPianalto, ideato dagli artisti Caretto/Spagna per l’edizione 2017-2018 del programma di formazione per artisti organizzato  dalla GAM e dalla Fondazione Spinola Banna per l’Arte, promosso e realizzato grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo. Caretto/Spagna hanno Invitato il sound artist Attila Faravelli ad esplorare l’ambiente sonoro del Pianalto di Poirino ed entrare in relazione con la vasta collezione di strumenti, oggetti e documenti raccolti presso il Museo Civico del Paesaggio Sonoro di Riva presso Chieri, museo che nasce per valorizzare lo straordinario percorso di ricerca condotto dal musicista e musicologo Domenico Torta e alcuni studiosi, sui suoni, i rumori e le melodie che hanno caratterizzato il paesaggio locale, dalla cultura contadina sino alla contemporaneità. Maroda di Attila Faravelli, costituisce il quarto evento del progetto IperPianalto che si svolge alla GAM, esito di un’esperienza estetica a contatto con la dimensione sonora dell’Altopiano di Poirino, nuova tappa di un percorso di conoscenza che procede dal sottosuolo verso l’alto, risalendo gli strati della successione geologica, e che ha visto avvicendarsi, da gennaio 2018, il geomorfologo Marco Giardino, l’agronomo Giorgio Quaglio, gli agricoltori sperimentali Cristina Sala – Luigi Manenti e l’antropologo inglese Tim Ingold.

Info www.gamtorino.it

27 aprile – 3 giugno 2018

LA CAPITALE DELLE STEPPE. Immagini dagli scavi di Karakorum in Mongolia – MAO, apertura esposizione fotografica

Esposizione fotografica realizzata dal MAO Museo d’Arte Orientale e dal Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia in collaborazione con Museo di Kharakhorum e grazie al supporto di Missioni Consolata Onlus. Nell’ambito del Patto di Collaborazione tra la Città di Torino e la Città di Kharkhorin interverranno: Marco Biscione, Direttore MAO Museo d’Arte Orientale, Carlo Lippolis, Presidente Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia, Dolgormaa Dashtseerev, capo gabinetto della Città Kharkhorin Erdenebat Ulambayar, Professore di Archeologia all’Università di Ulaanbaatar Tsambagarav Jamiyangarav, Museo di Kharakhorum.

Quando Genghis Khan nel 1220 decise di costruire una capitale per il suo regno nella valle del fiume Orkhon, le considerazioni non erano solo di carattere strategico: la regione, infatti, da oltre mille anni era identificata con la formazione stessa dello Stato per le popolazioni nomadi che vi si erano succedute. Chi dominava “la foresta di Ötükän”, come veniva allora chiamata la valle, possedeva il lustro dell’autorità e la fortuna del destino, e poteva governare dal centro del mondo un nuovo impero egemone nel mondo delle steppe. La città di Karakorum fu edificata sotto il figlio di Genghis Khan, Ögedei, nel 1235, e rimase la capitale dell’impero mongolo sotto i successori Güyük e Möngke. Durante questo periodo di splendore furono molti gli stranieri che visitarono Karakorum, tra cui i francescani Giovanni di Pian del Carpine e Guglielmo di Rubruck.

A causa delle lotte interne per la successione nel 1260 la città subì pesanti distruzioni e Kublai Khan spostò la capitale e lasciò a Karakorum il ruolo di centro amministrativo e snodo commerciale più importante della “provincia a nord delle montagne”, almeno fino al 1388 quando fu distrutta dall’esercito cinese dei Ming. Nel 1585-86, Abdai Khan fondava Erdene Zuu, il più grande monastero buddhista della Mongolia, proprio nei pressi dell’antica capitale. L’identificazione delle rovine a nord di Erdene Zuu con il sito di Karakorum si deve a Nikolai M. Yadrintsev nel 1889; la conferma definitiva al turcologo Wilhelm Radloff (1837-1918). I primi scavi furono effettuati nel 1933-34 da Dmitry Bukinich, ma fu soltanto con la missione mongolo-sovietica del 1948-49, guidata da Sergei V. Kiselev, che la conformazione del sito nella sua interezza cominciò ad essere compresa. Doveva passare un altro mezzo secolo affinché le indagini sul sito riprendessero, adottando i canoni, le attenzioni e gli strumenti dell’archeologia moderna, quando nel 1998 prese forma la Spedizione Mongolo-Tedesca.

Anche l’Italia, attraverso il Centro Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia, è ora in procinto di avviare un progetto con le controparti mongole. A due anni dalla firma del Patto di Collaborazione tra la Città di Torino e la Città di Kharkhorin, e grazie alla collaborazione con l’Archivio fotografico del Museo di Kharakhorum, il MAO rende omaggio alla storia culturale e artistica della Mongolia attraverso una esposizione fotografica dedicata al sito archeologico dell’antica capitale Karakorum.

Ingresso con biglietto del Museo

Venerdì 27 aprile, ore 16.00

RENATO GUTTUSO. ARTE E RIVOLUZIONE – GAM, visita guidata alla mostra riservata abbonati Musei Torino Piemonte

Nella ricorrenza del cinquantenario del 1968 la GAM propone una mostra dedicata al pittore Renato Guttuso e ai rapporti tra politica e arte, elemento fondamentale del suo fare artistico. L’itinerario parte dal dipinto Fucilazione in campagna del 1938, ispirato alla fucilazione di Federico Garcia Lorca, per proseguire nell’analisi della meditazione ininterrotta sul tema delle lotte per la libertà, di cui forte è la condanna della violenza nazista nei disegni urticanti del Gott mit uns 1944. Si prosegue attraverso un’elaborazione sentimentale in opere quali Lotta di minatori francesi 1948, per approdare negli anni Sessanta ai risultati di partecipe testimonianza militare, con opere quali Vietnam 1965. Chiude il percorso l’opera i Funerali di Togliatti 1972, opera che incarna una vita di militanza dell’uomo e dell’artista Renato Guttuso.

Costo visita guidata: € 6 (ingresso alla mostra gratuito Abbonamento Musei e Torino card) – Info e prenotazioni: numero verde 800329329

Sabato 28 aprile 2018, ore 15.30

L’EBANISTA DI SUA MAESTÀ – Palazzo Madama, visita guidata e degustazione

Attraverso l’intarsio Pietro Piffetti seppe realizzare veri capolavori, rendendo gli arredi oggetti unici e preziosi. Avorio, madreperla, legni pregiati erano alla base del lavoro svolto per re Carlo Emanuele III, che lo nominò primo ebanista di corte. Alcuni dei suoi capolavori, quali console, mazarine, cassettoni, tavolini da gioco, sono oggi esposti al pubblico nelle sale di Palazzo Madama attraverso un nuovo allestimento. Ad illustrarli lo stesso Pietro Piffetti in compagnia di una dama di corte. La difficile formazione di un ebanista, cosa si intende per capo d’opera, le sue difficoltà e soddisfazioni ottenute presso la corte saranno illustrate dai personaggi in abiti storici. A seguire presso lo spazio della veranda si potrà gustare il “Rosolio di Torino”accompagnato da cioccolatini. La fama della bevanda nel corso del Settecento travalicherà i confini piemontesi diffondendosi anche in Francia. 

Costo: € 15 + biglietto d’ingresso – Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Renato Guttuso, ‘Autoritratto con maglione’, 1960, Il Ponte

Domenica 29 aprile, ore 16.00

RENATO GUTTUSO. ARTE E RIVOLUZIONE – GAM, visita guidata alla mostra (tutte le domeniche e festivi)

Nella ricorrenza del cinquantenario del 1968 la GAM propone una mostra dedicata al pittore Renato Guttuso e ai rapporti tra politica e arte, elemento fondamentale del suo fare artistico. L’itinerario parte dal dipinto Fucilazione in campagna del 1938, ispirato alla fucilazione di Federico Garcia Lorca, per proseguire nell’analisi della meditazione ininterrotta sul tema delle lotte per la libertà, di cui forte è la condanna della violenza nazista nei disegni urticanti del Gott mit uns 1944. Si prosegue attraverso un’elaborazione sentimentale in opere quali Lotta di minatori francesi 1948, per approdare negli anni Sessanta ai risultati di partecipe testimonianza militare, con opere quali Vietnam 1965. Chiude il percorso l’opera i Funerali di Togliatti 1972, opera che incarna una vita di militanza dell’uomo e dell’artista Renato Guttuso.

Costo visita guidata: € 6 + ingresso alla mostra (gratuito Abbonamento Musei e Torino card) – Info e prenotazioni: TicketOne 011 0881178 – gruppiescuole@tosc.it

Domenica 29 aprile 2018, ore 16.30

VIAGGIATORI COLLEZIONISTI. Oggetti d’arte orientale dal Castello di Agliè e nelle collezioni del MAO. – MAO, visita guidata

I manufatti asiatici provenienti dal Castello di Agliè ed esposti al MAO fino al 3 giugno 2018 permettono di ricostruire diversi aspetti legati al gusto collezionistico e ai viaggi di Tommaso di Savoia duca di GenovaIl nucleo della collezione è frutto di doni diplomatici e acquisti episodici, legati anche ai viaggi del duca, tra i quali si ricorda la circumnavigazione del globo negli anni 1872 – 74. Tra le opere esposte, di grande effetto sono il prezioso dipinto a quattro mani di Kawanebe Kyosai e Kawabata Gyokusho, raffigurante una cortigiana con servitore, forse commissione diretta del duca ai due artisti durante un incontro pubblico di pittura e calligrafia, e la maschera thailandese raffigurante Hanuman, personaggio del poema epico Ramakien. L’itinerario prosegue nelle gallerie del museo, seguendo il filo dei collezionisti viaggiatori attraverso una selezione di opere confluite nelle collezioni civiche a partire dalla fine dell’Ottocento.

Costo: € 5 + ingresso secondo tariffa ordinaria – Info e prenotazioni: t. 011.5211788, prenotazioniftm@arteintorino.com

Martedì 1 maggio, ore 16.00

RENATO GUTTUSO. ARTE E RIVOLUZIONE – GAM, visita guidata alla mostra (tutte le domeniche e festivi)

Nella ricorrenza del cinquantenario del 1968 la GAM propone una mostra dedicata al pittore Renato Guttuso e ai rapporti tra politica e arte, elemento fondamentale del suo fare artistico. L’itinerario parte dal dipinto Fucilazione in campagna del 1938, ispirato alla fucilazione di Federico Garcia Lorca, per proseguire nell’analisi della meditazione ininterrotta sul tema delle lotte per la libertà, di cui forte è la condanna della violenza nazista nei disegni urticanti del Gott mit uns 1944. Si prosegue attraverso un’elaborazione sentimentale in opere quali Lotta di minatori francesi 1948, per approdare negli anni Sessanta ai risultati di partecipe testimonianza militare, con opere quali Vietnam 1965. Chiude il percorso l’opera i Funerali di Togliatti 1972, opera che incarna una vita di militanza dell’uomo e dell’artista Renato Guttuso.

Costo visita guidata: € 6 + ingresso alla mostra (gratuito Abbonamento Musei e Torino card)