La nostra maxi-intervista ai quattro semifinalisti del Premio Buscaglione che si esibiranno nel corso della seconda serata del festival, il 17 marzo all’Hiroshima Mon Amour di Torino. A salire sul palco in veste di ospiti saranno i Pinguini Tattici Nucleari. Andiamo a conoscere meglio La Notte, Liede, Malmö, Noon.
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_di Lorenzo Giannetti
La manifestazione Sotto il Cielo di Fred entra nel vivo: un festival che valorizza le migliori leve della musica italiana con il Premio Buscaglione e che con la Notte Rossa Barbera diventa una grande maratona musicale itinerante alla riscoperta della tradizione culinaria piemontese.
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16 marzo
2° seminale
Pinguini Tattici Nucleari
La Notte, Liede, Malmö, Noon
Clicca qui per il programma completo
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Siamo andati alla scoperta dei seminfinalisti di quest’anno, realizzando delle brevi interviste ad ognuno di loro. Ecco le seconde quattro (clicca qui per le prima quattro)… gustatevele sorseggiando un buon bicchiere di Barbera!
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La Notte

Liede

Noon
– Presentate il vostro progetto in sole 3 parole
Cantautorato, folk, sperimentazione
– Come avete “scoperto” il premio Buscaglione e come vi ci siete iscritti (è avvenuto quasi per caso, lo ponderavate da un po’, vi hanno iscritto altri amici o cosa? etc)
Lo abbiamo scoperto tramite degli amici e ci siamo iscritti di conseguenza
– La prima cosa che avete pensato/fatto quando avete saputo di esser stati selezionati tra i semifinalisti
Ci siamo fatti un paio di birre e abbiamo ballato con gli Avanzi di Balera
– Cosa dobbiamo aspettarci da voi sul palco, come live band in senso stretto?
Di sicuro sarà un’esibizione diretta, con attenzione alla parte musicale e a far sentire bene i testi delle canzoni.
E a tal proposito, dato che il Buscaglione potrebbe configurarsi romanticamente come una specie di anti-Sanremo facciamo un giochino. Durante il festival ligure c’è la serata in cui i concorrenti chiamano un artista a duettare con loro: potendo scegliere – tra TUTTI/CHIUNQUE – con chi vi piacerebbe condividere il palco?
Dopo aver condiviso il palco con Roberto Dell’Era, sicuramente lui, magari accompagnato da Manuel Agnelli.
– La fase finale del Premio si svolge a Torino: ci siete mai stati? Quanto siete legati invece alla vostra città d’origine? E quanto della vostra città c’è all’interno della vostra musica?
A Torino non abbiamo mai suonato, sarà la prima volta per noi e siamo molto contenti! Sicuramente la nostra musica risente molto dei nostri luoghi di origine, ma in senso inverso. Venendo da Lecce si può pensare ad un genere musicale solare, a noi invece è piaciuto immaginare un Salento ricoperto di neve e ghiaccio!
– Il disco che avete ascoltato di più nel 2017
A Moon Shaped Pool dei Radiohead.
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Malmö
– Presentate il vostro progetto in sole 3 parole
Viaggio senza meta!
– Come avete “scoperto” il premio Buscaglione e come vi ci siete iscritti (è avvenuto quasi per caso, lo ponderavate da un po’, vi hanno iscritto altri amici o cosa? etc)
Il Buscaglione ormai è il premio più prestigioso almeno per quanto riguarda la scena Indie. Abbiamo letto del bando ed è venuto naturale iscriversi.
– La prima cosa che avete pensato/fatto quando avete saputo di esser stati selezionati tra i semifinalisti
Dato il livello degli artisti che hanno condiviso con noi questa esperienza, la prima cosa che abbiamo provato è sicuramente l’orgoglio di far parte di quelli che avranno il piacere di esibirsi all’Hiroshima mon amour. Per noi non era affatto scontato superare le selezioni iniziali e quelle live di Milano e questa cosa ci ha fatto davvero tanto piacere.
– Cosa dobbiamo aspettarci da voi sul palco, come live band in senso stretto?
Il palco è la nostra collocazione ideale. Il nostro disco è stato registrato in modo da poterlo suonare in maniera fedele dal vivo. Come sempre cercheremo di far entrare il pubblico nel nostro mondo, fatto di momenti di estrema intimità ad altri di forti esplosioni sonore.
E a tal proposito, dato che il Buscaglione potrebbe configurarsi romanticamente come una specie di anti-Sanremo facciamo un giochino. Durante il festival ligure c’è la serata in cui i concorrenti chiamano un artista a duettare con loro: potendo scegliere – tra TUTTI/CHIUNQUE – con chi vi piacerebbe condividere il palco?
Domanda difficilissima! Se proprio potessimo scegliere tra tutti e chiunque, allora diciamo Robert Smith dei Cure. Ma di certo se avessimo la possibilità di scegliere il direttore d’orchestra sarebbe Massimo De Vita dei Blindur.
– La fase finale del Premio si svolge a Torino: ci siete mai stati? Quanto siete legati invece alla vostra città d’origine? E quanto della vostra città c’è all’interno della vostra musica?
Purtroppo non abbiamo mai suonato a Torino, almeno come Malmö, quindi sarà davvero molto emozionante per noi.
Per ciò che concerne il discorso della nostra città e dell’influenza che ha su di noi, ovviamente il nostro nome è palesemente un omaggio ad alcune sonorità nordiche ed essendo noi campani, con Napoli a pochi chilometri, questo fattore porta a pensare ad una contrapposizione con quello che suoniamo. In realtà abbiamo radici ben solide e profonde con il nostro territorio e cerchiamo di unire da sempre i mari del nord con il mediterraneo.
– Il disco che avete ascoltato di più nel 2017
The National – Sleep well beast
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*Nota di metodo: le domande sono tutte uguali per mantenere la par condicio del pre-gara e tutte al plurale per comodità,
le risposte non sono ritoccate in alcun modo in fase di editing