Nuovo disco in rampa di lancio (si intitola “Antique Beats” e sarà lanciato dal singolo “Hard on” in uscita il 23 giugno) e tour in vista per il duo torinese alla ricerca di un sound vintage sempre più contaminato e apolide.
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_di Lorenzo Giannetti
La premiata ditta dedita al recupero e alla rielaborazione di sonorità dalla patina vintage sembra essere ad un punto di svolta: macinati chilometri su chilometri in tour (fondamentali le tappe in Inghilterra) la band torna sul dancefloor con un singolo dalle sonorità vagamente esotiche, perfetto per un brindisi sulla spiaggia.
Due gli appuntamenti da segnare in agenda, entrambi nella casa-madre di Torino: il release party del nuovo disco previsto per al Life Club il 23 giugno nell’orbita dello “Swing Circus is back in town” (preparatevi a fare festa con la fanfara swing al gran completo!) e l’apertura del concerto del guru Parov Stelar al GruVillage, in data 14 luglio.
Tra registrazioni del disco e tour da pianificare, gli Sweet Life hanno anche trovato il tempo di lavorare alla colonna sonora del film “Brutti e Cattivi” di Cosimo Gomez. Di questo e di molto altro parliamo direttamente con loro, in attesa di tirare fuori le scarpette da ballo per le date estive.
Raccontate che questo nuovo disco è stato molto influenzato dalla vostra esperienza in tour, dal sudore sul palco. A tal proposito una domanda ed una curiosità:
– come è cambiato negli anni / come si sta evolvendo il vostro show?
– confessateci la cosa più assurda/incredibile che vi è successa girando come trottole da un palco all’altro!
Prima di tutto che bello ritrovarci su OUTsiders webzine: abbiamo visto nascere questa bellissima realtà, se non erro una delle prime interviste di Outsiders era stata proprio dedicata a noi… a distanza di qualche tempo dall’ultima uscita discografica ci piace ripartire da qui, è come dire che ripartiamo da casa.
Tornando alla domanda, in questo momento storico in cui la musica è transumata dai palchi ai like sul telefono, diciamo che noi siamo rimasti fedeli al furgone. Il live continua a essere esplosivo ed efficace in tante situazioni diverse, cosa che ci ha permesso di mantenere un’ottima media annuale di concerti in Italia e all’estero. Quest’anno pensavamo di starcene un po’ più tranquilli, in quanto tra lungaggini varie non siamo riusciti a far uscire nulla in inverno\primavera, ma a fine aprile le richieste erano già più di venti e ci siamo detti “che fai, non passi?”. Utilizzeremo il tour di quest’estate per testare delle tracce nuove e implementare il setup con synth e attrezzatura nuova, abbiamo fatto da poco una gita fuori porta in un grande negozio di strumenti musicali…
Di cose assurde ne sono successe tante, perché come Sweet Life Family, oltre ad essere adulatori dei palchi, siamo anche festival addicted: tutte le volte che possiamo tendiamo ad arrivare il giorno prima e andare via il più tardi possibile. Puoi immaginare.
A memoria, mi viene in mente che due anni fa nel backstage di in un festival in Germania un ometto tarchiatello con una bruttissima maglietta dei Metallica, rivelatosi poi un poliziotto in borghese, ha provato ad arrestare uno di noi, cinque minuti prima di salire sul palco. Sosteneva che nella Marlboro che stava fumando ci fosse della marjuana! La cosa incredibile è che non era assolutamente vero, il 90% delle altre volte sarebbe stato, diciamo, plausibile. La storia di Pierino e il lupo insomma. È comunque stato tutto risolto, per non farci mancare nulla, nella band abbiamo anche un ottimo avvocato.
So che ad essere stata particolarmente “rivelatrice” – come una sorta di epifania magari – è stata una data condivisa coi Fat Freddy’s Drop: cosa è successo in quell’occasione?
In primis, è successo che quando il grande Damir Ivic ci ha chiamati per la conferma abbiamo capito che sarebbe stato uno dei momenti più belli della nostra vita. So che sembra esagerato ma FFD è quella band che in passato ci aveva fatto prendere degli aerei per andarli a vedere a Barcellona e a Londra. L’idea che fossero loro a sto giro a salire sul tourbus per beccare noi a Milano non era affatto male.
A parte gli scherzi, è stata una giornata incredibile, per rispetto abbiamo cambiato la scaletta facendo un set tranquillo, una sorta di jam con i nostri musicisti. Dopo il concerto siamo stati insieme nel backstage e ci hanno fatto i complimenti per la nostra versione di “St. James Infirmary”. Loro sono dei grandi, vivono tutti insieme in Nuova Zelanda e quando hanno voglia prendono e vengono in Europa a fare date. È molto da “Sweet Life”! Nel frattempo sarebbe bello portarli a Torino e ci stiamo lavorando, ma questa è un’altra storia.
Parliamo di cinema: avete realizzato la colonna sonora di “Brutti e Cattivi” di Cosimo Gomez. Come vi siete approcciati alla cosa? Ad esempio, lo avete fatto in maniera abbastanza istintiva lasciandovi ispirare della immagini o ci avete rimuginato su dopo tante visioni del girato? Invece – potendo scegliere tra tutti – qual è secondo voi un film che potrebbe incarnare bene la proposta musicale degli Sweet Life?
Quella di “Brutti e Cattivi” è la nostra seconda esperienza a livello di soundtrack, dopo il lavoro per le “Ultime Cose” diretto da Irene Dionisio, in cui abbiamo decisamente sperimentato altre sonorità, il lavoro con Cosimo Gomez (regista) è stato assolutamente lusinghiero. In primis perché è stato lui a trovare noi, aveva voglia di qualcosa di diverso dalle solite produzioni e quindi ci siamo sbizzarriti. Alla fine è venuto un bel mix di sonorità breakbeat-deephouse-electroswing. Il singolo che verrà estratto sarà un brano jungle alla Deekline. Portare del sano underground nei salotti romani? Fatto!
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Qui tutte le date del tour estivo degli SLS:
Mi pare di ricordare che ormai l’Inghilterra non manchi mai nei vostri itinerari: com’è la situazione lì? Tuttavia vedo che quest’anno andrete anche ad Ibiza! In generale: con che spirito partite per questo tour?
Tornando alla prima domanda, in UK abbiamo fatto le esperienze migliori. La situazione è agrodolce: tanti festival con lineup stratosferiche da una parte ma cachet non altissimi dall’altra, perché preferiscono spendere tanto per gli headliner. Incombe inoltre l’incubo Brexit, tra due anni per andare a suonare dovremmo pagare il working visa come negli Stati Uniti? Per il resto siamo un po tristi, in UK è quasi impossibile replicare per due anni di fila lo stesso festival e questo weekend ci sarà il Glastounbury, dove siamo ritornati l’anno scorso. Senza nulla togliere a Coldplay, Adele, James Blake e altri che abbiamo visto nella scorsa edizione, quest’anno il cartellone dice che solo al Pyramid Stage si esibiranno Anderson Paak, Foo Fighters, The XX e sopratutto RADIOHEAD!
Per il resto, il tour è già partito e la ciurma Sweet Life è super calda. Abbiamo già fatto un bellissimo weekend tra Slovenia e Croazia e siamo stati nella bellissima cornice del festival di Pennabilli in Romagna. Nel magico paese arroccato su una collina per tre giorni si alternano musicisti, circensi e performer su 15 stage. La qualità è altissima e l’atmosfera unica, sembra di essere in nord Europa, ma si mangia decisamente meglio! Per i nostri concittadini sono molto importanti le date del 23 giugno al Life Club di Torino, quando allo Swing Circus di inizio estate sarà presentato il singolo Hard On con la Sweet Life Orchestra al gran completo, e il 14 Luglio al GruVillage per l’apertura a Parov Stelar.
Rispetto a Ibiza, per noi sarà un ritorno dopo l’esperienza della scorsa estate. Chi non c’è mai stato non lo sa ma l’anima di quell’isola non è solo tamarra, è anzi piena di mercatini hippy e chiringuito sulla spiaggia. La Spagna sarà comunque una nuova sfida per noi, il prossimo singolo sarà pubblicato anche lì e a novembre esporteremo in nostro party Swing Circus proprio a Barcellona, ci prepariamo ad una stagione a base di tapas di polpo alla gallega! Yaammy!
Domanda finale, non posso esimervi: che ve ne pare del tormentone di Mina per lo spot TIM che “scopre” fuori tempo massimo l’electroswing (con danze annesse)?
Mmm quale spot? 😉