Agrigelateria San Pé: quando il percorso educativo termina col gelato

Sapore di fragola, sapore di sogno. All’Agrigelateria di Poirino la didattica incontra il buon cibo e la vita all’aria aperta, per la gioia dei bambini (ma anche delle maestre!).


_di Valetina De Carlo

E’ prevista pioggia. Di quella che arriva all’improvviso pronta a scombussolare le giornate, a scompigliare i piani, a bagnare i progetti, a rendere tetri gli animi. Eppure, le buone idee, quelle coltivate con pazienza e amore, non si fermano davanti a un po’ di pioggia, nemmeno se prevista o attesa ad ombrelli aperti. E infatti, le maestre di un asilo nido privato di Torino, non fermano il programma della giornata e armate di ombrelli, mantelline e stivaletti per ogni bambino, non cancellano la gita prevista per quel grigio venerdì torinese. I grandi del nido, età media 2 anni, l’anno prossimo lasceranno l’asilo per passare alla scuola materna e non possono subire la delusione di una gita annullata all’ultimo, tanto meno quando li vedi arrivare al mattino presto, gli occhi assonnati, ma lo sguardo trepidante di chi è in partenza per un viaggio, zainetto in spalla, ciuccio in bocca. E allora si parte.

Direzione: un posto molto speciale. L’Agrigelateria San Pé di Poirino si trova appena fuori dalla città, quel tanto che basta per lasciarsi alle spalle strade strette e trafficate, quel lezzo di smog che ti pizzica il naso e per ritrovarsi in mezzo al verde, tra campi aperti, strade semivuote e odore di letame fresco. Il gruppo di piccoli esploratori viene accolto calorosamente sotto un cielo plumbeo e minaccioso dal signor Giovanni, padrone di casa a Cascina San Pé, (Cascina San Pietro in piemontese), una favola di realtà di una famiglia del Piemonte che ha scommesso sulla natura, sui prodotti freschi e sul futuro. Quel futuro che adesso a naso in sù e a passo svelto sta entrando nella grande e luminosa sala della cascina, che con uno stile a metà tra un café parisien e un agriturismo country, accoglie i piccoli con un tavolo su misura.

All’Agrigelateria tutto ruota attorno ai doni della natura, alla bellezza della terra e ai suoi profumi, che regalano ogni giorno deliziose e fresche bontà agli abitanti di zona, ma anche a quelli che risiedono un po’ più in là.

Già, perché Cascina San Pé non é niente di meno che l’azienda che riempie i coni e le coppette delle gelaterie di Eataly, trasportando la sua freschezza a km 0 in uno dei più affermati store a garanzia della genuinità del prodotto. E noi questa freschezza l’abbiamo vista attraverso lo stupore dei bimbi del nido, che hanno trascorso una giornata all’insegna della natura e della scoperta di altri esseri viventi, solo più piumosi o pelosi. Il merito di questa vincente azienda è infatti, non solo quello puramente agricolo e gastronomico di unire i prodotti di stagione, il latte fresco dei loro bovini e le ricette della tradizione, ma di aprire le porte a scuole, materne, nidi, per mettere un attimo da parte libri e giocattoli e far conoscere ai più piccoli la realtà del mondo attraverso i cinque sensi.

La giornata in cascina inizia… sul prato! Un timido sole ha infatti fatto capolino e allora tutti a giocare nel parco attrezzato con scivoli, casette e quant’altro, per un po’ di gioco libero, senza pareti e con il cielo come soffitto, mentre la cucina prepara il pranzo con i prodotti dell’orto. Già Jean-Jacques Rousseau declamava quanto i piccoli esseri umani abbiano bisogno di passare del tempo a contatto con la natura per sperimentare i loro giochi inventati, per provare, per sentire, toccare e annusare. Non sono tante le occasioni per educare in contesti simili, bisogna quindi prendere al volo quelle che ci sono.

Dopo un po’, stanchi e affamati, i piccoli viandanti delle campagne piemontesi e le loro maestre, mettono alla prova il senso del gusto. Prova superata. Prodotti genuini cucinati in maniera semplice, ma gustosa, sono un’ottima soluzione per rifocillarsi, ora che anche il sole ha deciso di restare, a disdetta di ogni previsione. Ma uno dei momenti più emozionanti della giornata arriva dopo il pranzo, quando nel silenzio delle prime ore pomeridiane, si può trasformare il sonnellino quotidiano in un frammento di magia. La nanna oggi si fa sul fieno.

Accompagnati da Tequila, il cane mascotte della famiglia, i bimbi riscoprono, o meglio, scoprono, un angolo mai visto prima. Morbido, giallo, soffice, che sa di fiaba: il fienile. Tra balle di fieno e gallerie costruite a misura di bimbo tra la paglia, dopo essersi rotolati beatamente tra tanta morbidezza, si prova a dormire, come entrando in un sogno, tra odore di paglia e versi di oche, asinelli e galline in lontananza.

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Il chiosco dell’Agrigelateria San Pè all’interno dello store di Eataly Lingotto

Il pomeriggio ha il sapore di una fragola appena raccolta, nelle serre di Giovanni che insegna, solo alle maestre stavolta, il segreto per assaporare il meraviglioso frutto rosso gustando appieno tutta la sua dolcezza, in una tenue primavera di maggio. Ultima parte della giornata avventurosa, la prova di coraggio: una passeggiata nella stalla, tra quei giganti chiamati mucche. Mano nella mano, i bimbi osservano seri e un po’ timorosi questi strani animali che masticano all’infinito il fieno su cui prima hanno dormito, che camminano con il loro passo dondolante tra fango e paglia, mamme e vitellini insieme. É da questi animali, (che ai piccoli sembrano giganteschi mostri usciti da una storia), che prendiamo il latte per fare il gelato, spiega Giovanni rapendo la loro attenzione.

Quel gelato tanto atteso, sognato da settimane, idealizzato come un premio importante nelle piccole menti, sta per arrivare, meraviglia tra le meraviglie. L’attesa è finita. Tra le piccole manine arrivano tante coppette riempite di bianco, fresco, scintillante fior di latte, ed è subito silenzio. Ecco il dono delle mucche che diventa squisitezza anche per i più piccoli, che assaporano il cibo che fa sognare a tutte le età. Niente pioggia alla fine, nemmeno una goccia è caduta sulla cascina, che per un giorno è diventata la dimora accogliente e fatata di una classe d’asilo nido, che ha potuto godere delle prelibatezze della natura e dei suoi abitanti.

Come le fragole che crescono insieme, ognuna con i suoi tempi di maturazione, ma unite dagli stessi steli, che intrecciandosi, si sostengono l’uno con l’altro, riparandosi dalle intemperie, così i bambini possono provare un’esperienza di crescita totalmente agri, in un ambiente protetto e premuroso, osservando, annusando, toccando tutti quegli elementi che in città non ci sono. I colori sgargianti, dal verde del prato al rosso delle fragole, gli odori, da quello forte del letame a quello delicato del fieno, i momenti in libertà, imparando a rispettare le esigenze dei compagni di avventura e provando a capire la bellezza di essere ciascuno a suo modo. Proprio come quelle fragole nella serra. Rosso scarlatto, rosa, verde chiaro, verde scuro, giallo, screziate, grandi, piccole, perfette, imperfette, ma tutte meravigliosamente uniche.