Vi raccontiamo il sold out della band di Brooklyn al Fabrique di Milano, in attesa delle date di quest’estate a Padova e Palermo.
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_di Sean Cronin
Negli ultimi anni il gruppo proveniente da Brooklyn e fondato dal però texano Greg Gonzalez nel 2008 è riuscito a ritagliarsi il suo spazio nell’affollatissima scena in bilico tra synth-pop e ambient. Il concerto milanese dei Cigarettes After Sex conferma il momento d’oro della band statunitense e l’appeal delle loro canzoni oniriche e crepuscolari su un pubblico abbastanza trasversale.
Buona l’apertura affidata alle note dense di Simone Giudice e Luigi Calfa che assieme formano i “Meta-“, duo ambient techno/soundscape proveniente dal sud d’Italia. Dopo di loro si inizia veramente: arrivano sul palco Gonzalez e compagni. La band inizia con due singoli, poi “I’m a Firefighter” pezzo presente all’interno dell’EP “I.”.
Sin da subito si cade in uno spazio profondo, senza fine, fatto di suoni ammalianti.
Ad accompagnarci e certe volte risvegliarci è la voce androgina di Gonzalez che ci presenta anche “Sunsetz” e “Flash”, due brani nuovi che usciranno a Giugno con la pubblicazione del loro omonimo album d’esordio. Tutto il concerto sarà in qualche modo una traccia unica, da gustare come se si fosse da soli a letto a rotolare tra sogni e pensieri.
La loro musica, tra il rilassante e il catartico, ricorda certa letteratura noir carica di sensualità e mistero. C’è una batteria appena accennata, costruita in colpi leggeri sui piatti e sul piccolo rullante tirato; e la chitarra di Gonzalez che va giù e su nelle sue singole note. La parte più emozionante del concerto vede il susseguirsi dei loro, fino ad ora, brani immortali: “Nothing’s Gonna Hurt You Baby”, “Keep on Loving You”, “Affection”, “Apocalypse”. La musica esplode in tutta la sua sontuosa dolcezza: l’atmosfera è romantica e trascendente. Ricorda tanto delle scene del film “Les Amants Reguliers” di Philippe Garrel. Qualcuno deve averci già pensato perché sin dall’inizio del concerto alle spalle dei quattro componenti del gruppo delle immagini in bianco e nero vengono proiettate. Scene di neve che cade, nuvole e fulmini, il mondo visto dall’interno di una biglia e città viste da prospettive inusuali.
Il pubblico intanto canta, si lascia andare anche con il corpo fino a quando la band non lascia il palco. Rivediamo quasi subito tornare Gonzalez e il tastierista che ci regalano una nuova versione di “Please Don’t Cry”: questa volta risuonano i suoni di una chitarra elettrica e le tastiere sembrano essere invece un organo moderno. Anche il batterista e il bassista allora raggiungono di nuovo il palco e il concerto si chiude con un’altra nuova canzone, “Young and Dumb”, che sarà presente nel nuovo album.
Durante il concerto l’atmosfera è rimasta come sospesa dall’inizio alla fine. La dozzina di pezzi in scaletta ha intrattenuto il pubblico per un’ora durante la quale si sono viste teste a spalle dondolare delicatamente e persone sorreggersi abbracciandosi. Per chi se li dovesse essere persi, il ritorno dei Cigarettes After Sex è previsto per questa estate, durante la quale suoneranno al Just Like Heaven di Padova e all’Ypsigrock di Palermo. Per ora ci godiamo il sapore di una sigaretta che ci porta altrove…