Ogni settimana peschiamo “figurine”, figuracce e momenti da incorniciare nell’album del calcio mondiale attraverso una selezione dei personaggi e avvenimenti che caratterizzano il weekend sul campo da gioco: una vera e propria collezione tutta da sfogliare; e senza doppioni. Ce l’hai o ti manca?
–
_di Marco Patrito
–
500 gol insieme
Pulce che si è fatta gigantesca domenica sera al Bernabeu di Madrid: doppietta, gol decisivo al 93’ e traguardo delle 500 reti in carriera raggiunto. Dopodiché festeggia stendendo la maglia con il proprio nome rivolto verso il pubblico, un’esultanza che è già leggendaria ( anche se non la più leggendaria: il selfie di Totti, il birrozzo di Maccarone e il gesto del torero sotto la maratona di Marcos Alonso restano saldamente sul podio) . Il rosso procurato a Sergio Ramos non è neppure da contare: i bookmaker lo davano a 1.01
–
La caduta degli Dei
“Dio è morto” avrebbe detto una volta di più Nietzsche, “no, si è solamente rotto il legamento crociato anteriore e posteriore” lo avrebbero corretto da Carrington, quartier generale del Manchester United. Giovedì sera infatti, durante il match di Europa League contro l’Anderlecht vinto per 2 a 1 dai Red Devils, Zlatan Ibrahimovic è caduto a terra tenendosi il ginocchio fra le mani per poi uscire dal campo con l’aiuto dello staff medico. La stagione di sicuro è finita, la carriera non si sa.
Il giocatore ha provato a tranquillizzare i tifosi con un post su Instagram che lo ritrae mentre scalda con i piedi una stufa (e non viceversa come accade ai poveri mortali), corredato da un breve ma chiaro messaggio: solo lui è padrone del suo destino. Detto dall’uomo che ha schiaffeggiato Sasà Aronica senza conseguenze ci crediamo.
–
Fuggi da Foggia…
19 anni dopo l’ultima apparizione la squadra pugliese ritorna nella serie cadetta con 2 giornate d’anticipo. Ora, difficile capire quanto abbia inciso di più sulla promozione, se la guida tecnica di mister Stroppa, i gol di Mazzeo o il supporto incondizionato di due foggiani veri come Pio e Amedeo, che per l’occasione hanno festeggiato con una depilazione ad hoc.
In ogni caso non vediamo l’ora di giocarci la combo over 3.5 cartellini rossi e aggressioni fra tifosi in tribuna durante il derby con il Bari il prossimo anno. Senza dimenticare che nel capoluogo dauno già pregustano i collegamenti con Serie B Studio. Chissà come mai…
–
Milanesi Imbruttite
Se per caso qualcuno non sapesse il perché dell’espressione “pazza Inter”, per capirla gli basterebbe guardare l’anticipo con la Fiorentina giocato sabato sera. Per intenderci: tripletta di Icardi, rigore parato da Handanovic eppure la squadra è riuscita a perdere 5 a 4, facendosi rimontare, andando sotto 5 a 2 fino all’88’, ma soprattutto prendendosi gol da Davide Astori, uno che ha il feeling con la porta tanto quanto ne ha una bestia di Satana con i canti gregoriani. Dalla regia ci segnalano un sospetto fuorigioco che avrebbe viziato la seconda rete di Babacar. L’unica cosa sospetta credo però che sia il capire quale delle 3 gambe fosse oltre la linea.
Sul versante rossonero di Milano non va tanto meglio. Brutto stop contro una squadra, l’Empoli, che fino al fischio d’inizio aveva segnato 20 gol in tutto il campionato. Per meglio comprendere questo dato basti pensare che Mertens, al quinto posto nella classifica marcatori, ne ha fatti 22. Ribaltando il pronostico e il tavolo di chi si era giocato l’1 handicap, i toscani hanno espugnato la scala del calcio con un’ottima prestazione. A nulla sono serviti un rigore (poi parato dal portiere polacco dell’Empoli dal nome impronunciabile e difficile da scrivere) e 7 minuti di recupero per riacciuffare in extremis almeno il pareggio. Per la prossima giornata si vocifera di 10 minuti di extra time, un paio di tiri dal dischetto e l’espulsione di Falcinelli per non correre rischi
–
Tres Schick
Arrivato come uno dei tanti presunti campioni pescati dal cilindro dei campionati esteri meno blasonati, Patrick Schick potrebbe non essere il classico bidone made in uno stato a casaccio ex repubblica sovietica o Jugoslavia. A conferma di ciò il fatto che sia già in doppia cifra in serie A alla voce reti segnate, che big italiane ed europee si siano già mosse per accaparrarselo e che contro il Crotone abbia fatto un gol stratosferico che ricorda tanto quello di Bergkamp contro il Newcastle nel 2002.
In una recente intervista ha affermato che se non avesse fatto il calciatore probabilmente avrebbe intrapreso la carriera del modello. Per ora a girare è ancora la testa di Ferrari per il super sombrero subito, per quella delle ragazzine alle sfilate di moda c’è ancora tempo. In ogni caso bussare alla porta con scritto Ferrero per ulteriori informazioni.
–
Saluta Andonio
Anche se per la maggior parte di noi si scorda (ricordate ancora quella incontrata in riviera l’anno scorso? No? Appunto.), la prima volta di Antonio Conte con un’inglese rimarrà memorabile. Testa del campionato, finale di FA Cup e nessuna seria minaccia all’orizzonte che possa mettere in dubbio il doblete. Il tecnico italiano è riuscito a trasmettere la caratteristica grinta e la qualità tattica al Chelsea di patron Abramovich che dopo anni di unghie morsicate in tribuna può tornare a sorridere e ad aprire i gasdotti verso l’Europa.
–
GuardiolOut
Partito con tutti i pronostici a proprio favore, ora Pep Guardiola, causa sconfitta con l’Arsenal in semi-finale di FA Cup, vede sfumare anche il premio di consolazione in questa prima pessima stagione alla guida del City. Estromesso dalla lotta per il titolo ben presto, poi cacciato dallo straripante Monaco dalla competizione della coppa dalle grandi orecchie, ora viene pure minacciato dai cugini del Manchester United al quarto posto, l’ultimo utile per accedere alla Champions 2017/2018.
Sarà che finora era stato alla guida di due squadre di mutanti che avrebbero vinto i propri campionati pure con Oronzo Canà seduto in panchina? In effetti Pep non ha dovuto superare grandi difficoltà, se non si conta la fatica a sorridere e fingersi amicone di Arrigo Sacchi ogniqualvolta questo tenta l’abbordaggio vecchia scuola durante i collegamenti con lo studio Premium dopo le gare di coppa dei campioni. Per mettere a tacere ogni dubbio invitiamo il signor Pep a rassegnare le dimissioni e tentare di portare, che so io, la Feralpi Salò alla conquista della serie A. Solo allora crederemo che la sua fortuna non passi dalle tasche dei suoi ricchi proprietari.
–