Ritorna a trovarci l’incantevole Lisa Hannigan per due date primaverili con cui l’artista irlandese presenterà il suo ultimo “At Swim”.
di Sean Cronin – Dopo l’unica data autunnale dello scorso anno, Lisa Hannigan torna in Italia questa settimana pe due date: sabato 22 la cantautrice irlandese suonerà alla Santeria Social Club di Milano, mentre il giorno dopo presenterà il suo ultimo lavoro “At Swim” al Teatro Antoniano di Bologna.
Nel tour organizzato da Indipendente Concerti l’artista proporrà ovviamente il tris di dischi che hanno fin qui caratterizzato la sua carriera. Pronti a nuotare ancora con lei? Vi diamo una mano ripercorrendo allora alcuni passi dell’ultimo album “At Swim”.
22 aprile Milano, Santeria Social Club
23 aprile Bologna, Teatro Antoniano
“Snow”
Chitarra e voce ci raccontano di un momento condiviso che non si ripeterà più. La neve funge da ambientazione emblematica dello stato d’animo della Hannigan: “When you were the snow falling down When I was the city losing colour and sound When we were” canta lei, con tutta la sua tristezza e tenerezza. Il brano è semplice, come il video, bianco neve.
“Prayer for the Dying”
Pezzo cadenzato tra e dai i tasti del piano e le spazzolate soavi di batteria. C’è un cero che brucia lento, si vede chiaramente in tutta la sua immagine melanconica. La voce corre come le onde, va e viene, legandosi al violino che risciacqua tutti i brividi provati di quella che può essere definita come un’ode, un inno, o appunto una preghiera. Tempo fa ormai la Hannigan ha rilasciato la notizia che la canzone fosse stata scritta e dedicata ad un’amica morta recentemente a seguito di una grave malattia. Ne viene fuori uno spettacolo fortemente catartico e ipnotico. Lisa Hannigan ci è riuscita un’altra volta.
“Anahorish”
Cantata a cappella, si tratta di una canzone-tributo in onore del poeta irlandese Seamus Heaney, Nobel per la letteratura nel 1995, scomparso nel 2013. Il testo è appunto tratto da una poesia del poeta presente nel libro “Wintering Out”. Il titolo di origine gaelico irlandese starebbe a significare “luogo dalle acque limpide”. Piano piano la canzone ci lascia immergere in queste acque, fredde ma purificatrici.
“Undertow”
Il dolce invito a nuotare ci è offerto in questo pezzo dale batterie leggere ma elettroniche. La cantautrice ci parla di voler nuotare e lasciarsi andare alle correnti. La canzone è una confessione di amore incondizionato. Un amore che non si difende e che si sente a casa quando si immerge nel suo stesso incanto come fa una pietra fa nell’acqua. Undertow è una canzone dove il tormento emerge in maniera però leggera ma fino alla fine: “I want to sink down like a stone. You never lost me you never broke. I want to be adrift on your radio. On take me under, take me home”.
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