“Una Mole in… Primavera” spicca il volo con le sue Colombe

Degustazioni di Colombe in infinite rivisitazioni e nell’intramontabile versione tradizionale all’Hotel Principi di Piemonte tra 1 e 2 aprile, presso i banchi espositivi dei produttori da tutta Italia e secondo la voce di Alessandro Felis.

_di Giorgia Bollati

Grandi saloni, lampadari sontuosi, mosaici dorati e tappezzerie sopraffine esaltati dai dolci profumi delle colombe di tutt’Italia: questo è stato “Una Mole in… Primavera” la prima edizione del concorso dedicato alla tradizione pasquale italiana che si è tenuto l’1 e il 2 aprile presso l’Hotel Principi di Piemonte, sulla scia di quello organizzato per decretare il miglior panettone, ormai giunto alla quinta edizione.

Due piani di banchi espositivi con colombe di ogni genere, dalle classiche (particolarmente soffice quella di Morandin) a quelle con confetture di ogni sorta (come quella delicata e morbida di Tiri alla marmellata di albicocche), a quelle al pistacchio o ancora ai lamponi con cioccolato bianco (non stucchevole grazie alla delicata farina integrale di Lombardi) o al caffè, ma anche con uova di cioccolato, pastiere e pesto di pistacchi.

Vastissima è stata la gamma dei dolci lievitati e la scelta si è rivelata assai ardua, soprattutto dopo averli assaggiati tutti (o quasi) e avendo, poi, i sensi obnubilati da un eccesso di zuccheri. Al chiudersi del secondo giorno di esposizione, tuttavia, sono stati annunciati i vincitori, entrambi provenienti dalla Campania: la già pluripremiata pasticceria Pepe, da Sant’Egidio del Monte Albino, in provincia di Salerno, ha creato la miglior colomba tradizionale, mentre Cascone, da Lettere in provincia di Napoli, ha prodotto la migliore colomba creativa, con ingredienti salati come pancetta aromatica, salame tipo Napoli e provolone.

«Due giorni ad alto tasso di zuccheri per addolcire i primi e piovosi giorni di aprile e mostrare le mille versioni della colomba tradizionale italiana, una più buona dell’altra»

Nel frattempo, al piano terra, Alessandro Felis ha orchestrato una serie di degustazioni raccontando la storia del cioccolato, insegnando ad apprezzare il buon gelato o presentando il locale La Cloche 1967 che verrà inaugurato, sotto nuove vesti, tra qualche settimana con in cucina lo chef Walter Eynard (già 2 stelle Michelin a Flipot). Quest’ultimo ha fatto da apripista ai due giorni di degustazioni con cinque finger food di colomba, abbinati a tre vini dell’azienda di Barge L’Autin: Colomba tradizionale e fegato grasso con gelatina di Marsala, Colomba Paradiso (impasto tipo pandoro)  con salmone affumicato e giuncà, Crostone di Colomba Paradiso con Seiras, uovo di quaglia, cioccolato fondente, peperoncino e menta, poi ancora Coppa Martini con Colomba bagnata nel Genepì con mousse di cioccolato bianco e cioccolato fondente, e infine Colomba liquida con cioccolato al caffè.

A seguire, sempre nella giornata di sabato, due panifici e una pasticceria d’eccezione hanno presentato le loro colombe più particolari e caratteristiche: la Pasticceria De Vivo, da Pompei, ha proposto una Colomba salata al carciofo di Paestum e peperoncino, il Panificio Ascolese (terzo classificato a Regina Colomba, a Saint Vincent proprio in questi giorni), dalla provincia di Salerno, con la sua Colomba al Bergamotto e al tè matcha, e il Panificio Guariglia (Salerno) con la sua speciale Colomba al burro di bufala con fichi bianchi del Cilento e moci di Montecagnano.

Intervento più fresco è stato quello della gelateria Nivà, che ha presentato il nuovissimo gusto alla mandorla non tostata della Val di Noto, delicato ma aromatico, per poi offrire un profumatissimo sorbetto al bergamotto, un sorbetto al cioccolato extra fondente con menta piperita e il nocciolato al sale su base cioccolato, tutti con pochi zuccheri e senza stabilizzanti chimici, come nonna comanda. Diana De Benedetti, proprietaria di Nivà, ci ha raccontato come la sua avventura lungo la via del gelato, partita con Rivareno, sia stata per lei il modo per aprire l’alta cucina al grande pubblico: dopo Bontan (1 stella Michelin), aperto nel 1991, ha scelto di offrire a tutti l’eccellenza delle piccole cose, per educare al buon cibo anche chi non può permettersi una cena di livello.

Convocando gli ex colleghi chef stellati Marco Sacco, Alain Llorca, Mariangela Susigan e Christian Milone, Nivà proporrà quattro gusti, a partire dal 20 aprile, preparati secondo le loro esclusive ricette. Infine, chiude la prima giornata di degustazioni Fabio Trinchero della cioccolateria Ziccat dal 1958 che, dopo il suggestivo racconto della storia del cioccolato fatto da Alessandro Felis che ha fatto viaggiare gli spettatori nello spazio e nel tempo, ha proposto la sua versione del Cremino Fiat e la nuova creazione del Cioccolatino aromatizzato al Calamansi, un concentrato di limone verde delle Filippine perfetto per rinfrescare la bocca dopo una giornata così ricca di sapori. Anche il menù delle degustazioni della domenica ha previsto la partecipazione di grandi nomi della cucina, per poi coinvolgere anche i più piccini con il laboratorio tenuto da Giada Bosco e Mary Mannara dalla scuola di cucina Il Melograno di Torino.
Due giorni ad alto tasso di zuccheri per addolcire i primi e piovosi giorni di aprile e mostrare le mille versioni della colomba tradizionale italiana, una più buona dell’altra.