A Night With: Say Yeah

Continua il viaggio notturno di OUTsiders alla scoperta dei dancefloor più caldi di Torino (e non solo) attraverso interviste e playlist. 

Questa volta diamo la parola al team di Say Yeah, serata attiva dal 2011 che ora ha trovato casa al Centralino Club.

Say Yeah, nelle parole di Luca D’Angelo, nasce come club night nel 2011 per raccogliere sotto un solo nome diversi promoter di eventi di musica elettronica, alcuni slegati dal circuito techno/house torinese, altri provenienti da lunga esperienza nel mondo della club night. All’epoca l’obiettivo principale era di diffondere le sonorità electro in voga in quel periodo (come Soulwax, Justice, Boys Noize…) in una città come Torino che da sempre ha privilegiato la musica elettronica più canonica. Anziché rivolgere le proprie attenzioni verso la scena berlinese, i promoter del party hanno deciso piuttosto di guardare verso i club di Parigi, come già accadeva da tempo dalle parti di Milano (Bugged Out/Neon Disco/Reset!) ma portando una ventata assoluta novità alla scena torinese.

Il pubblico è aumentato dopo ogni appuntamento, grazie alla selezione di ospiti internazionali mai sbarcati in città (come NT89, Mumbai Science, Attaque, Kavinsky, Godblesscomputers, Tai, Boston Bun, DIM, Aucan e Raving George) ed attraverso una tipologia di comunicazione che ha incuriosito sia il pubblico della scena elettronica, sia quello della scena “indie”, arrivando alla presenza pluriennale sui palchi di festivals come Kappa FuturFestival e Movement Festival

“Negli anni lo staff è cambiato, con arrivi, partenze e conferme, non senza qualche trauma e incidente di percorso, come collaborazioni che hanno deviato gli intenti iniziali, con sperimentazioni musicali e creazione di side projects, anche spesso azzardati; ma tutto questo, si sa, è normale amministrazione nel mondo del clubbin’.
A conferma di questo, Say Yeah, da Gennaio 2017 vuole considerare il primo evento dell’anno come una sorta di punto zero, con la scelta di cambiare il logo storico ed invitare un mostro sacro della musica elettronica, ovvero The Hacker, (al secolo Michel Amato, owner della label “Zone”) che ritorna in città a qualche mese dall’apparizione al ToDays Festival in chiusura ai Soulwax (una coincidenza curiosa, come a chiusura di un ciclo)”.
Per la loro sesta stagione quindi, il motto dei promoters Luca D’Angelo, Loris Brunello e Flavio Mergotti, potrebbe sintetizzarsi in una sorta di “Say Yeah back to the roots” ed il futuro, in una sorta di flash forward, guarda tutto verso questa direzione.

“Piccola anticipazione per gli amici di OUTsiders: prossimo appuntamento con Say Yeah Sabato 11 Marzo con il gradito ritorno a Torino di Erol Alkan!”

Per presentarsi a chi non conosce la serata e omaggiare gli assidui frequentatori, i ragazzi hanno regalato ad OUTsiders una selezione esclusiva di brani che rappresentano una sorta di “best of” delle varie stagioni, con qualche chicca attuale e diversi cavali di battaglia che hanno fatto sudare e divertire i dancefloors nell’arco di questi sei anni. Fai partire la playlist dal nostro canale Spotify ed immergiti nel clima di Say Yeah.

Con tutto il bene che vogliamo a Spotify, bisogna riconoscere che a volte mancano tanti bei pezzi, come questo, che a detta di Luca, è stato un vero inno per Say Yeah!

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